Combattere in Valle Varaita. Da Valcurta 1944 a Valmala 1945, di Piero Balbo. (Fusta Editore 2015, 160 pagine, 16€). Il libro verrà presentato con l’introduzione di Francesca Galliano dell’Anpi Verzuolo, e gli interventi di Elisa Allione, Sergio Aagno, Eva Cischino e Francesco Testa.
I Venti mesi di Liberazione in una valle del Piemonte. Un resoconto senza retorica e senza celebrazione in cui emergono, uno dopo l’altro, i fatti che hanno portato al trionfo degli ideali democratici in tutta Italia. Da Bellino a Verzuolo, da Pontechianale a Saluzzo, da Valmala al vallone di Gilba: in questi luoghi i giovani della valle Varaita e della pianura hanno compiuto una scelta di libertà e hanno lottato organizzati in distaccamenti e bande di garibaldini e giellisti.
Non importa quanto siano piccoli o sconosciuti, i luoghi geografici in cui si svolsero le vicende narrate da questo libro: sono luoghi con un significato universale, che hanno fatto la storia dell’Italia che conosciamo oggi, perchè a quelle persone si deve la costruzione del sistema di valori con il quale siamo cresciuti.
Furono giorni in cui uomini che sono stati dimenticati hanno compiuto scelte eroiche e hanno vissuto epopee personali degne di essere raccontate e tramandate. Ma è anche un modo per riavvicinarci a quella Grande Storia che si nutre della piccola storia locale, attraverso le vite e il grande coraggio di uomini e donne normali che hanno saputo diventare eccezionali.
Chi vive e frequenta oggi la valle Varaita riconoscerà i luoghi e i cognomi che vengono citati in ogni pagina del libro.
Il libro esce in contemporanea con il cortometraggio Neve rosso sangue di Daniel Daquino, che ricostruisce per immagini l’eccidio di Valmala del 6 marzo 1945, quando alcuni partigiani garibaldini vennero sorpresi e uccisi presso il santuario da parte degli alpini della Monterosa. Uno degli episodi più tragici e cruenti della Resistenza in valle Varaita. Le due iniziative culturali sono nate separatamente e indipendentemente. Questo fatto dimostra il grande interesse che, dopo 70 anni, questi avvenimenti esercitano sulle persone che non li hanno vissuti, ma che guardano a essi come a un esempio morale. Dalla prefazione di Francesca Galliano, Anpi Verzuolo: «Le pagine di questo libro accompagnano chi le leggerà in luoghi che hanno visto compiersi scelte e destini umani importanti e spesso tragici: per noi che qui siamo nati e cresciuti e che abbiamo avuto l’incommensurabile privilegio di diventare adulti con i protagonisti di queste vicende, è come camminare per le strade del proprio paese.
Valcurta, Valmala, sono luoghi che significano libertà, democrazia, coraggio, solidarietà e fiducia nel futuro. Sono luoghi simbolici degni a pieno titolo di fare parte di quell’identità che come cittadini democratici dobbiamo ostinatamente consolidare e difendere».