Nel massiccio-parco del Marguareis (nel territorio di Briga Alta, CN) la storia di un ghiacciaio sotterraneo da salvaguardare. E l’articolo che pubblicò Stampa Sera, nel 1962. di un giovane speleologo di 23 anni, Michel Siffre, che visse due mesi a 130 metri sottoterra.
Scarason, ovvero un Passo, una Cima con una parete leggendaria, ma anche la magia di un ghiacciaio sotterraneo in un abisso che si apre in una delle zone più spettacolari della Conca delle Carsene, al confine tra Piemonte e Francia. Una grotta di grande importanza che è diventata un mito da quando, nel 1962, il nizzardo Michel Siffre visse da solo due mesi sul ghiacciaio, dal 16 luglio al 17 settembre, per studiare cosa cambia nel corpo e nella mente di una persona che resti isolata per un periodo prolungato senza alcun riferimento temporale.
Nizza Maritt., martedì sera. Dopo il suo coraggioso esperimento di <sopravvivenza > a 130 metri sottoterra, il giovane speleologo nizzardo Michel Siffrc è attualmente sotto controllo medico in un ospedale di Parigi. Superati i due mesi di resistenza nel buio e gelido antro dello Scarasson, nel gruppo del Marguareis, dove egli ha vissuto da solo, senza orologio, per oltre 1500 ore, l’organismo del giovanotto ventitreenne ha dato segni di cedimento: vertigini, assideramento, stato ansioso. La sua < liberazione », avvenuta ieri mattina con ogni riguardo data la debolezza del Siffre, è durata dalle 7,10 alle 11. A dorso d’uomo gli hanno fatto lentamente risalire i 130 metri che lo separavano dall’aria libera, poi un elicottero l’ha trasportato’ all’aeroporto di Nizza dove erano ad attenderlo i suoi genitori, il fratello e gli amici del Club Martel al quale appartiene. Avvolto il capo in una coperta e gli occhi difesi da occhiali neri da sci, per evitargli il contatto con la luce, Siffre si è gettato nelle braccia della madre che, emozionatissima, esclamava: “E’ una pazzìa”. Egli ha detto senza reticenze di aver molto sofferto negli ultimi, giorni, per il freddo e l’umidità, e di aver anche molto pianto nel suo solitario rifugio. Ora è contento di aver superato il durissimo esperimento. «I più penosi a risalire sono stati gli ultimi dieci metri». Alle 15,05 Siffre è partito col Caravelle per Parigi recando con sé un grosso fascio di fogli che contengono le sue osservazioni scientifiche sull’antro di Scarasson, da lui scoperto in una spedizione col Club Martel l’anno scorso, e dove esistono gli avanzi di un antico ghiacciaio.
CHI E’ MICHEL SIFFRE. DA WIKIPEDIA – Michel Siffre (Nizza, 3 gennaio 1939) è un geologo e speleologo francese.
Come speleologo ha compiuto centinaia di esplorazioni in grotte e caverne in Francia, in Europa e nel resto del mondo.La sua celebrità si deve agli esperimenti di permanenza in isolamento, “fuori dal tempo”, cioè al lungo soggiorno (da tre mesi a sei mesi) in grotte senza alcuna possibilità di controllare il trascorrere del tempo, allo scopo di studiare le reazioni e il comportamento dell’organismo umano e la modificazione del ritmo circadiano. Sin dall’infanzia Siffre scoprì una doppia vocazione per la geologia e per la speleologia. All’una, e sopra tutto all’altra disciplina ha dedicato tutta la sua vita. Allievo di Jacques Boucart, studiò la geologia dinamica e l’oceanografia. Ha partecipato a missioni esplorative e di ricerca facendo numerose scoperte che ha comunicato a congressi internazionali e all’Accademia francese delle scienze. Dal 16 luglio al 22 agosto del 1962 restò confinato da solo a 130 metri di profondità dell’abisso Scarason, nelle Alpi Liguri, col solo contatto telefonico con il suo staff di superficie. L’esperimento aveva il fine di testare le reazioni di adattamento del corpo umano e le modifica del ritmo circadiano in condizioni di totale isolamento.
Dieci anni dopo, tra il 14 febbraio e il 10 agosto 1972, trascorse ben 205 giorni in totale solitudine all’interno della Midnight Cave, nel Texas. Nel corso del suo soggiorno Siffre fu costantemente monitorato attraverso sensori che ne rivelavano la frequenza cardiaca, la pressione del sangue e la temperatura corporea. Questi studi furono utili per valutare il comportamento del corpo umano durante lunghi periodi di isolamento e nel caso dei voli spaziali, che proprio allora muovevano i primi passi. Nella Midnight Cave la temperatura era relativamente confortevole (21,5 °C) e nessun rumore rompeva il silenzio assoluto. Siffre trascorse i sei mesi della permanenza in una ristretta area di circa 40 metri quadrati, con apparecchiature di monitoraggio che ne registravano i parametri vitali. Dopo circa 2 mesi, il 27 aprile, l’esperimento rischiò di venire interrotto a causa di un improvviso crollo psicologico (dovuto alla semplice lettura del passo di un libro) che ne indebolì momentaneamente lo spirito. Siffre riuscì tuttavia a sopportarne il peso, portando a termine l’esperimento. L’esperienza venne descritta in seguito nel suo libro Dans les abîmes de la Terre.
Dal 30 novembre del 1999 al 14 febbraio del 2000 Siffre, all’età di sessant’anni, trascorse un ultimo periodo di isolamento nella grotta di Clamouse in Francia, allo scopo di studiare l’influenza dell’invecchiamento all’adattamento del corpo umano in condizioni di isolamento e in mancanza di qualsiasi riferimento temporale, e le ricadute sulla regolarità dei ritmi circadiani, sviluppando ulteriormente, con l’uso di strumentazioni sofisticate di monitoraggio dei parametri metabolici, il tema di ricerca intrapreso quasi quarant’anni prima.
CARTOLINE STORICHE CON I SALUTI DA MONESI E BRIGA ALTA-
ANTICA CARTINA DI UPEGA (UPIGA) E CARNINO
POSTATA DA ALDO ACQUARONE