Ho appena parlato al telefono con un’amico di 80 anni abbondanti che ha iniziato la sua carriera lavorativa da operaio, poi ha studiato e si è diplomato.
di Paolo Forzano
Ha messo su uno studio professionale ed ancor oggi è molto attivo. Un grande! Uno con cui ci capiamo al volo! Mi ha chiamato perchè, dopo avermi fatto gli auguri online, voleva accertarsi di persona che gli auguri fossero giunti, e farmeli anche a voce! Sono quelle piccole grandi cose che ti danno “soddisfazione”, ti rendono la giornata”migliore”!
Il discorso si è poi spostato dal “personale” al “pubblico”, ovvero a quello che politici e tecnici “combinano” oggigiorno.
Anche lì, io e lui sembravamo due cacciatori che vanno a sparare nel giorno di apertura della caccia in riserva.
Le quaglie appena rilasciate il giorno prima dell’apertura sono intontite dal nuovo ambiente, non volano, camminano atterrite in quel nuovo ambiente che non conoscono, camminano passo passo, piano piano. Quando vedono cacciatore e cane si fermano.
Sparare a questi bersagli che caccia è? Fin troppo facile! Sparare ad una quaglia distante 3 metri, paralizzata dalla paura è facilissimo, la colpirebbe anche un bambino con la fionda!
E così per me ed il mio amico “tagliare un po’ di cappotti” per politici e tecnici pubblici nostrani è una cosa assai facile, come per i cacciatori e la quaglia!
Il fatto che ha innescato il discorso è stata la mia avventura in auto di ieri sera: dovevo andare a Savona (da Valleggia dove abito). In cinque minuti arrivo a Savona zona Officine e lì il traffico è inchiodato all’asfalto.
Sono le ore 18 e 50 minuti. Questa “processione” non è lenta è lentissima! Arrivo all’ingresso del parcheggio di fronte al palazzo della Provincia alle ore 19 e 42 minuti.
52 minuti per percorrere 1900 metri!
E’ assolutamente chiaro che se avessi parcheggiato alle Officine, e fossi andato a piedi, sarei arrivato prima!
Era successo un incidente in corso Mazzini. Tutto paralizzato.
E’ possibile che questa città sia, da troppo tempo gestita da politici e tecnici, incapaci di avere una visione corretta dell’urbanistica e della viabilità?
La risposta è sicuramente sì!
Ed allora su questo argomento abbiamo sfogato le nostre ire! Perché gente capace ce n’è, ma è messa accuratamente all’angolo dal club “politici e tecnici” che ci governano, incapaci di ascoltare chi saprebbe dare buoni consigli!
“Consiglieri” non necessariamente laureati ( visti anche i tanti laureati “scalcinati” in circolazione”) ma provvisti di “buon senso”!
Mi ha detto l’amico: “basterebbero 10 contadini di buon senso, magari illetterati, ma di buon senso, che si potrebbe fare molto meglio di così”!
Magari “politici e tecnici” del club di governo hanno anche ottenuto dei “100 e lode” all’università, ma, c’è un ma: quanto vale quella laurea?
Parole sacrosante! Certo che se un “100 e lode” non riesce a certificare la buona qualità professionale di un ingegnere o di architetto o di un avvocato “bisognerebbe” fare un bel passo indietro ed andare a cercare “10 contadini di buon senso”!
Bisognerebbe! Mica facile! Un sogno però!
Perché ieri sera s’è creata quella coda colossale?
Guerra alle auto? Io sono dell’idea che il traffico deve “essere favorito” con strade adeguate e “parcheggi adeguati” opportunamente distribuiti. Favorire il traffico vuol dire “distribuire” il traffico possibilmente su più direttrici per avere più flussi di auto di minor intensità, certamente non vuol dire “velocità libera a piacere” ma velocità controllata, ed inoltre programmare i semafori per non interrompere il flusso di auto se se ne può fare a meno.
Flussi quindi più regolari, velocità più continue, minori frenate ed accelerazioni, minor inquinamento gassoso ed acustico.
Da non dimenticare che avere più di una strada da poter percorrere è anche una “sicurezza”!
MA: Savona è una città che ragiona al contrario.
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A sinistra una viabilità “ideale”, con via Paleocapa prolungata fino alla stazione, viabilità diretta e fluida! Anche i Romani facevano le città con le strade ortogonali!
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A destra la situazione attuale: curve a gogò! Per uno straniero ci vuole “la guida” per girare per questa modesta città, forse nemmeno città, forse paesone!
