Un vecchio detto sempre attuale? Il vero cronista consuma la suola delle scarpe per un’informazione veritiera. Sempre attuale. Privilegiando ascolto e ‘devi su’, ai comunicati stampa, alle dichiarazioni del Palazzo, al cellulare come copiosa fonte di notizie. 2/Vedi anche studenti che si fanno onore. 3/Alta Via dei Monti Liguri. 4/Vignetta settimanale del prof. Umberto Padovani.
Nei giorni scorsi La Stampa con Maria Gramaglia ha dato conto che “ad Albenga il bilancio di aperture e chiusure di attività commerciali è assai positivo”.
Non sappiamo se gli aridi numeri, senza alcun approfondimento, limitandosi alla voce del Municipio, invece di constatare cosa emerge in città, dal centro e in periferia. Non sappiamo, dicevamo, se appaghino i lettori del proprio quotidiano o siano soprattutto un ‘omaggio’ a chi detiene il potere di turno e il ‘tutto va bene o quasi‘. Non brilla neppure la voce della minoranza consiliare che, ci ripetiamo, privilegia argomenti che definisce allarme sociale per criminalità (sic e vera esagerazione se si tiene conto dell’insieme e qualità di atti ‘criminali’). Nessun serio approfondimento sulla vita reale che si vive nel ‘malfamato’ (che esagerazione!) viale Pontelungo ignorando le attività commerciali che sono quasi opera esclusiva di extracomunitari e ne beneficiano anche i proprietari dei muri. Una sola chicca. Siamo stati ripetutamente testimoni, da cronisti decani ma abituati a rendersi conto di persona, ad episodi in cui cittadini-e italiani sono stati sorpresi dal titolari di negozi di alimentari a riempirsi le borse, nascondere sotto cappotti e giacche alimenti, frutta, bevande. ‘Vai via, non venire più altrimenti chiamo polizia…’
Messo in soffitta l’inciso. Albenga felix quanto a stato di salute economico-commerciale ed attività similari? L’articolo della Stampa è un brutto esempio di ‘disinformazione‘ (aggiungiamo in buona fede dell’autrice). Si parla di un bilancio positivo (sic) per 12 nuove attività. E ancora, l’assessore Camilla Vio ricorda che operano 126 nuove strutture contro 52 chiusure, con un saldo positivo a quota 74. Nei sub ingressi 64 nuove imprese contro 52 chiusure, incremento di 13 attività. Negozi di vicinato: 60 nuove aperture di cui 23 subingresso, 33 chiusure definitive.
Nessun riferimento-confronto tra il tipo (qualità) di attività che chiudono e quelle che aprono. Tra un gastronomia che vendeva prodotti di prima scelta e una gelateria popolare o paninoteca-pizza-focaccia. Tra un bar con pochi posti interni e per fortuna sedie e tavoli all’esterno e un’attività con merce di pregio. Insomma si dirà che anche Albenga non fa eccezione nelle recenti statistiche liguri e nazionali. Persino nelle località del turismo di massa. E che il centro storico ingauno- per anni abbandonato con l’eccezione di un paio di vie, diciamo proprio un paio – oggi ha allargato la sua ‘vivacità ed intraprendenza di operatori privati. Una inattesa e graduale rivalutazione economica dei ‘muri’ sia al piano terra, sia alloggi. Vendite e affitti inclusi.
Che bel giorno della riflessione sarebbe per i componenti della giunta comunale, della minoranza, dei collaboratori di giornali e quotidiani on line, farsi una attenta camminata giretto delle vie e della piazze d’Albenga e rendersi conto con un taccuino tra le mani. Magari ascoltare qualche proprietario dei muri e qualche titolare che intende lasciare, che ha aperto o è subentrato. Ascolterà tante verità diverse rispetto a quanto si è letto sulla Stampa, anche se non è la prima volta che accade nell’informazione locale, dove si ascolta per comodità una due campane. Almeno una fonte accreditata come le agenzie immobiliari.
Potrebbero ascoltare da un serio ex titolare di negozio in via Dalmazia; “Sono 8 anni che non trovo ad affittare, tre vetrine, fonte strada e marciapiede, mi attengo a quanto valuta per la tassazione l’Agenzia delle Entrate, disposto ad accontentarmi. In 8 anni si sono presentati in tre, per due casi l’affitto era comunque caro, il terzo era assolutamente insolvibile da informazione bancarie. E ne conosco parecchi altri nella mia stessa situazione”.
E’ una desolazione il caso clamoroso di via Genova, un tempo cuore pulsante della città commerciale-artigianale, con Viale Martini, prima ancora di viale Italia, poi via dei Mille. Pensiamo a cosa avverrà e se avverrà (ma ci sono già le prime avvisaglie) se andasse in porto lo sciagurato trasferimento della storica stazione ferroviaria nella frazione Bastia, a 7 km dal centro di Albenga.
