Il 22 gennaio 2012, prima di lasciare trucioli savonesi, avevamo scritto un reportage sugli iscritti (ufficiali) al Pdl in provincia di Savona. Ci furono strascichi e polemiche (noi non c’entravamo) per via del fatto che qualcuno si trovò iscritto a sua insaputa. Forza Italia è rinata con i favori dei pronostici e dei sondaggi. Anche nel savonese la platea femminile è la più berlusconiana. Chissà chi ricorda dove e come venne aperta/inaugurata la prima sede del partito di Berlusconi ad Alassio! In un locale-agenzia immobiliare, con presenze che si riveleranno quantomeno imbarazzanti. Acqua passata. La memoria corta è la formidabile Ferrari dell’immaturità politica? Le cronache fresche raccontano dei primi chilometri: Forza Italia, nuovi club ad Alassio e Pietra Ligure grazie a Marco Melgrati. Se qualche lettore è interessato a conoscere l’ormai vecchio ‘album della ‘famiglia‘ di ieri può leggere, cliccando su ‘iscritti al Pdl….’ ad inizio pagina, con centinaia di nomi, cognomi, curiosità, preceduto da un articolo di due anni fa.
Leggi tutti gli iscritti al Pdl della provincia di Savona nel servizio di trucioli savonesi ( gennaio 2012)
Sfogliando il lungo elenco – nei numeri ha superato persino gli iscritti al Pci negli anni delle Botteghe Oscure quando la Federazione di Savona annoverava migliaia di aderenti – troviamo ad esempio Enzo Cenepa, prescelto candidato sindaco di Alassio, dal presidente Angelo Vaccarezza e promosso dagli elettori; con lui il figlio Matteo. Non poteva mancare il tandem, sempre in auge, Gianpaolo Fracchia ed il figlio Gian Emanuele. Il meno fortunato Fabio Lucchini che emigrato con Avogadro e C., pare che vogliano “recuperarlo” con la presidenza della Marina di Alassio. Finora gentilmente rifiutata.
Non sembra più col vento in poppa e sulla breccia (per anni) l’attivissimo Giuseppe (Pino) Maiellano. Dopo essere stato fotografato mentre scopava nei Bagni Marini del figlio aveva diffidato trucioli savonesi a rimuovere la foto, in ossequio alla sua privacy. Ad Alassio, la Confesercenti pare ‘soffra’ la sua mancanza, il disimpegno. I fratelli Melgrati (Marco e Gianfranco) non erano riusciti a far iscrivere l’ammirevole papà, in compenso risultava una consorte poliziotto. C’erano l’avvocato Emanuela Preve, l’uomo di cultura e della Provvidenza, Roberto Socco, il più guardingo e navigato Vincenzo Zarrillo. Uno dei pochi che il Vaccarezza commissario alassino degnava di ascolto.
ALBENGA – Si è ‘smarrito’ dopo la condanna per la vicenda delle firme ‘taroccate’ un Angelo Barbero che è stato tra i più attivi esponenti politici ingauni, in sede locale e regionale. Una carriera bruciata anche se per un medico della sua ‘statura’ i redditi hanno fatto faville, vedi acquisti di immobili. C’è una Elisabetta Berruti, forse è l’omonima che compare tra i consulenti della Porto di Imperia Spa, l’incompiuta del terremoto politico-giudiziario imperiese. C’è il Manlio Boscaglia delle altalene, l’Eraldo Ciangherotti stravagante ed eccentrico nelle iniziative pubbliche; il Teresiano De Francechi che ha dovuto gettare la spugna per incompatibilità da consigliere provinciale; il gruppone dei Distilo, quello dei Granato, degli Immordino, dei Nucera, dei Piazza; il combattente di prima linea Bruno Robello De Filippi, la schiera dei Sasso, col capostipite Gianfranco sottomarino silurante scajolano, gli Sgarlata, il Mauro Vannucci trampoliere.
ALBISSOLA MARE – I Parodi family erano un quintetto ? Ecco per il leader Stefano cosa scriveva La Stampa il 18 gennaio 2013 per il ‘portabandiera del presidente Angelo Vaccarezza: ‘Il presidente Pdl del Consiglio provinciale di Savona Stefano Parodi, ex sindaco, era a processo per una presunta mazzetta da 49 mila euro ricevuta dall’impresario edile Pesce. Sette anni e sei mesi al commercialista savonese Davide Reverdito, assolto dal favoreggiamento ma condannato per corruzione e riciclaggio. La sentenza questa mattina a Genova…”. Gli auguriamo di essere scagionato per la ‘verità giudiziaria’.
