Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Balestrino si dimette Panizza, ex sindaco, fratello del vescovo. ‘Obbligato dal drappello di fuoco’. La notizia su un manifesto funebre


Italo Panizza, 74 anni, ex sindaco, da 30 consigliere comunale, si è dimesso. Ha anticipato una prevedibile mozione della maggioranza per un presunto conflitto di interessi causa un parcheggio privato, in parte privo di autorizzazione del Comune. L’annuncio affidato ad un clamoroso manifesto funebre: ” E’ mancato all’affetto dei suoi elettori, alle ore 22,30 del 16 dicembre….”. Data dell’ultima seduta consiliare. Balestrino ha eletto il suo parlamentino (10 consiglieri) nel 2011 e tornerà alle urne la primavere 2016.

Il singolare manifesto, dicevamo. “E’ mancato all’affetto dei suoi elettori….l’ex sindaco, l’ex consigliere comunale Panizza Italo. Obbligato a dare le dimissioni per non soggiacere all’umiliazione ed ingiusta fucilazione, da giudici improvvisati e rancorosi. Da personaggi che il Dio Bifronte, era un ingenuo dilettante. Il drappello di fuoco- Sindaco ed suoi. Consigliere scomodo. Alla maggioranza. Senza peli sulla lingua. Che ad ogni costo doveva essere ‘fatto fuori’. Panizza Italo nel corso del suo mandato – del suo servizio – ha dimostrato disponibilità – professionalità non comune nel rispondere alle esigenze dei cittadini. Si ringrazia della partecipazione morale. Vivere Balestrino (Firmato, il nome della lista con cui era candidato sindaco ed eletto tra i tre rappresentanti dell’opposizione ndr).

Panizza era stato eletto primo cittadino nel 2006 ed aveva concluso il mandato, nel 2011, con la vittoria dello schieramento capeggiato da Gabriella Ismarro  (figlia di un ex sindaco),  46 anni, maturità classica al liceo Pascoli di Albenga, già titolare di un esercizio commerciale a Borghetto S. Spirito, ora a tempo pieno nella vita comunale. Panizza è un personaggio la cui notorietà, non da oggi, supera i confini del paese e della provincia. Non tanto perchè ha un affermato fratello vescovo e missionario in Perù, quanto per il ristorante La Greppia che da 43 anni gestisce con la moglie ed ora affidato all’intraprendenza del figlio Fabrizio.  Un locale della tradizione, cucina ligure e lunga lista di portate.  Clienti del comprensorio, ma soprattutto turisti, italiani e stranieri, la presenza su guide culinarie. I pranzi per battesimi, matrimoni, comunioni, anniversari. Un punto di riferimento per la Val Varatella.  Nel paese salito alla ribalta per le apparizioni celesti a Caterina Richero e i pellegrinaggi, con un boom di presenze e di lavoro; dopo che è sceso il sipario sull’evento relegioso, sono rimasti in vita La Greppia e Cecchin. Hanno chiuso Pastorino e Ca’ di Berna.

Angelo Vaccarezza con i candidati alle comunali di Balestrino

Il Comune di Balestrino è amministrato da uno schieramento che inizialmente pareva simpatizzante del centro destra, ci sono le foto elettorali con il ‘patron savonese’ di Forza Italia, Angelo Vaccarezza, il sindaco Gabriella Ismarro, i candidati. In giunta un’altra quota rosa di talento,  Maria Carla Calcaterra, avvocato che si era fatta le ossa nello studio del compianto Umberto Ramella.  Un secondo avvocato, col ruolo di capogruppo della maggioranza, è  Manuela Zunino. Per la cronaca si era dimessa, per presentarsi ed essere eletta sindaco di Toirano, Gianfranca Lionetti, ex segretaria comunale. Poi è stata la volta dell’abbandono di Giorgio Pavan, geometra che ha preso servizio nel Comune di Sassello.  Col tempo Gabriella Ismarro è diventata tra le sostenitrici  –  con una sessantina i sindaci nel ponente ligure –  di Raffaella Paita  aspirante presidente della Regione (sconfitta da Giovanni Toti, Forza Italia) e pare in sintonia con il Pd.

Il sindaco Gabriella Ismarro con Nino MiIceli nel 2011, all’epoca delle consulatazioni comunali

LE DIMISSIONI DI ITALO PANIZZA –  Come si è arrivati alla ‘bomba Panizza‘ ? Ecco la testimonianza diretta, via telefono, del protagonista – ‘vittima’: “Anni or sono avevo realizzato un parcheggio privato di 200 mq, ero convinto di essere in regola al 100 per cento. Invece la sorpresa. Ho scoperto che il mio geometra aveva presentato un progetto per 109 mq, dunque 90 metri risultano abusivi. In consiglio comunale, il 16 dicembre, si stava discutendo dei lavori in corso e delle pericolosità di via Al Piemonte, in località Poggio, una strada molto stretta, ci transita appena una piccola auto. Il collega di minoranza, consigliere Flavio Di Palo, ad un certo punto mi ha sussurrato ‘Va finire che il tuo parcheggio è abusivo’.  Il vice sindaco Saturno evidentemente ha orecchiato ed ha subito chiesto al segretario di mettere a verbale la frase. ”

IN COMUNE NON SI TROVA L’INIZIO LAVORI – Ancora le parole di Italo Panizza: ” Ad essere sincero, io ero tranquillo, mi ero pure affidato ad un’impresa di fiducia che ha realizzato un’opera senza un progetto completo, ma parziale e nessuno mi aveva informato, neppure il tecnico.  Ricontrollo per scrupolo i documenti relativi che risalgono al 1996. Scopro che i metri non sono 200 e comunque ho copia vistata dal Comune della dichiarazione di inizio lavori. Emerge, inoltre, un’altra gatta da pelare. Agli uffici comunali competenti risulta mancante proprio la dichiarazione inizio lavori del parcheggio in questione. A quel punto su consiglio legale e tecnico seguo la procedura abituale in questi casi, ovvero la richiesta di sanatoria. Il Comune, come è suo dovere, chiede documenti su documenti per l’istruttoria e l’approvazione. Passano giorni, ho il timore che qualcosa non vada nella giusta direzione ed ancora su consiglio di un avvocato di Genova, esperto della materia edilizio – amministrativa, presento un ricorso al Presidente della Repubblica. Quando è stato notificato al Comune mi hanno dato 10 giorni di tempo per le controdeduzioni.  Ho spiegato che non si trattava affatto di una causa, altrimenti mi sarei rivolto al Tar o al tribunale civile. E’ stato convocato il consiglio comunale e il capogruppo avvocato Zunino ha fatto la sua relazione, in parole semplici emergeva che mi trovavo in evidente conflitto di interesse, incompatibile e si prospettava una mozione di dimissioni. Ho ripetuto che da parte mia il ricorso non significava una lite pendente. Ho ripetuto che a fronte di una richiesta di sanatoria, ll Comune chiedeva la documentazione delle pratica edilizia che aveva ricevuto l’ok nell’ambito della convenzione con  il Comune di Ceriale. Però dopo le mie controdeduzioni, l’iter si è arenato. A quel punto prima di farmi ‘cacciare’ dal consiglio ho scelto di andarmene, precedendoli. E’ seguito il manifesto a firma del mio gruppo.”

Dimissioni che, per legge, non devono essere accettate o votate, sono immediatamente esecutive. Non è una pagina esaltante, come finirà ? Quale riflesso sulle future competizioni elettorali ? Sulla coesione del paese ?

 


Avatar

Trucioli

Torna in alto