Forse è un’eccezione, ma percorrendo il lungomare di ponente a Borghetto, c’è un tratto in cui è stato eretto un ‘muro’ di sabbia a protezione (?) dell’arenile. Mentre poche centinaia di metri oltre, verso Castello Borelli, fa bella mostra uno stabilimento balneare con bar, pizzeria e dove si offrono anche serate di svago, si organizzazione feste.
Due realtà stridenti. Nel primo caso c’è qualche domanda da porsi. Se tutti seguissero l’esempio addio vista sul mare per chi percorre la lunga promenade tra Borghetto e Loano. Nel secondo è motivo di fiducia per tutti coloro che propongono da anni l’elioterapia oltre la stagione estiva, Ovvero ‘bagni aperti’ per 365 giorni. Un tema che si legge da qualche decennio. A Borghetto ai Bagni Baya si sta consolidando dalle ‘parole ai fatti’ e questo è il secondo anno. La speranza è che il bel tempo e soprattutto il sole siano generosi. Ma è risaputo: la Riviera è ‘baciata dal sole’.
Tornando a bomba. Non sappiamo se le ‘dune’ di sabbia che si vedono sulla foto siano state autorizzate o meno. E siano destinate a durare. Creare barriere a protezione di stabilimenti balneari e di strutture annesse, fa parte ormai di un metodo molto diffuso sulla Riviera. Cos’ come quello dei ‘sacchi’ riempiti di sabbia e che offrono un’ottimo baluardo alle onde e alle tempeste di mare.
E’ capitato a Noli, invece, che il Comune abbia emesso un’ordinanza in cui ‘si imponeva’ai Bagni “entro e non oltre il 15 novembre 2022 di rispettare precise condizioni a cui sono tenuti i concessionari di stabilimenti balneari, le spiagge libere attrezzate, le colonie”. Ovverio provvedere “alla formazione delle dune di protezione anche attraverso l’inserimento, al di sotto delle duna, di sacchi di tipo ‘Big Bag’ riempiti con la stessa sabbia presente sull’arenile, a ridosso e protezione delle strutture della passeggiata, di altezza pari od inferiore a m.1,50 e di coloritura similare ai toni della sabbia”.
Sta di fatto che pochi giorni dopo con un’altra ordinanza sindacale si è provveduto alla revoca. A quanto pare a seguito di intervento della Capitaneria di Porto che ha pur sempre competenza sulle aree demaniali.
BAGNI MARINI APERTI TUTTO L’ANNO…E NON SOLO.
BORGHETTO STORICA, SIAMO A PONENTE, SULLA STATALE AURELIA
Albenga: la depurazione di Vadino all’impianto di Borghetto Santo Spirito.
COMUNICATO STAMPA – Albenga punta alla depurazione del 100% dei suoi reflui con il collettamento di Vadino all’impianto di viale Che Guevara.L’iter, il cui impulso di partenza è partito dal Comune di Albenga, ha visto diversi passaggi che hanno coinvolto gli Enti di competenza.In particolare:
– il 2 febbraio 2021 l’ing. Angelo Gallea ha presentato al Comune di Albenga e ad APS il progetto relativo al completamento della depurazione della Città delle Torri,
– a marzo 2021 lo stesso è stato protocollato in Provincia (Ente d’ambito),
– da qui l’apertura della conferenza dei servizi che ha permesso di candidare il progetto – rivisitato e revisionato – al bando per accedere al finanziamento dei fondi PNRR.
Afferma il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis: “Tra i temi fondamentali nei quali la nostra Amministrazione ha sempre creduto e puntato riuscendo a raggiungere ottimi risultati, vi è senz’altro quello della depurazione. Importantissimo è stato realizzare l’impianto di depurazione primaria di viale Che Guevara che oggi permette di depurare il 70% dei nostri reflui, ma il nostro obiettivo è stato, da sempre, quello di arrivare al 100% della depurazione.Per questo abbiamo chiesto all’ing. Gallea di preparare un progetto per il collettamento di Vadino, progetto che è stato presentato agli Enti competenti, Provincia e APS in particolare.Avviando l’iter abbiamo permesso di aprire la conferenza dei servizi che ha portato al progetto di collettamento che potrà essere candidato per l’ottenimento dei fondi PNRR necessari per la sua realizzazione (oltre 3 milioni di euro). Nel 2022 non è più pensabile non depurare i reflui. La tutela ambientale è un tema importantissimo e con risvolti positivi anche per quel che riguarda il turismo. Non scaricando più a mare potremo ottenere anche la bandiera blu e ne beneficerà tutta la nostra costa.”
