Sul sito internet ‘Uniti per Garlenda’ è riportato questo documento – commento: “ Un argomento di grande interesse per tutta la comunitá di Garlenda perché vede il Comune fronteggiarsi nelle aule del tribunale contro l’associazione culturale locale per un drammatico incidente occorso al Castello, 5 anni fa. Molti garlendini ci chiedevano le ragioni del protrarsi del contenzioso e preoccupati di ció, domandavano di conoscere le cause per le quali non si era raggiunto un accordo per il rimborso danni da parte della Compagnia assicurativa al povero musicista precipitato nel lontano agosto 2011 nel vano del costruendo ascensore del Castello. Noi consiglieri di “
Uniti per Garlenda” reputiamo inoltre che la scelta del Sindaco
Pittoli di affidare la difesa al legale dell’assicurazione non tuteli molto bene l’Ente comunale ed i suoi due dipendenti – pure indagati – in quanto gli interessi dell’assicurato non sempre coincidono con quelli della Compagnia di assicurazione. E poi, il massimale sará adeguato? Alcuni anni fa, per un incidente, si era prodotto uno sversamento di gasolio nel Torrente Lerrone, ed il Comune di Garlenda non aveva una copertura assicurativa adeguata: il bilancio comunale fu gravato di un’ingente spesa – più di
100.000 euro – per la bonifica delle aree inquinate. E questa volta? Dopo due mesi di attesa il Sindaco ha quindi trattato in Consiglio Comunale la suddetta interpellanza, con una tesi di risposta che ha lasciato tutti di stucco! Secondo il parere del primo cittadino, il Consigliere
Carminati – con la sua interpellanza – ha dimostrato di essere “contro” gli interessi dell’Ente e a favore della controparte, meritando pure una ammonizione dal Prefetto! Se al giornalista de La Stampa – che giá a febbraio scriveva un articolo su questa interpellanza riguardante l’incidente al Castello – il Sindaco
Pittoli aveva replicato che le parole del Consigliere
Carminati erano “
polemiche ridicole”. Ora la storia é cambiata e
Pittoli avrá capito che di ridicolo effettivamente non c’é nulla ed una tragedia é in atto. C’é un paese diviso, un malcapitato che chiede giustizia, tre indagati tra cui due dipendenti comunali. Noi non siamo soddisfatti della risposta ottenuta dal Sindaco e neppure concordiamo con la sua stravagante tesi. Piuttosto ricordiamo al duo
Pittoli- Navone che la trasparenza amministrativa deve iniziare con la corretta indicazione degli argomenti trattati all’OdG perché i cittadini conoscano l’attivitá consiliare e possano partecipare. Nell’avviso di convocazione del Consiglio Comunale, l’interpellanza del consigliere
Carminati é stata indicata come “
Prot.442 del 21.01.2016″ . Questo fatto racconta giá le scarsissime intenzioni del Sindaco
Pittoli a dare spazio alla condivisione pubblica delle informazioni.”
Silvia Pittoli, avvocato, sindaco di Garlenda
Mario Carminati consigliere comunale
Sferzante la considerazione, a trucioli.it, del consigliere Mario Carminati: “Ci ha colpito la considerazione di trucioli.it che“il Comune dovrebbe essere la casa di vetro, senza pareti opache” . Probabilmente il Sindaco non ha mai ritenuto di farsi sentire. Indifferenza o arroganza?”
Chi segue, da 47 anni, per professione, la cronaca di questa provincia e ha scelto, da volontario, di realizzare trucioli.it, blog di informazione e approfondimenti, senza pubblicità di privati o enti pubblici, senza possibili padrini e padroni, senza comparire in atti e telefonate intercettate di vicende giudiziarie molto imbarazzanti anche per chi fa informazione, deve ammettere che mai (il giornalista) si era trovato di fronte a tanta indifferenza, noncuranza. Arroganza o mancanza di sensibilità ? Accade nella civilissima Garlenda oggi, nel disinteresse dei più. E’ una medaglia al valore per un sindaco e una giunta ? Per i consiglieri eletti di maggioranza? Si sentono tutti diffamati, denigrati ingiustamente, nella loro funzione pubblica e politica ? Si sentono eroi solitari? Vittime della ‘testimonianza’ di un vecchio cronista, senza condanne per diffamazione ? Se ne fregano o forse è motore d’orgoglio ? Un’eccezione ? nel malatissimo terzo secolo del Bel Paese. Tra corruzione dilagante e spesso impunita, lobby dei forti, evasione fiscale e paradisi fiscali, criminalità mafiosa e non, disinformazione galoppante. Senza un avvenire per i giovani laureati , diplomati e per chi persegue, spesso in silenzio, la meritocrazia, si dedica al suo lavoro senza suonare trombe politichesi o disfattiste. Anche a Garlenda non è corretto fare di ogni erba un fascio, ma neppure tacere. Il silenzio non sempre è d’oro. A Garlenda fanno notizia solo i furti nelle case, allarme sociale ? Mancano ancora le ‘ronde rosse, bianche o padane ‘. Fate presto ! (l.c.)