Ai lettori di trucioli.it avevamo fatto una promessa con un ‘forse’: fare luce su un asserito ‘memoriale’ o ‘pro memoria’ che avrebbe scritto l’assassino-suicida di Loano, Paolo Moisello. Vogliamo ancora approfondire, ma emerge qualcosa di più urgente, concreto, per la comunità di Borghetto S. Spirito. Lo avevamo dimenticato e chiediamo scusa. Sul numero del 25 ottobre 2012, un anno fa, il titolo di un articolo a firma di Silvestro Pampolini, ragioniere, candidato non eletto della sinistra: “La giunta Gandolfo? Più veloce della luce”. Chiamati in causa per due delibere varate dal capitano Gandolfo (in pensione), ex consulente della locale Confcommercio, ex presidente Pro Loco, già candidato a Balestrino (7 voti). Con lui la giunta comunale ed i beneficiari diretti: la ditta Parvam della famiglia del dr. Giancarlo Maritano, medico di famiglia, ex assessore comunale a Loano, più volte candidato. Un personaggio pubblico.
Il dr. Giancarlo Maritano, come è suo diritto, ha premesso in una ‘testimonianza’ al corrispondente de La Stampa, Augusto Rembado, che di fronte ad un dramma che ha scosso due città, la riviera, la provincia c’è stato “il conforto delle autorità di ogni ordine e grado”. Mancherebbe altro non fosse così. Nessuno ha messo in dubbio l’onorabilità della vittima, Stefania Maritano, alla cui esequie erano presenti i gonfaloni di una dozzina di comuni, i rispettivi sindaci con la fascia tricolore, il presidente della Provincia, migliaia di cittadini. Un onore che prima d’ora non era toccato, a nostra memoria, a nessuna personalità savonese.
Non ci era mai capitato, nella lunga attività di cronisti, di seguire un delitto, il suicidio del responsabile, e assistere ad una sequenza di ‘strane anomalie’. Con diverse ore di ritardo radio e televisioni nazionali hanno dato la notizia proprio nel giorno che veniva approvato in Senato il decreto legge contro il femminicidio. Sarà a causa che i tempi cambiano e spariscono i cronisti di strada, ma le informazioni date sui canali nazionali fino alla prima serata erano parziali e scarse di aspetti fondamentali della tragedia senza precedenti per il savonese. Colpa dell’informazione che si autocensura? Che fa cronaca a metà? Ci sono le registrazione, basta consultarle.
Non ci era mai capitato nella vita professionale che un evento di questa portata fosse messo in archivio nell’arco di tre, quattro giorni. Non ci era mai capitato che si intervistassero, come è dovere del giornalista, i componenti di un nucleo famigliare (della vittima) e venissero ignorati gli altri (i numerosi parenti dell’omicida-suicida). Che non si facesse neppure menzione di chi era presente ai funerali ‘privati’ nel camposanto di Loano dell’uxoricida. Senza un petalo di fiore.
Non ci era mai capitato, pur avendo seguito in questa provincia e zone limitrofe, oltre 400 delitti, che la pista della “gelosia, come movente passionale” non meritasse, senza finire nel gossip, alcun approfondimento. E’ stato lo stesso cugino della vittima, Giancarlo Maritano, a confermare: “….Gelosia, ne sono convinto, non può essere che questo, erano una coppia estremamente riservata” (Il Secolo XIX del 12 ottobre, Alberto Parodi). Il nostro dovere, a quel punto, era di approfondire, informare i lettori dopo l’avallo di questa tesi, diciamo ‘ufficiosa’. Ebbene è su questo filone che ci siamo imbattuti in un ‘pantano‘. Nella vita specchiata di Stefania, il doppio condizionale è d’obbligo, secondo alcune fonti, avrebbe fatto breccia un collega assessore. Vero o falso? Una porta (lo riveleremo se necessario) ci è stata chiusa. Diciamo subito che le famiglie Maritano non c’entrano. Esiste un vecchio e franco legame con Piero Maritano dai tempi del sindaco galantuomo, commendator Felice Elice.
