Pietra Ligure: che fine hanno fatto i “teli artistici” dipinti dal pittore pietrese Severino Folletti e da altri colleghi ?Si tratta di alcune grandi, come dimensioni, opere d’arte, forse ‘uniche’ nel loro genere, dedicate alla città, alla sua storia, ai suoi personaggi più illustri. Vedi anche il sindaco De Vincenzi con il partigiano più anziano ( Zuffo classe 1925,) e il decano dei pietresi residenti (De Francisco, classe 1922) nella ricorrenza del XXV Aprile. Festa della Liberazione e 77° Anniversario della Liberazione.
Esse vennero dipinte nei primi anni ’90 dal Severino Folletti, postino nella vita lavorativa, con l’hobby della pittura e della poesia, che si fece coadiuvare nella realizzazione delle opere da altri insigni pittori italiani che presenziarono, con le loro opere, alla prima “biennale” di pittura che si svolse a Pietra Ligure. Gli “imponenti” teli artistici, suddivisi in decine di riquadri, ritraggono i personaggi della storia pietrese, gli episodi più salienti ed i temi che hanno caratterizzato e caratterizzano tuttora l’immagine della città, come i suoi scorci più caratteristici e panoramici.
Essi, nell’intendimento del loro autore, volevano rappresentare una “visuale in un colpo d’occhio” da offrire ai concittadini ed ai turisti, in un “ideale” collegamento tra la Pietra Ligure di oggi e quella del passato, anche quello più lontano ma degno di significato per la sua vita.
I “teli artistici”, tuttavia, hanno avuto, ed hanno tuttora, delle vicissitudini “peregrine”. Uno, di ben 5 metri di lunghezza, venne realizzato per il Vaticano, cui fu donato ed esposto presso l’arco delle campane, ritrae Santi e soggetti religiosi, essendo dedicato, in particolare, alla figura di papa San Giovanni XXIII; per questo Folletti venne ricevuto in udienza dal Pontefice San Giovanni Paolo II, il 16 Ottobre 2002, come la foto dimostra.
Gli altri due grandi teli, da subito, per volontà dell’allora Parroco “storico” di San Nicolò, Mons. Luigi Rembado, vennero sistemati nell’antica chiesa parrocchiale, per adornarne le pareti delle due navate laterali, quando la stessa chiesa era stata trasformata in “auditorium”. Quindi, in un ambiente d’arte, tutto sommato, “laico” e ammirati da una moltitudine di visitatori.
Quando, successivamente, la stessa antica chiesa parrocchiale venne “rigenerata” in luogo di culto i quadri (non essendo più compatibili con la rinnovata “sacralità”) furono ripresi da Severino Folletti e donati, a loro volta, al Comune di Pietra Ligure affinché venissero esposti, in un luogo appropriato, alla pubblica visione. Il Comune li fece così sistemare nella sala delle assemblee pubbliche, nei capienti locali della stazione ferroviaria, dove rimasero per alcuni anni.
Ma, in seguito a lavori nella stazione (tra cui il nuovo sottopassaggio), le Ferrovie, per loro esigenze, vollero la retrocessione proprio di quei locali, per cui, da quel momento dei “teli artistici”, sgomberati con tutti gli altri arredi dal Comune, si perdono le tracce.
Il grande telo donato al VaticanoDove sono? Se lo chiede l’autore Severino Folletti? Sono, forse, finiti nel dimenticatoio, ad ammuffire ed a rovinarsi? In qualche scantinato o magazzino comunale? Possibile che il Comune, finora, non sia riuscito a trovare una nuova collocazione per questa importante “opera d’arte”? tutta dedicata a Pietra Ligure ed alla sua storia. E chi, se non il Comune, è deputato ad esporre un’opera con quelle particolari caratteristiche? Tra l’altro le sale non mancano, come, ad esempio, il centro polivalente, le sale comunali, le scuole, il teatro ed ora anche il nuovo acquisto del Flora.
Si sbaglia a ritenere che sia solo una questione di “sensibilità” o, forse meglio, di “insensibilità” verso l’arte ed il dovere di rispetto verso l’impegno profuso da chi l’opera ha realizzato.
Questo è il senso dell’appello e della segnalazione che Severino Folletti, pittore pietrese ed autore dei “teli artistici”, lancia verso tutti i suoi concittadini affinché quest’opera d’arte non vada perduta e sia risistemata in una degna collocazione, alla visione del pubblico.
Severino Folletti ha organizzato, in 15 anni, 180 mostre di pittura; ha organizzato la prima biennale di pittura che si svolse a Pietra Ligure, portando oltre 80 pittori, provenienti da tutte le regioni d’Italia. Essi collaborarono con lui nella realizzazione dei “teli artistici”, con molti dei riquadri in essi dipinti.
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PIETRA LIGURE: IL PARTIGIANO PIU’ ANZIANO (Zuffo classe 1925) E IL DECANO (De Francisco) DEI PIETRESI RESIDENTI
(Zuffo, classe 1925) e il più anziano dei pietresi residenti (De Francisco, classe 1922). “XXV Aprile/Festa della Liberazione – 77° Anniversario della Liberazione.