Brutta pagina di spreco story, all’epoca miliardi di lire. L’acquedotto realizzato per l’emergenza ‘grande sede’ che colpì l’imperiese anni ’70. Si attingeva, con costosi macchinari e condotte, alla confluenza tra torrenti Arroscia e Giara di Rezzo. Dopo l’emergenza tutto dismesso e ora si è ascolta da Rai 3 Liguria che tra le proposte urgenti di Scajola anche il ripristino di quella risorsa, oltre alle acque del Roja.
Trucioli.it che aveva seguito le cronache e la protesta degli agricoltori della piana ingauna (blocco della statale all’ingresso di Pieve quando non c’era ancora la variante) capeggiati dal sindaco rosso Angioletto Viveri, culminata con una riunione nel Palazzo civico di Pieve di Teco e intervento del prefetto. Trucioli, dicevamo, aveva perso il seguito. Ovvero la realizzazione di una stazione di pompaggio e condotta dell’acqua tra la Giara di Rezzo e l’Arroscia.
C’è ancora chi ricorda quel periodo e da Pogli di Ortovero la segnalazione di un agricoltore che aveva invano allertato cronisti imperiesi. “Perchè non andate a fotografare in che condizioni si trovano gli impianti arrugginiti, con i motori di pompaggio in malora, tutto abbandonato, dopo aver speso alcuni miliardi di soldi pubblici. E tutti zitti. O forse siamo rimasti in pochi a ricordare, certamente c’era ieri come oggi, Claudio Scajola sulla plancia di comando, come potranno ricordare le imprese locali che hanno eseguito i lavori e sono state pagate, con chilometri di tubazioni che se non ricordo male seguono il percorso della nuova arteria statale e al termine di una galleria super illuminata si può notare ancora una ‘casetta’ che funzionava da stagione di pompaggio”.
Il testimone ricorda che era stata istituita una Commissione, diciamo paritetica, imperiesi ed albenganesi, affinchè fossero rispettati controlli e patti. Il timore, a valle di Pieve di Teco, riguardava soprattutto le acque preziose dell’Arroscia che, a sua volta, confluisce nel Centa.
MOLTE REAZIONI E VISUALIZZAZIONI ALL’ARTICOLO DI TRUCIOLI.IT DELLA SCORSA SETTIMANA TITOLATO: CENOVA DI REZZO VI RACCONTO LA VERITA’ FRANE vedi…..
Nicole Giuliano- Hai ragione! Carlo, quando ci siamo conosciuti, mi spiegava che avevano messo un colorante in certe sorgenti a Cenova e l’acqua colorata era arrivata a Pieve di Teco. Poi si sono fatti i lavori della galleria che era sempre inondata quando pioveva. Allora hanno buttato betoniere di cemento fino a tappare i ” buchi ” di sfogo. Ed ecco il risultato! Carlo purtroppo non c’è più, ma anche se sono passati 50 anni non ho mai dimenticato le sue parole.
RIPROPONIAMO LA CARTINA AGGIORNATA DELLE 15 SORGENTI E FONTANE A CENOVA DI REZZO
MAPPA IDRICA DI CENOVA ESCLUSI I RUSCELLI
E DA REZZO REPORTAGE DEGLI ANGOLI SEMPRE SUGGESTIVI
IMPAGABILE ED ENCOMIABILE ‘CASA DEI CACCIATORI’ (CASUN DE CACCIA) SULLE ALTURE DI REZZO
POST REZZO – Paolo Viglietti da Alassio. “In tempi non sospetti, Barbara aveva ancora il laboratorio dietro al Santuario, in estate accompagnavo “foresti” a girare in mountain bike nei boschi di Rezzo per poi fare una capatina ad acquistare il suo formaggio. Un amico lombardo, dopo avere preso alcune formaggette fresche, chiese del formaggio più stagionato.La risposta di Barbara fu :”il formaggio più stagionato che ho, ha tre giorni!”