Da troppo tempo ormai, per chi arriva dal levante con la macchina e guarda la torre dell’orologio constaterà che le lancette del lato Nord della torre sono bloccate sulle ore cinque. A cosa è dovuta questa disattenzione nel risolvere un guasto? Troppo grave, oneroso?
Nord: per chi non conosce i punti cardinali di Noli, basta che si rechi all’incrocio tra Corso Italia e Via Colombo. Là dove ci sono cinque palle, (ogni Sindaco lascia la sua firma in opere pubbliche…) potrà individuare la direzione (il castello) e la posizione (se di notte) della famosissima stella, unica fissa ben visibile nel cielo stellato.
Si trova sulla barra del “timone” della costellazione dell’Orsa Minore o “piccolo carro”, quella verso la quale l’ago della “bussola” (magnetica) costantemente è indirizzata. Sono quindi uno di fronte all’altro, come in uno specchio: il nord e la sua stella astronomicamente fermi come punto certo di riferimento per le navigazioni; le lancette bloccate dell’orologio della torre comunale sono, allo stesso specchio, un’anomalia del sistema “Noli che cambia” affondato da troppo tempo nei fondali di Via IV Novembre e Via Belvedere. Questa anomalia non viene accettata da chi a Noli viene da anni e non solo, cioè quella di vedere e constatare l’economia, l’immagine locale fortemente compromessa . Possiamo però consolarci con il “gran pavese” di tutte le bandiere e certificati europei acquisiti elencati dal Sindaco nella sempre gradevole serata del concerto della banda cittadina in occasione della festa Padronale di S. Eugenio. Qualcuno degli ospiti estivi presente in piazza avrebbe gradito ascoltare anche….una qualche spiegazione…a conforto dei disagi che quotidianamente tutti siamo costretti a subire.
LE BEFFE E LE PORCATE…
Stamane, lunedì 15, nell’ascoltare la trasmissione “Omnibus”, ancora una volta ho avuto conferma su quanto da me sempre scritto, documentato, mai contestato, e cioè: “tante firme, nessun colpevole”.
“La beffa kazaka all’Italia” (Secolo XIX) — “La porcata” (Omnibus). Sintesi di un’ulteriore anomalia italiana. L’On. Cicchitto, ad esempio, volendo prendere le difese circa l’operato del Ministero dell’Interno guidato dall’avvocato Angelino Alfano, precisa che ben quattro Magistrati hanno avvallato le procedure a loro sottoposte prima di arrivare ad una espulsione che nei fatti si dimostrerà palesemente illegittima. Di volta in volta, si sottopone prima alla firma, poi alla controfirma, in seguito alla conferma, in ultimo alla definitiva autorizzazione un qualcosa che inizialmente parte viziato o non valutato? correttamente di procedura ed arrivare all’esito finale richiesto . Ecco l’imprimatur dell’anomalia italiana, difficile da estirpare perchè profondamente radicata e protetta, imprimatur che ci rende ridicoli oltre che incompresi all’estero.
…E LIGURIA17
Carlo Picasso firma su trucioli.it del 27 giugno un intervento dove si pone domande sul torrente loanese Nimbalto “protetto ???, che sorride e tace..vedi.” a seguito di un’iniziativa edilizia della rediviva “Liguria17”. Cita, tra l’altro, anche il sottoscritto; ricordo, ad esempio il 16/10/2011 sul blog www.truciolisavonesi.it. (vedi) …uno dei tanti miei interventi scritti che invito a leggere attentamente per coloro che intendono conoscere un “caso” da manuale, ma in particolare per coloro che la casa in quel sito l’hanno acquistata tranquillamente… con collina condominiale? Come in questo caso, (la cava di Noli) non ho difficoltà a constatare che: “non fare a Liguria17 quello che abitualmente viene negato al singolo cittadino che chiede di aprire una finestra o permessi similari in zona protetta da vincoli” è stato rispettato. Prevenzione ignorata…
Inizialmente descrivevo le difficoltà per avere conoscenza di documenti in risposta a domande che mi ponevo sulla “collina del disonore” quella che volge (anche qui…verso Nord) verso il centro storico di Noli, riguardanti Liguria17 nel relativo Piano di Bacino; leggi, regolamenti ecc. Poter valutare come un o.d.g. del SETTORE DIFESA DEL SUOLO, ripeto, SETTORE DIFESA DEL SUOLO della Provincia di Savona e così formulato dal relatore Dott.ssa Oliveri: “Richiesta di ridefinizione della classe di suscettibilità al dissesto per messa in sicurezza e sistemazione finale dei fronti principale e secondario della ex cava Fiumara“, è stato presentato e discusso dal Comitato in data 15 marzo 2007, NON VOTATO ALL’UNANIMITA’ ( 7 favorevoli, 4 astenuti con relative interessantissime motivazioni ) e dare la possibilità di poter costruire unità abitative. La gente comune queste navigazioni a rischio le deve poter conoscere per valutare serenamente in quali mani tutte le nostre sicurezze sono affidate da troppo tempo ormai.
Appartamenti invece di posti macchina: le responsabilità delle “cambiali in bianco” a solo vantaggio di Liguria17, firmate prima dal dr. Pino Niccoli e poi ben lungi da essere modificate (anzi…) da Ambrogio Repetto con la sua “Noli che cambia” sono, per questa parte della collina, la testimonianza di come la speculazione più spregiudicata a Noli abbia potuto avere buon gioco.
COLLINE del DISONORE quelle di Spotorno e Noli viste dal mare da tanti passeggeri delle navi crociera o da croceristi sulle loro imbarcazioni, da immortalare in memoria del nostro golfo!.
Foto 1 e 2 – Spotorno – vista lato mare: da levante verso ponente, dapprima le “mimetiche?” Residenze “La Pineta”; a seguire quel bel verde… selvatico che attende la realizzazione del promesso, previsto “Orto Botanico”, una delle contropartite che H. & V. (Homes and Villas), ultimo agglomerato di un architettonico movimento di cemento bianco che sovrasta il Rio Torbora, avrebbe dovuto realizzare.
Foto 3 e 4 – Noli – Ecco ben in evidenza i risultati di una parte di collina di San Michele secondo Niccoli ed il suo slogan elettorale:”Fatti, non parole”. Ci auguriamo, noi nolesi e …altri, che anche per questa parte di collina, adiacente a quella che si deve identificare come la collina di Repetto … NON ” si debba constatare la permanenza di condizioni favorevoli quantomeno allo innesco di possibili fenomeni di dissesto a cinematica veloce, di difficile modellazione preventiva che, seppure localiuzzati, possono determinare un quadro di rischio residuale non pienamente compatibile, allo stato attuale, con la prevista localizzazione di unità abitative in aderenza al versante in oggetto”. Per cui, a seguire, futuri impegni di spese a gogò imposte a carico di
Liguria17 o comunque di suoi aventi causa a qualsiasi titolo. Saremo mica noi?
Carlo Gambetta