La clavicola del Re Salomone, conosciuto anche come antico grimorio o il segreto dei segreti o chiave di Salomone, è il titolo di un testo del tardo Medioevo, scritto in greco e poi tradotto in lingua latina.
di Michele Allegri
Si tratta di un compendio di formule magiche per evocare, controllare e sottomettere i 72 dèmoni dell’esercito del cielo i quali, secondo una leggenda del tempo, furono utilizzati dal terzo re d’Israele per la costruzione del suo celebre palazzo in Gerusalemme, sulle cui rovine, al termine delle crociate, presero dimora i cavalieri del Tempio di Salomone, meglio conosciuti come i Templari.
Il termine clavicola non fa riferimento all’osso della spalla del Re d’Israele ma significa semplicemente chiave il cui potere è in grado di aprire le porte dell’occulto a coloro che praticano la magia. Questo manuale prende forza dalla tradizione della qabbalah ebraica per poi insegnare agli aspiranti maghi come comprendere la divinazione, l’astrologia, il moto dei pianeti e degli astri, e come preparare pozioni magiche o costruire talismani portentosi che sono “oggetti magici caricati con la forza che intende rappresentare”.
Il libro è ornato di disegni con celebri simboli esoterici tra cui il sigillo o esagramma di Salomone, formato da due triangoli equilateri intrecciati, a basi opposte, che il re di Sion portava incastonato nel suo anello con cui sottomise i 72 dèmoni principi della coorte infernale. Tra gli incatenati, costretti poi a lavorare nel cantiere del suo palazzo, troviamo Asmodeo, figlio dell’angelo decaduto Semadon e di Naamah, sorella di Tubal-Cain. La statua di Asmodeo campeggia all’entrata della celebre chiesa di Maria Maddalena di Rennes-Le-Chateau, paesino della regione dell’Aude, appartenuto alla potente e nobile famiglia degli Hautpoul-Felines-Blanchefort presso il cui castello troviamo anche il blasone di questa famiglia, con l’esagramma magico o sigillo di Salomone. Un loro esponente, Bertrand, divenne Maestro Supremo dei Templari tra il 1156 e il 1169, data della sua morte.
È la Sacra Bibbia, in particolare il Primo Libro dei Re, a mettere in luce la figura e la magnificenza di Salomone, figlio di re David il quale era intenzionato a costruire un Tempio in onore di YHWH (io sono colui che è) che lo amava come suo figlio prediletto e lo proteggeva. Nonostante avesse apprezzato il nobile gesto di David, YHWH non voleva che fosse lui a portare avanti quest’opera perché, durante le innumerevoli battaglie per la difesa del suo regno, aveva sparso molto sangue dei suoi nemici. YHWH, quindi, ordinò a David che fosse suo figlio Salomone a succedergli come sovrano e ad occuparsi della progettazione e della costruzione del Tempio in suo onore. A seguito di ciò, Salomone venne unto dai sacerdoti israeliti nella città di Ghion, alla presenza del padre. Divenuto il nuovo re di Sion, durante una notte, YHWH gli apparve in sogno e gli chiese di esprimere un desiderio per sé. Salomone non volle né ricchezze né potere ma pregò YHWH di dargli la saggezza e l’intelligenza. YHWH, compiaciuto per la richiesta, gliela concesse. Così Salomone divenne il più saggio dei saggi di tutta la terra e la sua onniscienza non conobbe confini. Da ogni dove affluirono nel suo regno quintali di pietre e metalli preziosi come doni per la sua persona e la sua sapienza.
Salomone si sposò con la figlia del re d’Egitto e, dopo aver fatto un’alleanza politico-militare con il re di Tiro, fece accorrere in Gerusalemme le più importanti maestranze dell’epoca, muratori, scalpellini e scultori, col compito di costruire sia il Tempio di YHWH che il suo Palazzo regale. Per l’edificazione di quest’ultimo scelse l’architetto di Tiro, Hiram Abif il quale, nel medioevo, divenne la figura di riferimento del compagnonnage francese, la corporazione che, ancora oggi, riunisce i muratori operativi, divisi in due classi, apprendisti e compagni. In seguito, nel 1717, Hiram, discendente di Caino ed esponente della cosiddetta “razza del fuoco della conoscenza”, divenne anche personaggio mitico della Massoneria speculativa, londinese e francese, tanto da essere figura centrale dei rituali del terzo grado, quelli di Maestro Libero Muratore.
Sin dalla costruzione delle fondamenta del Tempio, YHWH si compiacque con Salomone per la bellezza e la perfezione dell’Opera, confidandogli che avrebbe sempre abitato in quella dimora, se lui e il suo popolo avessero rigato dritto, continuando a rispettare le leggi e i comandamenti che aveva stabilito per loro. Terminata la costruzione, Salomone vi fece porre al suo interno un santuario dentro il quale mise l’arca dell’Alleanza che conteneva le due tavole delle leggi che YHWH dette a Mosè sul Monte Oreb. Poi, Salomone ordinò che l’altare fosse ricoperto d’oro e che si facessero sacrifici di animali in onore del Signore. Infine, il re fece mettere accanto all’arca due cherubini di legno d’olivo le cui ali vennero anch’esse coperte di oro massiccio. Come scrive la Bibbia, la nuvola divina penetrò nel Tempio che divenne la casa di YHWH.
Salomone, quindi, si dedicò ad edificare il suo Palazzo reale, con l’aiuto dell’architetto tirese Hiram, maestro bronzaio, il quale fece erigere le due colonne del portico, quella di destra che chiamò Jakin e quella di sinistra che chiamò Boaz.
A questo punto, YHWH apparve una seconda volta in sogno a Salomone, questa volta ammonendolo di seguire sempre i suoi comandamenti e soprattutto di non inchinarsi mai davanti ad altre divinità straniere, poiché, in questo modo, il suo regno sarebbe stato per sempre benedetto e il suo popolo non avrebbe avuto mai nulla da temere. Salomone però scelse un’altra strada. Oltre alla moglie egiziana, amò molte altre donne straniere, settecento principesse e trecento concubine le quali, in vecchiaia, gli fecero volgere il cuore verso altre divinità: Astarte, dea dei Sidoni, Milcon, dio degli Ammoniti, Chemos, dio dei moabiti e Moloch, dio di Amon.
Per onorarli, Salomone fece costruire altari sui quali, le sue amanti, offrivano sacrifici e profumi. YHWH si adirò con Salomone per il suo voltafaccia. Gli profetizzò che suo figlio Roboamo avrebbe perso il regno di Sion ma non il controllo di una tribù. Così dicendo, Dio inviò contro Salomone due nemici. Poco tempo dopo, Salomone morì, dopo aver governato per 40 anni.
Nel Medioevo cristiano, le divinità pagane a cui Salomone rivolse le sue attenzioni e le sue preghiere presero la forma e la denominazione di dèmoni degli Inferi. Jean Wier, demonologo del 1500, nel suo libro intitolato “pseudomonarchia dei dèmoni”, classificò i 72 principi infernali che Salomone comandava con il suo anello magico. Tra questi, citò Moloch, principe del paese delle lacrime, Astarte, principessa dei succubi, Chemos, gran ciambellano e il già citato Asmodeo, sovraintendente delle case da gioco. (Michele Allegri)