Era il 13 maggio 2003. La ‘Gazzetta di Loano’, a firma di ‘gieffegi’, intervistava Carlo Anselmo titolando ‘Un loanese che ama la bici’. Gli anni d’oro del ciclismo loanese, ma anche un viavaio di ragazzini e giovani. Le manifestazioni sportive. Per 17 anni Anselmo, con un ‘squadra’ di collaboratori, ha organizzato il ‘Trofeo Voltolini’ (per allievi).
Per 10 anni ha curato il ‘Trofeo Garassini’. Per 31 anni il ‘Città di Loano‘ per dilettanti juniores. Per Carlo tantissime soddisfazioni e più di una delusione. Cosa è rimasto oggi di quell’eredità agonistica, sportiva e di richiamo turistico?
E NEL MAGGIO 2003: TRE NONNE E CINQUE GENERAZIONI
GLI AUGURI DEL SECOLO XIX
NEL 1998 IL SETTIMANALE ARCOBALENO DESCRIVEVA ‘LOANO CITTA’ IMMAGINE’
LOANO E LA SORTE DELLA NUOVA STRADA A MONTE DELL’AURELIA CHE ERA PREVISTA DALLA VARIANTE GENERALE Al PIANO REGOLATORE DEL 1970
Abbiamo riportato più volte su Trucioli.it che l’attraversamento dell’Aurelia, a Loano, è ormai tra i più intasati della provincia di Savona, soprattutto nella zona tra la rotonda di via Dei Gazzi e quella di piazza Valerga mai presidiate dalla Polizia locale. Un vero e proprio intralcio che si aggrava con il mercato del venerdì ed in alcune ore di punta della giornata con gli attraversamenti pedonali. Tra le reazioni abbiamo letto post pronti a negare che la città abbia avuto un progetto di nuova strada a monte dell’Aurelia. Ebbene riprendiamo un articolo del Secolo XIX del 10 marzo 1970 che dava conto della variante generale al Piano regolatore. Tra le curiosità la stima della popolazione residente che sarebbe passata “dagli attuali 13 mila (oggi siamo a 10.750 ndr) a 20 mila abitanti”.
E per la viabilità si dava conto che la variante al P.R. firmata dagli ingegneri Accinelli, Ciarlo e Rossigno, “per ovviare ai molteplici inconvenienti che attualmente mortificano lo scorrimento del traffico, verrà realizzata una nuova Aurelia, a monte dell’attuale. Il progetto è già stato concordato con l’Anas. Una strada di scorrimento a quattro corsie, chiusa nell’intero percorso e datata di quattro raccordi con l’aggregato urbano”.
Loano purtroppo ha rinunciato all’Aurelia bis. Ha preferito il boom cementizio anche lungo il tragitto che avrebbe dovuto ospitare la nuova strada a monte.
Proprio in questi giorni sui social sono riapparse proteste di automobilisti per le continue code tra Loano e Pietra Ligure. Si è anche letto il commento di Daniele Negro (sindaco di Pietra Ligure dal 1993 al 97 con Lega Nord) che scrive: “L’unica soluzione è una “Aurelia bis”….! Ma anche se venisse “pensata” oggi, noi non faremmo in tempo a vederla. Io però suggerirei ai sindaci di interpellare i tecnici che redigono i PUT (che non è una parolaccia ma vuol dire Piano Urbano del Traffico) perché al netto dei problemi di Pietra, mi pare che Loano abbia un pò esagerato con la “appropriazione” della via Aurelia che è stata asservita completamente ai propri usi e consumi!”