Altra significativa testimonianza di un residente: “Ero in procinto di vendere l’alloggio nel ‘grattacielo’. Accordo sul prezzo. Mi chiama l’agenzia: ‘il cliente torinese, coppia di anziani, che vogliono trasferirsi al mare, hanno letto che il progetto binari a monte è stato approvato e in parte finanziato’. La ferrovia vicino a casa tra le prime comodità, poi si sono resi conto che nella zona stanno chiudendo un’attività dopo l’altra, si sta desertificando di negozi anche la vicina via Patrioti, una sfilza continua di affittasi, vendesi. Chiusa pure una parafarmacia”.
Sia chiaro nessun pensa che bisogna mettere in croce il primo e il secondo mandato dell’amministrazione Tomatis, questa realtà, non è solo albenganese, colpisce altre località rivierasche e non. Una depauperazione che ha un lungo parto. Fatte eccezione per supermercati e attività importanti anche ad opera di gruppi/operatori cinesi ed altri legati a catene commercianti. Ma comune mezzo gaudio? (L.Cor.)
2/Albenga giovani studenti che si fanno onore ed onorano la città con un bottino di borse di studio e riconoscimenti
COMUNICATO STAMPA- Un bottino di borse di studio e riconoscimenti ottenuto dalle ballerine e i ballerini di Pro Art Studio di Albenga a DANZAINFIERA, la tre giorni dedicata al mondo della danza, del professionismo e alle leve più giovani che ha portato a Fortezza da Basso, sede della rassegna, circa 20.000 presenze complessive.
Durante questo evento si sono svolte lezioni, audizioni, stage, concorsi, rassegne e talk, proposti da 60 scuole, istituzioni e associazioni nazionali e internazionali, espositori dell’area formazione & spettacolo, e dall’organizzazione Pitti Immagine. In questo contesto ad emergere è stata Albenga e le ragazze e i ragazzi della Pro Art Studio che hanno conquistato borse di studio e premi:
– Borse di studio per Los Angeles sono andate a Anna Bortolotto, Arianna Conserva e Martina Curcio dai 15 ai 17 anni. Per loro anche un premio per 3 mila euro per essersi particolarmente distinte e volare in America. Le ragazze sono state premiate da Salvatore Cristiano.
– Borsa di studio per gli Academy days vinta da Anna Bortolotto. La ragazza è stata premiata da Mariana Pozzobon.
– Borsa di studio per la nona convention vinta da Anna Bortolotto. La ragazza è stata premiata da Mariana Pozzobon.
– Borsa di studio alla Fini dance per Martina Curcio.
– Borsa di studio della Joffrey Ballet School alle allieve Macchione Sofia, Carolina Poggio, Rossini Martina di 10 e 11 anni.
Le ragazze sono state notate e premiate con borse di studio e ammissioni anche per: Aida, Peridance, Balletto Ucraina, sia per la danza classica che per la danza contemporanea. Inoltre Didier Motto Martinetto, 13 anni appena compiuti, è stato notato durante uno stage a Roma dal direttore Jean-Yves Esquerre ed è entrato nell’ accademia ESB European School of Ballet di Amsterdam, scuola prestigiosa a livello internazionale.
3/ALL’AUDITORIUM SAN CARLO CAMMINANDO COI LUPI
Sabato 15 marzo l’incontro con Marco Ferrando, alpinista e fotografo. Ha narrato le sue avventure e presenterà il libro “Storie di Alta Via. Un sogno a tasche vuote”. La Rassegna letteraria curata dalla Libreria San Michele e patrocinata dal Comune di Albenga. Ferrando nato a Cogoleto nel 1964.
Il libro “Storie di Alta Via. Un sogno a tasche vuote” (VJ Edizioni) racconta la sua esperienza umana che l’ha visto nel 2022 percorrere i 440 chilometri dell’Alta Via dei Monti Liguri da solo e senza portare con sè denaro confidando nell’ospitalità della gente. L’intento era quello di ritagliarsi un’avventura sul proprio territorio, rinnovando la conoscenza di se stesso in solitudine ma pure affidandosi all’incontro. Ne è derivata un’esperienza molto intensa tra pioggia, neve, freddo e lupi che ha stimolato l’esigenza di raccontare, rafforzando al tempo stesso l’amore verso il prossimo e la propria terra. La chiacchierata, condivisa con Giuseppe Cancemi, è stata arricchita da proiezione di video e immagini dell’autore. Con la collaborazione del CAI, Club Alpino Italiano – sezione di Albenga.
4/ALBERTO PADOVANI – Pecos Bull e il suo vice Vance asseriscono con superbia che gli europei sono degli “scrocconi “!e intanto Pecos Bull con prosopopea che gli Usa si prenderanno la Groellandia come se andasse a prendersela al Supermercato!! Siamo alle comiche comiche senza vergogna!! Prosopopea che gli Usa si prenderanno la Groellandia come se andasse a prendersela al Supermercato!!