L’appuntamento è per sabato pomeriggio, 13 luglio, alle 18,30. Dopo 32 anni torna la musica dal vivo al Caffè Balzola, pioniere in Liguria. Gli eredi di Rinaldo e Pasquale Balzola hanno colto l’occasione di festeggiare i due anni della primogenita Benedetta di papà Carlo Maria Balzola per proporre un evento senza pretese. All’insegna di un revival incorniciato di ricordi. Ricchi di una storia che non dovrebbe essere racchiusa solo nell’album di famiglia, ma patrimonio della comunità, così come lo è il celebre Muretto. Dove altre insegne si sono spente, o sono venuti meno le tradizioni di famiglia, qui ci sono ancora i Balzola. Pochi ormai, in questa regina del turismo un po’ sciupata per colpa dell’uomo, possono vantare il primato da padre in figlio per 5 generazioni. Non si respira aria di trionfalismo tra queste mura di un caffè storico. Vogliono prima di tutto ricordare papà Pasquale che dopo l’ultima pugnalata al cuore, 32 anni or sono, decise: basta caffè concerti, basta musica, basta combattere con i mulini a vento. Lui che ebbe la fortuna di essere testimone degli anni d’oro del papà Rinaldo. Il Balzola punto di ritrovo per tutta la Riviera per i suoi concerti serali. Un traino che ha coinvolto anche un altro ‘storico’ locale, ormai ex, il Caffè Roma, trovolto negli anni dalla decadenza e nuove gestioni, da dissesti, chiusure, controversie legali, perfino storie poco nobili. Oggi è un altro giorno. Tutto è cambiato.
Sarebbe un inganno far credere che Alassio possa tornare agli anni d’oro. Ha sciupato sull’altare dell’avidità e della stupidità umana gran parte del suo prezioso territorio. Non hanno potuto rubare il tesoro della sabbia e della spiaggia, il colore del suo mare, gli scorci da cartolina, il richiamo di un nome scolpito nell’agenda delle località vacanziere e di mare.
Carlo Maria e la famiglia hanno deciso di abbinare alcuni eventi particolari con la buona musica, senza frastuoni. Sabato è la volta di ‘chitarra e voce’. Bando assoluto al ‘baccano’, con le note dei Bloopers ( Gianluca Bombardieri e Alessandro Guarini). Vogliono un bis della serata del 22 giugno scorso con l’aperitivo finger food, dolce e salato, focaccia casalinga, farinata e pane del marinaio. In collaborazione con l’Agrimontana di Borgo San Dalmazzo, sinonimo di alta qualità nella produzione e commercializzazione di frutta candita.
Questa volta tocca alla Martini, l’antica azienda dove aveva lavorato con successo il bisnonno Balzola. ‘Ospite d’onore’ il Royal Martini Pro Secco con fettucce di mela, menta, dolce e salato, pane del marinaio, baci di Alassio e focaccia. Solo ingredienti all’insegna della genuinità e della tipicità.
Non sono soltanto i Balzola a voler promuovere il ritorno al turismo di qualità. Non sono molti, è vero. Non bisogna temere di parteggiare e di incoraggiarli. Devono sentire la vicinanza della comunità perbene. Occorre emarginare quanti hanno cercato una bieca speculazione immobiliare puntando sul turismo di quantità, in una bomboniera dove gli spazi liberi ormai si conquistano pagando, si fa per dire, anche l’aria che si respira. E’ fuorviante pensare che ci vogliono tutti ricchi, semmai smettiamo di seguire gli imbecilli, i parolai, i polemisti di professione, i disfattisti politicanti e professionisti delle poltrone di sottogoverno. Ben venga l’era Canepa, diamogli tempo per giudicarlo, anche se qualche segnale non lascia presagire svolte epocali di cui Alassio – non è l’unica – ha assolutamente bisogno.
Ecco perché noi di trucioli.it, non temiamo a pronunciare un fortissimo ed ‘urlato’: grazie Balzola, bertonati sulle ali del caffè concerto, anche onorando i vostri cari.
L. Cor.