Le dame di san Vincenzo a Savona.
Mentre in Commissione “Promozione Sociale” ed in Consiglio Comunale non approdano -quasi mai – incisive variazioni di Bilancio che tengano ben presente la precarietà di molti lavoratori e l’impoverimento della città, con pensioni da fame sostanzialmente ferme da 15 anni, l’Assessore ai Servizi Sociali (?), Isabella Sorgini, come la giunta ed i consiglieri che la sostengono, quasi tutti con un posto “sicuro”, nel più diffuso clientelismo all’italiana, in collaborazione con la Caritas e la Croce Rossa, notoriamente enti predisposti alla carità e ad un volontariato benigno e favorevole, non certo alla sussidiarietà, che prevede assicurazioni costituzionali al mantenimento per malati e senza tetto, quindi l’edificazione di case popolari, che regolarmente non vengono fatte o non vengono ristrutturate, si prepara, neanche fossimo nella popolosa e fredda Berlino, ad un piano “ antifreddo” con due container per 12 persone senza alloggiamento per la notte.
Va bene, ma questa, sia chiarissimo, non è una forma di sussidiarietà, soltanto un capillare, quanto generico solidarismo, offerto da una giunta impegnata nel Crescent 2, in campi da hockey, nel rifacimento della passeggiata di Corso Colombo e nello strenuo mantenimento del fallimentare status quo.
FAUSTO BENVENUTO
Consigliere comunale
Forza Italia – Savona