Forza Italia, in provincia di Savona, negli anni del berlusconismo alle stelle, aveva oltre 5 mila iscritti e sezioni di partito, con segretario e direttivo eletti. Quanti sono oggi ancora con la tessera? Top secret. I loro (ex) dirigenti e decine di consiglieri comunali dove sono finiti ? A Imperia si è tenuto il 1° congresso provinciale. Forza Italia: il partito che non muore mai, ma non è nemmeno vivo.
di Antonio Rossello
Congressi last call per un partito che cerca di sopravvivere. È come un cadavere che si rifiuta di decomporsi, un fantasma che si aggira per i corridoi della politica italiana. E a livello provinciale savonese un pimpante Commissario provinciale: MARCO MELGRATI. Per la provincia di Imperia Coordinatore provinciale eletto: SIMONE BAGGIOLI.
Il recente discorso di Antonio Tajani, segretario nazionale del partito e vice presidente del consiglio come ministro degli Esteri, è emblematico di questa condizione di limbo. Tajani ha dichiarato che Forza Italia gode di ottima salute e festeggia il suo trentesimo compleanno con un consenso crescente e adunate.
Le parole di Tajani sono un’illusione, una farsa? Forza Italia è un partito in crisi profonda, che ha perso la sua anima e la sua leadership.
I congressi che si stanno tenendo in tutta Italia sono una terapia estrema, la rianimazione di una paziente intubata quasi cadavere. Sono un tentativo disperato di dare vita a un partito che è ormai morto?
Le facce che girano per i congressi sono funeree. Vecchi arnesi e giovani che scalpitano senza una meta sicura. Discorsi che suonano peggio degli epitaffi scolpiti sulle lapidi del cimitero di Spoon River di Egdar Lee Master.
Il Cavaliere non c’è più e non c’è più l’anima del suo partito. Rimane un’ombra che non somiglia nemmeno più a se stessa. Ma la speranza è l’ultima a morire. Forza Italia sfida i tentativi di fagocitazione da parte di alleati e nemici incoraggiata dal sostegno delle reti Mediaset degli eredi di Berlusconi. E da Il Giornale di famiglia; richiamato il veterano direttore Alessandro Sallusti.
È una ricorsa contro il tempo, sopravvivere per non soccombere. Contare le briciole che saranno meglio che niente. Qualche seggio in più, a patto di accordi stantii e compromessi dubbi.
Ai tempi del Cavaliere non si sarebbe mai dichiarato, ma finalmente il partito azienda a sua immagine e somiglianza, lui crepato, si è trasformato per necessità in un partito partecipato. Diventando per sin più simpatico ed attrattivo per alcune fasce di moderati delusi.
Ma è un’illusione anche questa. Forza Italia è un cadavere che si atteggia a vivo. Un partito che non ha più futuro.
Antonio Rossello
IL 3 DICEMBRE 2023- FORZA ITALIA IMPERIA PRIMO CONGRESSO PROVINCIALE
2/Sociatria e Repetizioni di Pensiero
di Antonio Rossello
La cura della società senza originalità. La sociatria rappresenta un nuovo paradigma nella concezione della sociologia, orientata verso la cura della società. Questo approccio enfatizza la necessità di comprendere i processi sociali per orientarli verso un miglioramento delle condizioni umane.
Tuttavia, nel campo della sociatria, emerge una tendenza in cui alcuni autori, pur proclamandosi innovatori, evitano di citare le fonti, limitandosi a ripetere idee già esposte da altri. In tal senso, questa una possibile spiegazione: la tendenza alla ripetizione di pensiero nella sociatria è motivata da un narcisismo che porta a autoproclamarsi innovatori, da un dogmatismo che impedisce di riconoscere il contributo degli altri, e da un bisogno di considerazione e affermazione che si nutre della superficialità dell’originalità.
Questo atteggiamento è evidente in taluni tentativi di descrivere i fenomeni epocali da cui originano le attuali forme di società multiformi della “complessità”, le quali condizionano pesantemente la vita degli individui.
In molti casi, si riscontrano ipotesi spacciate come innovative, ma che in realtà sono già state formulate da autori precedenti, come:
– Ulrich Beck, che ha introdotto il concetto di “rivolta globale” per descrivere la convergenza di quattro grandi processi di trasformazione: la globalizzazione, l’individualizzazione, la democratizzazione e la liberazione.
