Fotonotizie da Borghetto S. Spirito, Ceriale, Finale Ligure, Loano, Savona.
BROGHETTO S. SPIRITO – Questo l’annuncio social natalizio. “⚠️‼️ATTENZIONE‼️⚠️ Anche quest’anno abbiamo deciso di emettere la più importante ordinanza dell’anno! Buon Natale da parte di tutta l’amministrazione comunale! Il sindaco Giancarlo Canepa
CERIALE TUTTI IN CODA AD ASPETTARE IL PROPRIO TURNO NEL ‘SANTUARIO’ DELLA PASTA FRESCA E NON SOLO. Quando la professionalità’ e la serietà pagano ed hanno successo.
FINALE LIGURE: L’AVIS DONA l’AVIS di Finale Ligure ha donato un Holter ECG alla Cardiologia del S.Corona di Pietra Ligure! Nella foto (per l’AVIS Finale) il Presidente Franco Ripamonti e il Vicepresidente Salvatore Finocchiaro. Per ASL 2 la dott.ssa Tulimiero della Direzione Medica di Presidio, il dott. Moshiri Direttore della Cardiologia, la Caposala Antonella Corona e una nutrita rappresentanza dell’equipe medica.
LOANO DA 65 ANNI IL BAR LINO DELLA FAMIGLIA LEALI- Dal 1957 ha deliziato generazioni di loanesi e di turisti con il suo gelato. Da oggi raddoppia con una gelateria da asporto e da passeggio sulla centralissima via Ghilini. È il Bar Rino della famiglia Leali al comando dell’attività da decenni. Un sentito ringraziamento a Daniela e Maurizio per aver creduto ancora nella loro capacità imprenditoriale e nella nostra città. Un investimento importante anche in termini occupazionali. Grazie Luca Lettieri – Sindaco di Loano
L’annuncio promozionale pubblicato a pagamento da Ivg.it-
La stessa qualità di sempre, ma in un locale rinnovato per migliorare l’accoglienza e lo spazio a disposizione dei clienti. Lo storico “Bar Rino” di Loano si è rifatto il look e, dopo un breve periodo di chiusura per effettuare i lavori, lo scorso 23 dicembre ha inaugurato nella nuova veste. La principale novità è che nel locale non ci sarà più il doppio ingresso su corso Roma e via Ghilini: dal lungomare infatti si accederà alla parte dell’attività dedicata al servizio bar e gelateria al tavolo, mentre dal centro storico si potrà raggiungere il banco dedicato ai gelati da asporto.
Stessi servizi, ma con maggiore organizzazione come spiega Daniela, che porta avanti la tradizione di famiglia iniziata dal papà negli anni ’60: “Abbiamo deciso di sacrificare il doppio ingresso che contraddistingueva il nostro bar per poter ampliare la parte di locale che affaccia su via Ghilini. E’ stato creato un banco con pozzetti per garantire una conservazione ottimale dei nostri gelati”.
Il restyling del “Bar Rino” ha puntato su funzionalità ed estetica: una scelta mirata a valorizzare la produzione artigianale di gelati, che meritava una vetrina ancora più bella, ma soprattutto a garantire la massima qualità di conservazione dei prodotti.
Dopo una piccola pausa per consentire i lavori, lo scorso 23 dicembre, il “Bar Rino” ha quindi presentato il nuovo look con una festa di inaugurazione alla quale ha partecipato anche il primo cittadino di Loano.
Nelle feste il bar gelateria “Rino” è quindi pronto ad accogliere i suoi clienti in un ambiente totalmente rinnovato: chi desidera passeggiare gustando un gelato da asporto dovrà entrare da via Ghilini, mentre invece chi deciderà di sedersi al tavolo per godersi una coppa o bere qualcosa potrà accedere al locale da via Roma 200. Per restare informati su tutte le novità del “Bar Rino” è possibile visitare la pagina Facebook dell’attività.
LOANO -Dopo due anni di stop ritorna il tuffo natalizio con il Cimento Invernale edizione n. 34. Un ringraziamento a tutti i partecipanti che hanno goduto di una straordinaria giornata di sole e al nostro presidente del consiglio comunale Giovanni Battista Cepollina che si è “sacrificato” per tutta l’amministrazione comunale. Evento organizzato dal Consorzio Obiettivo Turismo con il patrocinio del Comune di Loano presso i Bagni medusa. Luca Lettieri – Sindaco di Loano.
SAVONA PER VETRINE D’ARTISTA ( sede Banca BPER, corso Italia) ESPONE TANCHI MICHELOTTI – 10 GENNAIO 2023 – 7 FEBBRAIO 2023-
Pittore, uomo, insegnante e, un tempo, anche amministratore pubblico. Dotato di una straordinaria ironia e senso dell’umorismo, e nello stesso tempo riservato e schivo. Fine osservatore della società, dotato di una cultura non comune, il Prof. Michelotti ha influenzato generazioni di studenti e di giovani artisti con la sua presenza discreta e brillante. Si può dire, senza dubbio, una vita, la sua dedicata all’arte con la varietà dei temi delle sue opere: treni, figure umane, navi, cavalli, bambole, nature morte, paesaggi, biciclette, strumenti musicali, corpi umani, giostre dai vari colori vivaci, dinamici, simbolo delle fasi di ispirazione. Una vita in punta di pennello. Con un grande amore per Ceva, dove vive e lavora. Dipingere per lui, che si è autodefinito “pittore all’antica”, è una vocazione, un’attività sentita come necessità interiore.
Si è laureato alla Facoltà di Lettere di Torino con una tesi di Storia dell’arte. Nel capoluogo piemontese è avvenuta la sua formazione artistica, segnalandosi all’attenzione della critica più autorevole, incontrando Enrico Paulucci e Luigi Carluccio e stringendo un sodalizio con Ezio Gribaudo. A Roma, ha collaborato con la RAI su temi d’arte e ha incontrato Carlo Levi. A Torino ha partecipato alle prime collettive, quelle delle Mostre Universitarie Torinesi, curate da Lucio Cabutti, dal 1954 al 1958 e quelle del Piemonte Artistico Culturale dal 1958 al 1960. La prima personale si è tenuta a Ceva nel 1958, località nella quale è tornato poi a vivere stabilmente. Il ritorno in provincia e l’attività di insegnante non l’hanno distolto dai pennelli, ma l’hanno piuttosto indotto a un operoso isolamento. Michelotti ha sperimentato diverse tecniche, dall’olio alla pittura murale, al mosaico. Servendosi di quest’ultima tecnica, ha ideato nel 1985 la decorazione della facciata della chiesa del Sacro Cuore di Mondovì Altipiano. I suoi lavori, dopo la fase iniziale risolta in toni spenti e in una tavolozza più cupa e quasi monocromatica, colpiscono per i colori accesi, cacofonici, sì aspri, a volte, ma sempre briosi, tracciati col tubetto di colore spremuto sulla superficie del supporto, in modo incisivo, energico, il tutto sospeso spesso in una atmosfera fiabesca, a volte lieta, altre tragica. (Silvia Bottaro)