ALBISOLA SUPERIORE – Erano tre i Gambaretto, il più noto era Diego, conosciuto e apprezzato, vicino alla gente qualunque, un amministratore pubblico ‘pulito’, tra gli informatori di ‘Uomini Liberi’. Ecco cosa ha scritto IVG il 12 giugno scorso: ” Diego Gambaretto, giovane e combattivo politico albisolese, è stato prosciolto dalle accuse di spaccio di hashish, con formula piena per “non aver commesso il fatto”. Il giudice per le indagini preliminari Emilio Fois ha emesso una sentenza di non luogo a procedere. Ero stato chiamato in causa da un ragazzo dei centri sociali e di ambienti di sinistra ed avevo avuto una breve relazione con una ragazza che aveva frequentato anche questo spacciatore. Sono stato difeso da Marco Ballabio che ha dimostrato attraverso le indagini che non centravo niente, neanche marginalmente” spiega Gambaretto. Ero molto tranquillo poiché credo nella giustizia, ma il fatto che tutta la vicenda stesse per uscire sui giornali poco prima delle elezioni comunali (dove sono risultato nettamente il consigliere comunale più votato della città grazie alle persone che credono in me), mi ha creato forte stress ed è stato un calvario. Ho solo 29 anni ed è il terzo non luogo a procedere della mia vita. Negli altri due casi avevo ricevuto denunce per le affermazioni che avevo fatto riguardanti la politica che non mi piace”.
L’11 ottobre scorso altra burrasca per Gambaretto, riportava IVG “Violenza privata” e “minaccia ad un corpo politico”. Con queste accuse è stato rinviato a giudizio Diego Gambaretto che, dopo aver lasciato la carica di consigliere comunale, è chiamato a rispondere dei fatti che lo vedevano opposto all’amministrazione albisolese. La vicenda è la stessa che nel luglio 2012 aveva portato la Digos in casa del giovane politico locale per sequestrare pc e cellulari. All’epoca era trapelato soltanto che l’inchiesta era scaturita da una serie di post su Facebook che riguardavano il sindaco Franco Orsi. Dal rinvio a giudizio, siglato dal gup Donatella Aschero, si ricava che l’ex consigliere è accusato di aver inviato da una cabina telefonica sms minacciosi a un assessore”.
La replica: ““Il consigliere comunale cui il sindaco Orsi ha fatto campagna elettorale sospetta che io l’abbia minacciata, in maniera anonima. Adesso mi dovrò difendere dall’accusa di minaccia ad un corpo politico, anche se almeno nessuno ha affermato neanche lontanamente che io abbia fatto questo per trarne un vantaggio personale, e in quel caso sarebbe estorsione, un reato ben più grave. Chiedo a tutti di seguire con molta attenzione quello che mi sta succedendo adesso e di valutare quello che mi è successo in passato” afferma Diego Gambaretto.
Il più noto, a livello provinciale, avvocato Paolo Marson, dopo il divorzio col Pdl (in precedenza con il sindaco Berruti), in aperta antitesi con il ‘club Vaccarezza’ ,era sceso in campo a sostegno della lista di Oscar Giannino (autosconfittosi per la laurea inventata) denominata ‘Fermare il Declino”.
Ad Albisola, in prima fila di Forza Italia (nuova edizione), resta la potenza dei fratelli Franco e Mario Orsi, il primo gran maestro del potere (assessore regionale nel periodo di splendore della salvaguardia idrogeologica da cemento selvaggio sulla costa, in mare (porti) e in collina. Tra le figure spendibili sul piano dell’immagine morale Vilderio Vanz. Che ci azzeccava nella confraternità delle opere pie?
ANDORA – Dal mese di luglio il nuovo presidente del consiglio provinciale è il commercialista Mauro Demichelis, tra le figure di spicco della politica del centro destra andorese. Poi Romolo Laureri che per due voti è diventato sindaco di Testico.
BOISSANO – Tra i nomi eccellenti il trio Cappellutto, con Enzo, abile impresario edile e contitolare di Loano 2 Village, con le figlie Elisabetta (impegnata ai vertici di associazioni) e Rosangela. In famiglia anche Franca Roveraro Cappelluto, presidente provinciale albergatori e nel 2009 voluta nel Cda dalla Carisa per il curriculum di prima donna manager nella storia della banca. Invano ignorata come potenziale candidata a prima donna a sindaco di Loano. E ancora l’architetto Massimiliano Gattuso.
BORGHETTO S. SPIRITO – Nella precedente giunta comunale il sindaco rag. Santiago Vacca, oltre che tesoriere provinciale Pdl, era costruttore edile di rango, agente immobiliare; 4 erano gli Angelucci, pidiellini, con Bruno, assessore, costruttore e agente immobiliare, 4 gli Orzelli, 4 i Pellegrini, 4 appunto i Vacca. Roberto Moreno, assessore e terzo agente immobiliare nella città più rapallizzata della Liguria, se non c’è omonimia era iscritto a Loano.
CAIRO MONTENOTE – Tre i Garra. Un astro nascente, non più ragazzino, con buone prospettive di fedeltà. Poi la potenza locale di Stanislao Sambin padre, persona moderata, di buon senso, poco cialiero e molto concreto. Non risultava iscritto il figlio ‘avocato’ in Provincia.