– Zygmunt Bauman, il quale ha sviluppato il concetto di “società liquida” per descrivere la convergenza di quattro grandi processi di trasformazione: la globalizzazione, la decadenza delle istituzioni, l’individualizzazione e l’iperconnessione.
– Manuel Castells, che ha proposto il concetto di “società dell’informazione” per descrivere la convergenza di quattro grandi processi di trasformazione: la globalizzazione, l’iperconnessione, la digitalizzazione e la trasformazione dell’economia.
Non passa inosservato il fatto che ciascuno di questi paradigmi si fondi su una quaterna di fattori.
Anche autori precedenti, come Émile Durkheim, Max Weber e Ferdinand Tönnies, hanno esposto concetti simili, sostenendo che la modernità ha dato origine a una nuova forma di società caratterizzata da un aumento della divisione del lavoro, dell’urbanizzazione e della complessità sociale.
La relazione tra cambiamento, nemesi, giustizia e legge è un ulteriore tema centrale spesso affrontato.
La nemesi è un concetto che si riferisce alla giustizia divina, che punisce i malvagi e premia i buoni. La giustizia, invece, è un concetto più complesso, che si riferisce alla distribuzione equa dei diritti e dei doveri all’interno di una società. La legge, infine, è un insieme di norme che regolano il comportamento degli individui all’interno di una società.
Il cambiamento sociale può avere un impatto significativo su questa relazione. Ad esempio, il cambiamento può portare alla nascita di nuove forme di nemesi, come il terrorismo o la criminalità organizzata. Il cambiamento può anche portare a nuove forme di giustizia, come la giustizia sociale o la giustizia riparativa. Infine, il cambiamento può portare a nuove forme di legge, come la legge globale o la legge cibernetica.
La ricerca di un’etica in grado di sancire i comportamenti delle società umane complesse è un’ulteriore sfida che il cambiamento sociale pone alla relazione tra nemesi, giustizia e legge. L’etica è un insieme di principi morali che guidano il comportamento degli individui. In una società complessa, caratterizzata da una varietà di valori e culture, è difficile individuare un’etica condivisa che possa essere utilizzata per regolare il comportamento delle società umane.
In questo contesto, le idee di giuristi come Rudolf von Jhering, Roscoe Pound e Herbert Hart sono ancora attuali. Questi autori hanno sostenuto che il diritto deve regolare i comportamenti delle organizzazioni, non solo quelli degli individui. In una società complessa, le organizzazioni svolgono un ruolo sempre più importante nella vita sociale. Il diritto deve quindi essere in grado di regolare il comportamento delle organizzazioni per garantire la giustizia e la tutela dei diritti di tutti.
A questo punto, per evitare di annoiare il lettore con la prolissità, è stato importante concentrarsi su alcuni casi tra i più significativi e rappresentativi come i precedenti, evitando di dilungarsi in analisi troppo dettagliate o in esempi troppo numerosi.
È dunque fondamentale notare che ogni contributo alla sociatria può presentare idee originali, ma è ancorato a teorie sviluppate da altri autori. La mancata citazione delle fonti è problematica per due motivi:
1. Rispetto per il lavoro degli altri: Riconoscere il contributo degli altri autori è essenziale quando si utilizzano le loro idee.
2. Promozione del dibattito scientifico: Citando le fonti, si permette ad altri studiosi di approfondire e sviluppare ulteriormente le idee presentate.
In conclusione, la sociatria deve essere un approccio basato sulla ricerca scientifica e sulla riflessione critica. Pertanto, è imperativo che gli articoli di sociatria siano ben documentati e che le idee presentate siano supportate da prove empiriche.
Bibliografia Essenziale.
Beck, U. (1997). The Reinvention of Politics: Rethinking Modernity in the Global Social Order. Cambridge: Polity Press. Bauman, Z. (2000). Liquid Modernity. Cambridge: Polity Press. Castells, M. (1996). The Rise of the Network Society. Oxford: Blackwell. Weber, M. (1958). The Protestant Ethic and the Spirit of Capitalism. New York: Scribner. Tönnies, F. (1957). Community and Society. New York: Harper. Jhering, R. v. (1877). Der Zweck im Recht. Leipzig: Duncker & Humblot. Pound, R. (1959). The Development of Constitutional Guarantees of Liberty. New Haven: Yale University Press. Hart, H. L. A. (1994). The Concept of Law. Oxford: Clarendon Press.
Delle sopracitate opere esistono edizione tradotte in lingua italiana.
Antonio Rossello
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