Polo di Centrodestra per Pietra. Lista Civica dei Pietresi. Gruppo Consiliare “Centrodestra”. Consigliere Mario Carrara.
Al Presidente del Consiglio comunale di Pietra Ligure. MOZIONE CONSILIARE.
Le code sull’Aurelia che arrivano fino alla rotonda di corso Italia sul Maremola, sono diventate una cosa insostenibile: ormai tutti i giorni; ad ogni possibile ora del giorno. Per porre rimedio ad un tale insopportabile stato di cose, oltre alla soluzione di ripristinare il doppio senso viario sul lungomare, che sarebbe la più ovvia perché risolverebbe il problema alla radice, ipotizziamo l’alleggerimento dell’intasamento del traffico sull’Aurelia, deviando quello proveniente dalle zone collinari e dall’entroterra con il ripristino del doppio senso di circolazione nel tratto iniziale di via Francesco Crispi oppure l’inversione del senso unico ora esistente, nel senso da “monte” a “mare”.
Non si può certo dire di fare una provocazione affermando che il traffico viario della via Aurelia, in direzione Finale Ligure, si blocca a Pietra Ligure, fino alla rotonda del fiume Maremola; non si può dire, perché, poi, oltre quella rotonda, prosegue fluido e scorrevole. Quindi, se “prima” c’è “l’inferno” (viabilisticamente parlando) e “dopo” non c’è più nulla, vuol dire che il traffico “si blocca” proprio lì. La “coda” in direzione Finale Ligure finisce lì: dopo il ponte sul fiume Maremola e la relativa rotonda l’incolonnamento dei veicoli non c’è, non si forma, non esiste più.
Quindi, il problema è a Pietra Ligure; il problema lo “costituisce” Pietra Ligure.
Da “dove” la stessa colonna di autoveicoli si formi è un’altra cosa: può essere di poche centinaia di metri o di svariati chilometri; nei casi più estremi, ma frequenti, si forma fin dal Comune di Ceriale.
Sia che l’intasamento “da traffico” si possa imputare, come scusante, all’afflusso dei turisti, che al maltempo, che al trasporto scolastico, che a lavori sulla strada, che a quelli sull’autostrada, sia che sia imputabile alla pioggia, al freddo o al caldo, la coda e gli incolonnamenti più o meno lunghi per il “blocco di Pietra Ligure si formano sempre.
Si sono “cronicizzati“. E dire che PRIMA che fosse stato imposto lo sciagurato “senso unico” sul lungomare di Pietra Ligure, “code” chilometriche sulla via Aurelia NON se ne erano MAI formate.
Prima del 21 Gennaio 2020, data di entrata in vigore del senso unico sul lungomare, code ed incolonnamenti di veicoli sull’Aurelia non se ne erano MAI verificati.
Chi sostiene il contrario mente “per interesse“, al solo fine di dare un qualche sostegno alle proprie ragioni, che, altrimenti, non supportate da argomenti, diverrebbero inconsistenti. Tutti quanti che da anni sono costretti a fare i pendolari per la ventina di chilometri di questo tratto di riviera di Ponente, testimoniano che“PRIMA” di quella data MAI si erano verificate code o intasamenti quotidiani sulla strada nazionale e la percorribilità stradale era sempre in termini di tempo accettabili. Né si venga a sostenere che le code si formano quando sull’Autostrada ci sono problemi per lavori o quant’altro per cui gli automobilisti ne uscirebbero, intasando l’Aurelia.
Non è vero! Perché per esperienza diretta, più volte, noi stessi, bloccati in coda sulla stessa Aurelia, abbiamo preferito fare l’inversione per raggiungere il casello autostradale di Albenga o quello di Borghetto per arrivare più celermente a Pietra Ligure. Lì, sull’autostrada, “blocchi” viari non ce n’erano e si viaggiava rapidi. Sull’Aurelia invece il solito “blocco” c’era e si viaggiava a “passo d’uomo“.
