Sta assumendo aspetti grotteschi e surreali la corsa dei novelli raspelliani esperti di giudizi culinari e alberghieri ormai scatenati grazie alle strategie-singergie di Tripadvisor. C’è una sacrosanta protesta – richiesta del presidente dell’Unione albergatori della provincia di Savona, aderente a Confindustria, rivolta al ministro Franceschini: intervenga con una norma. Forse la prima azione efficace consiglierebbe le associazioni di categoria, a tutela dei ‘malcapitati’, un provvedimento d’urgenza al giudice civile. Un disincentivo al dilagare di una moda che non ha nulla a che fare con la libera informazione, semmai (impunita ?) diffamazione ad opera di chi si erge a giudice e mette in piazza giudizi e sentenze.
Raccontiamo uno dei tanti curiosi episodi di cui siamo testimoni. In un holtel 4 stelle S di Merano si tiene una cena di gala, con esibizione musicale. I clienti si presentano in abbigliamento consono alla serata e non c’entra il lusso, sfarzo, smokin. Un semplice decoro e rispetto degli organizzatori e degli altri commensali nell’ambito di una società civile e di buon senso. All’ingresso del salone si presenta un cittadino italiano, in canottiera e pantaloncini corti, ciabatte. E’ estate. Il maitre di sala lo avvicina e gli fa presente che era in corso la serata, era il caso di salire in camera e cambiarsi. Indispettito, non si scompone, fa presente che nessuno l’aveva informato e lui si sarebbe seduto per la cena. Il signor X, prima di desistere, fa pure presente: con Tripadvisor vi darò una lezione…. Così accade. La proprietà dell’hotel che monitorizza il sito convoca il dipendente e chiede una relazione scritta a lui e al direttore. Avete capito ?
Per stare in tema si legga, ad esempio i giudizi dei clienti a proposito dei piatti di pesce che esaltano il ‘pesce fresco’, peccato che quasi mai i ‘gourmet’ di Tripadvisor, si fa per dire, chiariscano se d’allevamento o meno e da quale allevamento. Paragonare il pesce di Cipro, della Turchia, greco, con quello francese o di alcuni prestigiosi allevamenti italiani, c’è una bella differenza anche per chi acquista (minor prezzo). Si parte dal mangime, per finire all’uso incontrollato di antibiotici. E che dire di chi esalta i gnocchi, ma non sono di patate o il pesto industriale rispetto a quello ‘casalingo’ che può preparare un cuoco che predilige sapori nostrani anzichè quelli artefatti da insaporitori? Tra chi utilizza la precottura e chi cuoce al momento ? Quanti sono e in quale percentuale i giudizi dei clienti d’albergo di Tripadvisor che giudicano sulla base di un’esperienza vasta e chi non ha voglia, tempo o possibilità a ‘girare’ il mondo ? Confrontare in base all’esperienza vissuta i prezzi, qualità, rapporto qualità – prezzi, richiamo turistico o culturale, storico, del territorio ? Confonde la qualità della vita, con personalissime percezioni di giudice che non deve rispondere a nessuno. Non ha problemi di concorrenza, semmai di presunzione o addirittura di ignoranza. Su questa base chiunque è libero di infangare o di incensare. Se queste è buona informazione !!
QUESTO IL COMUNICATO STAMPA DEGLI ALBERGATORI SAVONESI
UTILIZZI DISTORSIVI DI TRIPADVISOR, GLI ALBERGATORI SCRIVONO A FRANCESCHINI
Nota del Presidente Berlangieri al Ministro del Turismo: “Serve provvedimento normativo”
Utilizzo distorsivo di TripAdvisor, gli albergatori savonesi scrivono al Ministro Franceschini per chiedere un intervento. A darne notizia è lo stesso Angelo Berlangieri, presidente dell’UPASV – Unione Provinciale degli Albergatori della Provincia di Savona, il quale ha inviato una nota direttamente al Ministro del Turismo Dario Franceschini: “In questi ultimi mesi, un fenomeno crescente sta preoccupando sempre più le imprese ricettive: si tratta dell’utilizzo improprio e distorsivo, con aspetti che talvolta hanno rasentato la provocazione ricattatoria, della piattaforma web TripAdvisor”.
Nulla a che vedere con gli eventuali commenti negativi, precisa il presidente degli Albergatori: “Gli operatori turistici, per un verso, sono assolutamente consapevoli del ruolo strategico che ha assunto, nella comunicazione e promozione turistica – la modalità cosiddetta 2.0 del web, in cui l’utente è diventato non semplice fruitore, ma anche contemporaneamente produttore d’informazione e comunicazione – per altro sono altrettanto consci del fatto che gli eventuali commenti negativi siano non un problema, ma uno stimolo positivo a migliorarsi e un monito a confrontarsi costantemente con il mercato con le armi della qualità e della professionalità”.
Quello che preoccupa gli operatori savonesi è tuttavia un altro aspetto. “Considerato il successo indiscusso e indiscutibile della piattaforma, la preoccupazione è che vengano pubblicati senza possibilità di controllo commenti, spesso negativi, ma talvolta, e non di rado, anche positivi, fuorvianti rispetto alla reale gestione del servizio di ospitalità alberghiera di cui si parla”, afferma ancora Berlangieri. “Si tratta o di strategie di promozione e comunicazione pro o contro un’azienda, o di casi in cui si richiedono sconti in cambio di commenti positivi, o si ottengono commenti negativi in mancanza dell’applicazione dello sconto richiesto”.
“Una siffatta situazione, peraltro con episodi a frequenza progressivamente crescente, non può essere tollerata”, aggiunge il presidente degli albergatori savonesi. “Non lo merita il turismo, economia strategica per il nostro paese, né lo meritano le migliaia di imprese ricettive che lavorano per il turismo con passione e serietà, né tanto meno i numerosi turisti che consultando la piattaforma fanno affidamento sulla sua affidabilità di racconto in diretta, dal vissuto, dell’ospitalità italiana”.
Per questi motivi, l’ex Assessore al Turismo della Regione Liguria ha inviato una nota al ministro Franceschini, chiedendogli la disponibilità a intervenire sulla questione “con un provvedimento normativo” o “con un accordo tra le parti che stabilisca la norma che chi pubblica un commento lo deve fare non in forma anonima e indefinita, ma dichiarando le proprie generalità e il periodo in cui ha soggiornato nella struttura ricettiva per il quale sta pubblicando il proprio commento”.
“Per pubblicare un commento su una struttura ricettiva devo semplicemente, senza aggravi o limitazioni alcuna, dire chi sono e quando vi ho soggiornato. Non si tratta di chiedere la limitazione di un diritto, ma solo il rispetto reciproco di due diritti, quello di chi comunica e quello di colui di cui si parla, dell’affermazione della parità di rispetto e responsabilità. Così come le imprese ricettive rispettano i commenti sulla loro attività e si assumono le responsabilità, nel bene e nel male, che ne derivano, parimenti ci deve essere reciproco rispetto e responsabilità di chi commenta dichiarando chi è e quando ha soggiornato nella struttura di cui sta parlando”, conclude Angelo Berlangieri, presidente dell’Unione Provinciale degli Albergatori della Provincia di Savona.