Dove sei, papà ? Auschwitz
DOVE SEI, PAPA’ ?
Dove sei, papà?
C’è luce intorno a te?
Sei solo
o frotte di Angeli
ti fanno compagnia?
E’ bello ricordare
le camminate insieme,
tra i sassi roventi
dell’estate.
Era dolce,
dopo Carosello,
addormentarsi sotto le coperte
che tu avevi rimboccato.
Mi mancano
le tue parole
piene di saggezza,
i tuoi racconti
da partigiano,
la stretta forte e sicura
della tua mano.
Mi manchi
ma un pezzo della tua anima
si è fusa con la mia,
per sempre.
(Maura Arena)
AUSCHWITZ
Era d’inverno
c’era la neve
Faceva freddo
dentro la stanza
ma c’era il gelo
dentro ogni cuore
e nello sguardo…
disperazione.
Era un giorno
come tanti altri
ma era l’ultimo
per molti di loro
C’era una stella
cucita sul petto,
sopra ogni punta
una ferita.
Già si sentiva
rumore di passi,
c’era la doccia
che li aspettava…
La loro colpa era la razza,
la loro stirpe
doveva sparire,
non ne doveva restare traccia.
Auschwitz era fredda,
era d’inverno
c’era la neve.
Insieme ai fiocchi
scendevano petali
di un fiore rosso
e macchiavan di sangue
quel paesaggio
che parlava di morte.
Era d’inverno
l’inverno del cuore.
(Maura Arena)