Questa è “l‘odissea” che devono subire i numerosi pendolari lavoratori ormai tutti i giorni, “sequestrati” in automobile, costretti in coda, per parecchie ore del loro tempo. “Tempo” che viene loro sottratto e che, con l’accumulo di minuti su minuti, di ore su ore, che alla lunga diventano giorni su giorni, si tramuta in un lungo periodo passato, senza una ragione, in coda in automobile, sottratto alla “vita” normale.
E questa è una cosa inaccettabile.
Tuttavia, ad un’osservazione attenta, si è notato che l’intasamento automobilistico dell’Aurelia, specie del tratto più “caldo“, dietro al centro storico pietrese, è pure causato, senza alcun dubbio, dal fatto che tutte le automobili provenienti dalla zona pietrese collinare, nonché da Giustenice e dall’entroterra sono costrette, perché non sussiste alternativa, ad immettersi su via Borro fino alla relativa rotonda sull’Aurelia e, quindi, svoltare in direzione di Finale Ligure, contribuendo ad aggravare il volume del traffico lì già presente; ciò, ovviamente, provoca inevitabili, ulteriori rallentamenti.
A questo maggior inconveniente, tuttavia, si può porre rapido rimedio, se, semplicemente, si inverte il “senso unico” del tratto iniziale di via Francesco Crispi, compreso tra via Matteotti e poco oltre i due ponti sull’Aurelia e ferroviario, “senso unico” ora in direzione obbligata “da mare” verso “monte“, invertendolo in direzione da “monte” verso “mare”; oppure, ripristinando in questo stesso breve tratto di strada il “doppio senso” di marcia. Cioè, ripristinando la viabilità a doppio senso di marcia che sussisteva in precedenza e che era disciplinata con un senso unico “alternato”.
“Doppio senso” di marcia, con senso unico “alternato”, che è tuttora operante nella strada parallela, dall’altra parte del fiume, via don Guaraglia, che, pur avendo le stesse problematiche di “strettoie” ed altezze limitate da ponti, funziona e non desta nessun inconveniente. In ogni caso, con l’inversione del senso di marcia in direzione “verso mare” del tratto iniziale di via Crispi, tutte le automobili provenienti “da nord” e dirette verso Finale Ligure, non sarebbero più costrette a passare per via Borro per potersi immettere sull’Aurelia, intasando maggiormente quest’ultima, ma la potrebbero raggiungere giungendo direttamente alla rotatoria di corso Italia, alleggerendo il precedente traffico dell’Aurelia in modo considerevole.
Queste sono proposte di immediata fattibilità che tendono a risolvere un problema che sta diventando, più che di “percorribilità“, di vera “vivibilità” perché non è giusto costringere le persone a passare ore ferme o procedenti “a passo d’uomo” in automobile, stante la mancanza di strade di percorso alternative, che a Pietra Ligure, a differenza di altre città rivierasche, non ci sono.
Per tutto quanto sopra esposto, si chiede al Consiglio comunale di approvare la presente mozione consiliare nel dispositivo che segue:
Il Consiglio comunale di Pietra Ligure, in considerazione dei giornalieri continui rallentamenti, code, incolonnamenti degli autoveicoli sulla via Aurelia ed al fine di alleggerire l’afflusso di quelli provenienti dalle zone collinari e dall’entroterra, ora obbligati a percorrere via Ignazio Borro per immettersi sulla strada nazionale e proseguire in direzione Finale Ligure, impegna il Sindaco e la Giunta comunale a:
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Ripristinare, nel tratto iniziale di via Francesco Crispi, compreso tra via Matteotti e poco “oltre” il ponte FS, il doppio senso di circolazione viario, disciplinandolo “a senso unico alternato”, così com’era in precedenza e così com’è, tuttora, nella parallela strada via don Guaraglia. Ovviamente limitato al passaggio di auto e motoveicoli. “Doppio senso di marcia” che pur potrebbe essere sospeso nei soli mesi estivi quando c’è una percorrenza di pedoni più consistente. In subordine:
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Invertire il senso unico, nello stesso tratto di strada, ora esistente in direzione da “mare” verso “monte”, nel senso da “monte” verso “mare”.
Mario Carrara, consigliere comunale (1⁰ Marzo 2023)