Il caso delle serate alle quali secondo i magistrati hanno preso parte diversi vip cittadini. Prosegue il filone parallelo sullo scambio di favori, ancora silenzio dai due organizzatori recentemente scarcerati e messi ai domiciliari.
DA IL SECOLO XIX
Matteo Indice- Un doppio interrogatorio, nella stessa mattinata, per chiudere il cerchio e in qualche settimana l’inchiesta, circoscrivendo date e capi d’imputazione. Sono state sentite questa mattina in Procura C.V. e Jessica Nikolic, due delle escort protagoniste del giro di festini con vip genovesi, per l’organizzazione dei quali all’inizio di ottobre erano stati arrestati l’architetto ed ex pallanuotista Alessandro Cristilli e l’imprenditore Christian Rosolani, con le accuse di favoreggiamento della prostituzione e cessione di stupefacenti. Tra gli addebiti, ricordiamo, vi è quello di aver pagato il 1° marzo 2022 la prestazione delle due squillo a Piero Biglia di Saronno, notaio tra i più noti nel capoluogo ligure e già titolare di cariche pubbliche in passato, e con l’attuale vicepresidente leghista della Regione Liguria Alessandro Piana.
“Convocata dalla Procura, ho fornito tutte le spiegazioni”
Quest’ultimo ha sempre negato d’aver preso parte alle feste, ha chiesto d’essere a sua volta sentito dai magistrati e però nel corso dell’audizione ha rifiutato il confronto faccia a faccia con le ragazze. Nikolic (a sua volta indagata nello stesso procedimento) è stata più volte sentita dal pm Arianna Ciavattini, titolare del fascicolo, e ha riconosciuto Piana. C.V., che è solo testimone (per questo ne vengono indicate soltanto le iniziali) ha invece varcato oggi per la prima volta l’ingresso del palazzo di giustizia: «Sono stata convocata recentemente – ha spiegato parlando con i cronisti all’esterno del tribunale – e mi sono presentata dopo aver trascorso un periodo fuori dall’Italia. Ho fornito tutte le delucidazioni che mi sono state chieste e al momento non posso raccontare altro, semmai più avanti. Posso soltanto dire che mi dispiace per Christian (Rosolani, uno dei due presunti organizzatori arrestati, ndr)».
Negli atti, sempre con riferimento al 1° marzo 2022, s’indica tra le presenze quella di Mauro Ferrando, avvocato civilista e attuale presidente della Porto antico spa, società partecipata dal Comune. A tirarlo in ballo è Cristilli: in un’intercettazione riferisce che il medesimo Ferrando lo avrebbe aiutato nell’assegnazione d’un posto barca a un amico. Ferrando, dopo aver negato qualsiasi coinvolgimento, ha poi corretto il tiro spiegando d’essere stato presente a casa dell’architetto, ma esclude qualsiasi comportamento «sconveniente».Il secondo filone
La Procura, basandosi su audio e verbali nei quali viene palesato l’obiettivo d’uno scambio di favori tra partecipanti, nelle scorse settimane ha aperto un fascicolo d’inchiesta parallelo, affidato al pool di toghe che si occupano di reati contro la pubblica amministrazione.
I pm procedono, al momento a carico d’ignoti, per «corruzione» e «traffico d’influenze», contestazione mossa a chi sfrutta conoscenze per ottenere agevolazioni, ad esempio in un iter burocratico. Decisive su questo fronte potrebbero evidentemente rivelarsi le dichiarazioni di Alessandro Cristilli, scarcerato di recente e messo ai domiciliati, che tuttavia finora non ha voluto parlare con i pubblici ministeri. Anche a Rosolani nelle scorse settimane era stata concessa la detenzione domestica, ma neppure lui ha voluto rendere interrogatori.