Savona terra molto strana. Progetti di largo respiro non riescono ad emergere, specie in campo viabilità ed infrastrutture. Solo ciarpame tipo la passeggiata di via Nizza: solo ora che emerge nella sua “pochezza” la gente ha moti di ribellione!
Tutt’altra storia Genova. I vari porticcioli turistici, la gronda, il tunnel sottoporto, la nuova diga, il terzo valico, il water front di levante. Quest’ultimo ha vinto il premio progetto d’Italia 2022!
E’ sicuramente meritato! Un’opera eccezionale!
Savona, Savona! Che fa? passeggiata di ponente via Nizza con grosso restringimento della strada. Passeggiata di levante Savona-Albissola sulla attuale sede stradale con notevole restringimento della sede stradale. Solo per citarne un paio!
Ma sta tornando alla cronaca un’altro assurdo progetto: l’uscita per le ambulanze per l’ospedale San Paolo monodirezionale, ovvero a servizio “solo” per le ambulanze che provengono dalla Valbormida e dal ponente.
Non funzionerà per il senso inverso (San Paolo verso ponente e Valbormida), e non funzionerà verso il levante Albisola, Celle Varazze, ecc né dal levante verso il San Paolo.
Un pasticcio “inventato” una decina di anni orsono dal trio Di Tullio, Briano, Paita.
La società Autostrade per l’Italia rispose molto chiaro e netto a questa richiesta l’11 agosto 2012 su “La Stampa”: “accessi come quello non rientrano negli standard geometrici della rete autostradale, tant’è che sulla rete non vi sono situazioni di questo tipo”.” …… tale esperienza, coniugata con una complessa articolazione delle modalità di gestione che, considerata la modalità del trasporto di malati in casi d’urgenza, deve prevedere nel contempo la piena garanzia di trasporto del malato in piena sicurezza, dall’altro garantire la sicurezza della circolazione e infrastruttura autostradale”.
“Suggerisce una profonda riflessione sulla reale efficacia di una siffatta soluzione”.
L’ultima frase è particolarmente critica nei confronti dei proponenti: “Profonda riflessione….”
E’ indubbio che una uscita per sole ambulanze e per la sola direzione Valbormida-ponente verso il San Paolo non è una soluzione tecnicamente valida ma solo una risposta politica alle proteste dei Valbormidesi che si son visti togliere il Pronto Soccorso e ridimensionare l’ospedale.
Il problema del ridimensionamento delle rete ospedaliera colpisce anche tutti gli altri nosocomi della provincia, ed allora meglio funzionerebbe un casello “regolamentare” con tutte le direzioni di marcia, perchè assicurerebbe efficaci interscambi tra i vari ospedali sia per le emergenze che per le altre evenienze.
Vogliamo anche porre il quesito: ma quanti sono i trasporti d’urgenza dalla Valbormida al San Paolo? Pochi alla settimana! Un numero esiguo! Altri trasporti sono non di urgenza. Sommiamo pure i malati che devono raggiungere il San Paolo per altre motivazioni in ambulanza, che non siano il pronto soccorso: poche unità!
Ed allora il discorso uscita ambulanze per il San Paolo dalla sola direttrice ponente-Valbormida proprio non regge!
Che cosa può servire? Un casello regolamentare con tutte le direzioni che serva l’ospedale, ma anche il centro città, il porto: è già stato progettato! Il casello Albamare.