CERIALE – Qui emergono Ennio e Davide Fazio, il primo votatissimo sindaco alla seconda legislatura, 40 anni di incarichi nella Coldiretti, alla Camera di Commercio, nelle commissioni, nelle associazioni. C’è il suo braccio destro Marinella Fasano, agente immobiliare con molte entrature. Il cerimoniere di commemorazioni e tra i portatori di ‘casse’ in processioni religiose, ex socialista incontaminato Pasqualino Mambrin. Il fratello riservato, ‘dirigente’ Asl, Antonello Mazzone; il democristianissimo Piero Revetria, in gara con Fazio nella longevità alla guida di enti pubblici. Fautori convinti del rinnovamento della classe politica cerialese. Piero, entrato quasi ragazzo, nelle stanze dei bottoni, dalla Comunità Montana, ai comuni, alla Provincia. I suoi grandi talenti finalmente premiati dal centravanti sampdoriano Vaccarezza.
CISANO SUL NEVA – Merita una citazione particolare lo schieramento dei Montina vivaisti ed agricoltori-commercianti-produttori: Gabriele, Gianni, Giulia, Marco, Pierfranco. Politica si, ma prima di tutto il lavoro e l’azienda di famiglia. Uniti su tutti i fronti.
FINALE LIGURE – Ci sono i volti pubblici: Massimo Gualberti e Umberto Luzi, Flaminio Vivaldi Richeri, Nicola Viassolo, il più defilato Renato Scosceria. Onore a Flaminio tra i pochi sindaci che si è distinto per rettitudine, combattuto da un certo gruppo di stampa e potere, è tra i pochi che non deve abbassare gli occhi, pur tra i limiti umani di chi amministra la cosa pubblica.
LAIGUEGLIA – La palma del numero spetta al plotone dei Maroni: Adriano, Cetarina, Gian Battista, Maria Grazia, Rosanna. Non può mancare il mitico e rigoroso cognome Silvano e Fabrizio Montaldo. Il commercialista, ex sindaco anticemento, è forse il personaggio che più conosce dall’interno i bilanci di società pubbliche e private, ma anche amministratore di fiducia del big Claudio Scajola. Meno fortunato, pare il binomio Gaspare e Giuseppe Tezel. Il fronte giudiziario ha aperto alcuni varchi poco encomiabili, uno ‘giocava’ pure da informatore-picconatore di Uomini Liberi. E’ sbucata persino un’indagine della polizia postale per asserite ‘navigazione-contatti’ porno? Votiamo per l’innocenza.
LOANO – Tra i nomi più noti: Luca Berto (omonimo del corrispondente del Secolo XIX ?), Bruno Berton (ex Dc), Rinaldo Bollorino, Umberta Bolognesi, Orazio Cacace, anima dello sport, dei gemellaggi e delle cooperative sociali, ex comandante della locale guardia di Finanza; G.B. Cepollina, andata e ritorno da Comune alla Provincia e viceversa, un tempo dileggiato da ‘patron Vaccarezza’, Carlo De Francesco (già sindaco di Balestrino), Luca Lettieri decisamente in corsa quale futuro sindaco per ‘meriti speciali’, in particolare nella riorganizzazione e rinnovamento della Casa di Riposo Ramella, uomo immagine della giunta Pignocca; Pietro Oliva presidente del consiglio comunale, una carriera politica in Regione rovinata dalle faide interne e sulo sfondo le casettine agricole di Verzi. I fratelli Francesco e Giovanni Paganelli, ovvero il ‘miracolo depuratore consortile’ di Borghetto. Bernardino Tassara, bagnino per vocazione, assessore per meriti di servizio. I 4 Vaccarezza: Alba, Angelo, Lorenzo, Augusta. L’avvocato Alessandro Vignola, neo amministratore del Consorzio, riservato uomo di fiducia dello schieramento dei ‘rinnovatori’ non molto ‘ illuminati’. Ultimo, ma non per carisma e seguito nel potere locale, Remo Zaccaria. Imputato, ma “sono innocente ed ho fiducia nella giustizia”.
PIETRA LIGURE – Un posto d’onore riservato Maria Teresa Bergamaschi, al cognome Maurizio Cenere, al dissidente Edoardo Ciribì, ai 5 Mazzucchelli.
SAVONA – In disgrazia Luigi Bussalai, resistere, resistere; al palo Vito Cafueri, il firmaiolo delle cause nobili Roberto Nicolick; un Giovanni Paradiso, Alessandro Parino, quel Vittorio Piccardo che di recente ha patteggiato a 8 mesi per le firme fasulle proprio tra gli iscritti al Pdl. Sempre schierata Ileana Romagnoli, con la passione del cagnolino. Più volte data per candidato sindaco. Fedeltà assoluta e fede democristiana per il beniamino di suore della carità, Piero Santi, detto il ‘martire’ per ceca obbedienza agli integerrimi generali del partito. C’è tale Raffaele Uzzauto, da non confondere con Raffaele Uzzato, super truffa all’Inter Club, con decine di Savonesi infinocchiati e che hanno perso pare molte migliaia di euro. C’è quel rigoroso Reginaldo Vignola. Combattente valorosa e dignitoso.
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