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Risultato: ogni curva una frenata ed una accelerazione, un’auto in accelerazione consuma 10 volte un’auto in scorrimento, stress, inquinamento, tempi elevati di percorrenza, difficolta al commercio, scarsa appetibilità della città.
PUC città di Savona invece di prolungare via Paleocapa fino alla stazione FS prevedeva di realizzare una piazza del Popolo chiusa!
La guerra alle auto è in atto a Savona da decenni.
Come?
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Un primo esempio è stato appena fatto: viabilità stazione FS – Torretta!
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riqualificazione di Via Nizza.
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Un progetto inaccettabile sia per la parte viabilistica che per la parte “passeggiata” sulla spiaggia.
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“Restringere le strade” è un concetto che appartiene soltanto alle zone “area 30”, strade di quartiere, strade con il solo traffico dei residenti, strade senza traffico di attraversamento, strade comunque a bassa intensità di traffico.
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Il progetto restringe invece una strada importante quale l’Aurelia senza avere una strada alternativa, quindi si restringe una strada ad alto traffico, operazione che possiamo dire è un crimine contro la viabilità.
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- Passeggiata ciclopedonale Torretta – Albissola
Chi comanda a Savona il “Comune” o “IRE”? Direi che sono in perfetta sintonia….
Restringimento a scapito via Aurelia !!!!!
ROTATORIA TORRETTA: AREA PER AMMIRARE COSTA CROCIERE MA…..
MA…..MANCA ACCESSO A VIA SANTA LUCIA!
ROTARIA PER OSPEDALE: CI ANDRANNO A FARE SCUOLA GUIDA GLI ASPIRANTI AUTISTI DI TIR!
DOMANDA: Che cosa vuole la città di Savona?
Continuare a creare ingorghi, tempi persi in auto, inquinamento?
SPINGERE LA GENTE AD ANDARE SOLO A PIEDI ED IN BICICLETTA?
Esempi più o meno recenti sono:
1 – via Paleocapa interrotta a metà dalla rotatoria (si fa per dire) di piazza Mameli;
2 – uscita dalla città sul percorso piazza del Popolo-piazza Mameli-piazza Diaz-via Berlingeri-piazza Leon Pancaldo: una gimcana;
3 – soppressione del progetto ing. Nervi di prosecuzione “rettilinea” di via Paleocapa fino alla piazza della stazione nuova;
4 – nuova viabilità Villapiana: un circuito lunghissimo a senso unico; per i mezzi di soccorso è molto difficile sorpassare;
5 – corso Stalingrado ristretto in modo tale che per le moto e per i mezzi di soccorso è difficile se non quasi impossibile sorpassare;
6 – via Braida troppo stretta (vedi sopra);
7 – rotatoria di via Vittime di Brescia mal progettata;
8 – rotatoria del “centro commerciale le officine” mal progettata;
9 – via Nizza (Aurelia) ristretta pericolosamente e con chicanes artificiali per disturbare il traffico
10 – progetto IRE ciclopedonale per Albisola sull’Aurelia – con restringimento Aurelia ed eliminazione corsia centrale per ambulanze
11 – progetto IRE rotatoria piazza Leon Pancaldo con corsie ristrettissime ( così diminuisce la velocita?) e mancanza possibilità di accesso via Santa Lucia
12 – progetto IRE rotatoria largo De Meo ( accesso ospedale) con corsie ristrettissime, raggi di curvatura troppo ristretti (fuori legge raggio minimo 15 metri –à sono di 14,5 ed 8 metri)
13 – pedonalizzate via Ratti e due tratti di corso Italia
14 – soppressi molti parcheggi in centro
MA MICA E’ FINITA QUI’!
A SAVONA SONO AMMESSI:
- SOLO SAVONESI “PEDONI”,
- FORSE “CICLISTI”
INDESIDERATI ESTERNI
- CHE CI VENGANO A DISTURBARE IN MOTO ED IN MACCHINA
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CHE PARCHEGGINO NEI PARCHEGGI DI CINTURA
(SONO ATTUALMENTE INESISTENTI = SE LI COSTRUISCANO ! )
- CHE ACCEDANO ALLA CITTA’ A PIEDI ( I BUS TPL SONO QUASI TUTTI MARCI ! )
PREFERIBILMENTE:
STATE A CASA VOSTRA!
Firmato
Savona città in via di chiusa totale
PS: PROSSIMA PUNTATA: LE MURA! STATE ON-LINE!
Paolo Forzano