La locandina annunciava, per sabato 15 aprile, alla Ubik di Savona, il libro di Monica Pais ” L’incendio del bosco grande”. Leggi anche le precisazioni e rettifica inviate al blog da Stefano Milano.
La giornalista e scrittrice savonese Bruna Magi, dava conto sulla sua pagina Facebook. “Dritto al cuore con le storie degli amici animali. Coinvolgente, straziante, dolce, e anche un po’ ironico perché gli animali sono Grandi da ogni punto di vista”. Ma è seguito un inatteso colpo di scena. Ecco come è stato raccontato.
BRUNA MAGI – COMUNICATO FONDAMENTALE!!!! Cari amici liguri. Vi annuncio che, nonostante l’annuncio e la locandina presentata anche su questa pagina, non presenterò oggi pomeriggio il libro dell’amica Monica Pais alla Ubik di Savona. Mi era stato CHIESTO l’intervento dalla titolare della Fondazione Virio, e dal titolare della Ubik, e io ben volentieri avevo accettato in nome degli animali (tutto documentato con sms e mail). Poichè, come tutti sanno, da decenni conduco dibattiti e incontri con l’autore, ho rivendicato il mio ruolo professionale (non perchè voglio essere una star come mi hanno accusato di essere) per giusta esperienza, criticando la modalità di intervento di altra persona inserita nel dibattito. Risultato: sono stata “interdetta”, invitata a NON presentarmi, il titolare della libreria, con tono durissimo per non dire inquietante, mi ha intimato (forse ha rivisto il Padrino di recente in Tv…) di NON farmi vedere perchè “il negozio è il suo”. Che io sappia a interdire l’ingresso negli esercizi pubblici furono i nazisti con gli ebrei. Però ha aggiunto, pensate che gentile, di dire che non vengo perchè non sto bene. URBI ET ORBI comunico che sto BENISSIMO e che alla Ubik di Savona non metterò mai più piede perchè non vorrei rischiare…il peggio, come mi hanno consigliato esperti del settore”.
Una trentina i commenti di lettori ai quali Bruna Magi ha risposto con post: “Grazie a tutte e a tutti per la solidarietà!…Io sono una giornalista aldisopra delle parti. Si parlava di animali!…Io continuo a considerare la cultura al disopra di tutto. E in fondo è diventato un boomerang contro di loro. Tutta pubblicità per i miei articoli e i miei libri!…Per essere precisa: me ne infischio della scorrettezza nei miei confronti. Ma non della solidarietà che tutti voi mi avete dimostrato. Scalda il cuore, grazie! …E continuo a pensarla allo stesso modo: NON E’ arroganza ma professionalità. Dovevo essere io a gestire lo svolgimento del dibattito. VISTO CHE ME LO AVEVANO CHIESTO. DIVERSO SE MI AVESSERO INfORMATO PRIMA DI ALTRE PRESENZE. AVREI POTUTO DIRE “NO GRAZIE” e declinare…..Grazie dell’abbraccio collettivo. Anche perchè, quando la causa è giusta, è lecito dire (se mi consentite la battuta anche per sorriderne), evocando il mitico Russel Crowe “…al mio segnale scatenate l’inferno…”.
SECONDO POST – QUESTIONE MANCATO DIBATTITO UBIK- Sperando di non annoiare gli amici, ritorno sull’argomento perchè leggo soltanto ora (avendo per mia fortuna molto di cui occuparmi professionalmente, leggere libri, vedere film da recensire, scrivere articoli), quanto Stefano Milano titolare Ubik ha scritto su di me. Ribadendo che per condurre dibattito con Monica Pais FUI INVITATA da lui e dalla Signora Maria Grazie Virio (altrimenti perchè avrebbe stampato la locandina?) quindi con tutto il diritto professionale di condurre il dibattito come credevo.
NON fui informata prima che ci sarebbe stata la signora Marzia Pistacchio. Ma soprattutto lo ringrazio perchè mi dà l’assist per replicare alle sue accuse: sì sono una giornalista a livello nazionale (anche scrittrice, svariati romanzi e quattro saggi di politica, società e giornalismo) perchè ho sempre lavorato a Milano, dove risiedo, per testate nazionali (di Gioia fui capo redattore), iscritta all’Albo (come per i medici e gli avvocati, esiste un Ordine dei giornalisti, al quale si accede con un esame a Roma) da 50 anni (iniziai giovanissima), ho anche avuto una medaglia d’oro.
E un articolo a memoria a proposito di cinema. Non mi sono mai definita “significativa” perchè termine modaiolo che non mi piace e non rientra nel mio vocabolario. E poi mi paragona a Margaret Thatcher (grande donna, salvò l’economia inglese e vinse la guerra delle Falkland, cosa che farei anch’io verso chi lo meritasse) ma non c’azzecca, lei era una politica, io, lo ribadisco, sono una GIORNALISTA, quindi al massimo nella vita avrei voluto somigliare a Oriana Fallaci.
Ricordo inoltre che il divieto di entrare è stato rivolto a me, con l’Invito a darmi malata (roba da matti), e che IO AVEVO già citato a proposito i nazi che vietavano agli ebrei di entrare nei negozi. Mi sono sentita proprio così. NON VICEVERSA!!! Che c’entra il partito per il quale sono stata ORGOGLIOSA di candidarmi? Se non erro ha un’ideologia che è stata votata da MILIONI di italiani!!!. Concludendo, grazie ancora a Milano per avermi fornito con l’occasione una così ampia visibilità, e la conferma dell’affetto e della stima di DECINE di savonesi. Se non fosse scoppiata l’aggressività nei miei confronti, e avessi condotto normalmente il dibattito, nessuno avrebbe parlato con tanto interesse di me e del mio lavoro!!!
IL POST SU FACEBOOK DI STEFANO MILANO CHE PUBBLICHIAMO DOVEROSAMENTE CON LA SUA VERSIONE: ‘NON C’ERANO PIU’ LE CONDIZIONI PERCHE’ LA MAGI FOSSE MODERATRICE DELL’INCONTRO’ . “LA GIORNALISTA NEL SEGNO DEL CATTIVO GUSTO”