Riconosciamo il diritto al cittadino privato a non rispondere ad una nostra richiesta, da giornalisti. Cambia il discorso se si tratta di un pubblico amministratore. Dissentiamo quando il dr. Maritano “esprime un ringraziamento sincero ai giornalisti che si sono occupati della notizia – per la verità alcuni non sono neppure iscritti all’Ordine dei giornalisti – con discrezione e sensibilità e con professionalità”. Per l’ordine professionale la bussola deve essere la verità dei fatti, piaccia o non piaccia. Ben altrO sono la discrezione e la sensibilità, visto che un medico apprezzato vuole indossare la veste del ‘maestro e garante dell’etica giornalistica’.
Assai più importante – ed è il tema centrale di questo articolo – è la seconda parte del Giancarlo Maritano pensiero: ” Altri (giornalisti e gli unici, purtroppo e non per nostro merito, ma superficialità altrui, siamo stati noi di trucioli.it ndr) hanno invece preferito scavare nella vita privata per poi trasmettere un’immagine di debolezza dell’amministrazione comunale e del sindaco Gandolfo, divulgando peraltro informazioni infondate, fuori circostanza e, almeno per quanto mi riguarda, completamente gratuite….”.
Purtroppo non indica quali siano le notizie infondate che abbiamo riferito, usando comunque sempre il condizionale o ponendo domande, interrogativi prima di tutto al sindaco Gandolfo. Alle sue strazianti e spettacolari scene di pianto davanti alle telecamere ed ai microfoni accorsi in via Bulasce di Loano, nelle ore successive alla tragedia. Abbiamo sollevato questioni che non appartengono alla sfera privata, ma pubblica.
Cosa hanno risposto il sindaco Gandolfo e il dr. Giancarlo Maritano al circostanziato articolo a firma di Silvestro Pampolini (vedi…..) del 25 ottobre 2012, a proposito dei rapporti tra Comune e la società Parvam Srl (tre figli di Maritano, residenti a Loano, sono soci al 30 per cento) ? Cosa hanno risposto ai quesiti in merito all’urgenza della deliberazione (dieci giorni dopo l’insediamento della giunta), alla circostanza che le nuove condizioni sarebbero tutte sfavorevoli alla comunità borghettina e favorevoli alla società che gestisce anche la residenza Il Sestante ? Che, a sua volta, gestisce la struttura socio sanitaria di Villa Maddalena? I soci della Parvam risultavano lo scorso anno: SRL -CAPITALE SOCIALE € 78.000,00 – SEDE VARAZZE – VICO DELLA MADONETTA, 1/2; MARVEGGIO GUIDO – ……- SONDRIO – QUOTA 15.600,00; NUOVA HOTEL MARINA SRL – PRESSO SEDE PARVAM SRL – QUOTA 15.600,00; MARITANO ALESSANDRO – …..- LOANO – QUOTA 7.800,00; MARITANO MARGHERITA – …..- LOANO – QUOTA 7.800,00; MARITANO ALICE – ……..- LOANO – QUOTA 7.800,00; ARISI MARIA CARLA – …….- VARAZZE – QUOTA 11.700,00; LAZZARESCHI GIULIO – …….. GENOVA – QUOTA 7.800,00; DE LUCA MARIO – ……..- GENOVA – QUOTA 3.900,00.
La giunta Gandolfo ha modificato, come documentato da Silvestro Pampolini, gli indirizzi della giunta presieduta dal precedessore Vacca. Ha rimarcato che, con correttezza, l’assessore al Bilancio Stefania Maritano non aveva partecipato alle due deliberazioni che coinvolgevano la famiglia del cugino.
Un dramma crudele ha distrutto due famiglie rispettate – la prossima volta ricorderemo anche l’assunzione al Comune di Loano nel periodo dell’allora segretario Soro, del geometra Moisello e della prima moglie – . E’ stata resa pubblica una smentita ad opera di Giancarlo Maritano in merito alla “debolezza dell’amministrazione comunale e del sindaco Gandolfo”. Dopo che in chiesa, dall’altare, Maritano, aveva concluso il ricordo di Stefania con queste parole: “...La crisi che la nostra società sta attraversando non è soltanto economica, ma anche etica e morale“. Grazie, sottoscriviamo.
L. Cor.