Gianni Fiori ha vissuto le soddisfazioni dell’infanzia con un papà eccentrico, tra i personaggi meritevoli dell’Albenga di ieri e Bardineto story anni ’60 e che ha lasciato un patrimonio di arte, cultura e leggende. Gianni cresciuto da una mamma esemplare, iscritto al foro di Savona con ‘maestri’ eminenti, altri da dimenticare. Gianni padre di famiglia virtuoso, premuroso, sensibile, mai esibizionista, orgoglioso delle figlie avvocato. Gianni che, nel fior fiore dell’età, si era trovato con ‘la morte in faccia’. ‘Risuscitato’ da bravi medici del S. Corona e dall’infinito amore di Paola Bruzzone, compagna di vita. Gianni che avrebbe ringraziato per lo spessore e la caratura di chi ha voluto essergli vicino nell’ultimo tragitto terreno. Colleghi (in provincia sono oltre mille) e non, volti semplici o importanti della comunità ingauna e della provincia. Silvio Fasano, anziano fotoreporter volontario, messo in letargo dall’informazione ‘autorevole’, ha dedicato al galantuomo, con G maiuscola, l’album ‘Chi c’era’. Immagini e volti, raccoglimento e commozione. Un giorno lavorativo e di impegni comprensibili. Telegrammi e sms di cordoglio alla famiglia. E Gianni, osservando i presenti, ha gioito anche per chi non ha voluto ‘disturbare’.