Il tormentato fallimento della ‘Cooperativa Il Ponte’, le richieste del curatore fallimentare, l’operato dell’Amministrazione comunale. Un’interpellanza del capogruppo dell’opposizione che attende risposte, mette in luce sotto i riflettori, una sfilza di interrogativi, tra asservimenti e vincoli di destinazione d’uso, tutela degli interessi della comunità. E molto altro.
Un ginepraio, parrebbe, difficile da sintetizzare, sui rapporti tra Comune e Cooperativa. Retroscena forse non a tutti noti. La giunta comunale, nel 2021, ha varato una bozza di modifiche di asservimento e vincolo come da richiesta del ‘curatore del fallimento’. Per quale ragione il consiglio comunale non è stato coinvolto ? Chi ha da temere ? Ben 10 quesiti sono stati posti all’attenzione di chi ha finora taciuto all’opinione pubblica nonostante la rilevanza del contenzioso. Da materia che scotta sembrerebbe. Oppure è solo una strategia di onnipotenza della giunta in carica ? Non resta che attendere gli sviluppi senza silenziatori. Senza dimenticare che oltre alla minoranza chi dovrebbe controllare pare abbia altre cose da pensare. E siamo in una stato di diritto e in democrazia.