Il nuovo progetto veicolerà le acque reflue di Vadino all’impianto di Borghetto Santo Spirito in modo da garantire il trattamento secondario delle acque. Tutti i volumi principali e le condotte risulteranno completamente interrate. I limitati volumi fuori terra (camere, valvole) non avranno alcun impatto odorigeno essendo i componenti contenuti al loro interno, stagni rispetto all’ambiente. Gli impianti saranno, inoltre, già calibrati e predisposti per ricevere, in futuro, anche i liquami alassini e dell’entroterra ingauno. L’intervento, oltre ai riscontri ambientali positivi, è di primaria importanza anche per acquisire la conformità normativa sulla gestione delle acque reflue urbane e per uscire dall’infrazione comunitaria del comprensorio.
BORGHETTO 5 OTTOBRE 2022 – Depuratore di Borghetto, Canepa e De Fezza: “Al più presto un impianto di deodorizzazione per contenere i miasmi”. I due sindaci hanno scritto a Provincia, Acque Pubbliche Savonesi e Servizi Ambientali.
“Efficaci sistemi di contenimento dei miasmi tramite idonei impianti di deodorizzazione”. Sono quelli che il sindaco di Borghetto Santo Spirito, Giancarlo Canepa, ed il suo omologo di Toirano, Giuseppe De Fezza, richiedono a gran voce per far fronte al problema dei cattivi odori che provengono dal depuratore consortile situato nelle ex cave di località Cappellotti, proprio al confine tra i due comuni della Val Varatella. In una lettera inviata al presidente della Provincia Pierangelo Olivieri, al presidente delle Acque Pubbliche Savonesi Flavio Raimondo e al presidente di Servizi Ambientali Barbara Balbo (e per conoscenza al sindaco di Albenga Riccardo Tomatis e alla presidente di Sca Emanuela Preve), Canepa e De Fezza sottolineano: “La problematica legata ai miasmi generati dal trattamento dei reflui nel depuratore consortile di Cava Cappellotti, come già ripetutamente fatto presente in numerose assemblee e riunioni che a vario titolo ci hanno visti coinvolti nell’ultimo anno e mezzo, ha ormai assunto proporzioni incontrollate non più tollerabili e che necessitano di interventi incisivi ed immediati”.
MA A BORGHETTO LA MINORANZA CONSILIARE RIESCE PERSINO A DIVIDERSI. CHE TRISTEZZA ! CHE ESEMPIO ! CHE DELUSIONE!
I consiglieri Rocco e Sarpero lasciano il gruppo di minoranza, Borghetto Domani: “Nessuno li ha sbattuti fuori”. La replica dei consiglieri Oliva e Reale: “Lo abbiamo saputo a mezzo stampa, ma erano stati loro per primi a ventilare l’ipotesi dell’uscita dal gruppo”. “L’uscita di Giorgia Rocco e Gianfranco Sarpero dal gruppo di minoranza è stata una loro libera scelta: nessuno li ha sbattuti fuori da nulla. Sono stati loro per primi a ventilare l’ipotesi dell’uscita dal gruppo e sono stati, finora, gli unici ad aver compiuto un atto irrispettoso nei confronti del resto della minoranza, presentando una mozione da soli, senza darci neppure il tempo di proporre qualche modifica al testo. Abbiamo tentato in seguito di ricucire, di provare a collaborare, ma evidentemente i nostri colleghi avevano già fatto una scelta diversa, scelta che peraltro abbiamo appreso a mezzo stampa”. Lo fanno sapere, in una nota, i consiglieri comunali di minoranza del gruppo “Borghetto Domani” Mari Grazie Oliva e Alessio Reale.
E QUANDO LE FOGNATURE DI ALASSIO FINIRANNO NEL DEPURATORE BORGHETTINO ? La Baia del Sole che da decenni ha in programma in regione Sant’Anna. Ma c’è chi ipotizza, non senza qualche ragione a sostegno, che alla fin fine la rete fognaria finirà per essere convogliata nel mega impianto di Borghetto.
Negli ambienti dell’Amministrazione comunale borghettina si fa osservare che” Laigueglia già depura in proprio e quindi non ha bisogno dì collettamenti ulteriori. Alassio, da almeno 6 mesi, è in infrazione comunitaria per mancata depurazione, in compagnia di Albenga che c’è già da qualche anno e che non può uscirne finché non depura anche Vadino.”
Una sanzione che potrebbe aggirarsi sui 25.000 € al giorno come per tutte le infrazioni analoghe in Italia che poi vengono ripartite in base agli abitanti “non depurati”. Albenga avrebbe accumulato 200.000 € di sanzione che andrà ad aumentare fino a che non depurerà al 100%