Sindaco (e neo presidente della Provincia), ex ministro e ora anche vice presidente Anci nazionale. Claudio Scajola di fronte alla drammatica guerra e conseguente ‘crisi energetica’ (al caro gas e gasolio) ricorre all’arma del risparmio popolare. Ovvero un grado in meno nel riscaldamento delle case di Imperia città (edifici pubblici inclusi, esclusi ospedale e Rsa) e delle scuole superiori della provincia.
Cosa faranno gli altri sindaci della Riviera dove il clima è assai più mite rispetto all’entroterra montano ? L’ordinanza Scajola è stata trasmessa all’Anci affinchè sia portata a conoscenza di tutte le amministrazioni civiche. Un provvedimento che fa appello al senso di responsabilità in una situazione senza precedenti almeno dal dopoguerra. Per ora, almeno a livello mediatico, non ha riscosso la risonanza che comunque meriterebbe e le reazioni degli altri sindaci dell’imperiese appaiono una presa di distanza oppure di attesa. Siamo di fronte ad un’iniziativa che in tema di ‘riscaldamento e risparmio’ non pare abbia finora precedenti nel Bel Paese. Tra gli obiettivi di Scajola l’impegno per alimentare con il metano gli impianti degli edifici pubblici.
TRUCIOLI.IT LO SCORSO NUMERO HA OSPITATO UN ARTICOLO DI GIAN LUIIGII TABOGA
PRESIDENTE ONORARIO DI ASSOUTENTI. TITOLANDO: UCRAINA, MONITO E LEZIONE AL NOSTRO CONSUMISMO ESASPERATO, SPRECO SCONSIDERATO DI BENI ESSENZIALI E COMPORTAMENTI ETICI. LE PROPOSTE CONCRETE (…………….)
DA IL SECOLO XIX DEL 9 MARZO 2022
Le misure per contenere i costi energetici
I sindaci della Riviera
non seguono Imperia
e prendono tempo
Sanremo-I sindaci del resto della provincia si mostrano piuttosto “tiepidi” di fronte alla strategia del raffreddamento imposta per ordinanza da Claudio Scajola. Tra quelli intervistati ieri, nessuno ha risposto di essere pronto (almeno non con effetto immediato) a seguire le orme del sindaco di Imperia e presidente della Provincia. Per Sanremo, che è anche la città più popolosa, si esprime dopo un rapido consulto col sindaco, ieri fuori sede, l’assessore all’Ambiente Lucia Artusi. «Al momento non è in previsione – dice – si attendono eventuali comunicazioni su base nazionale». All’insegna dell’essenzialità le risposte, identiche, del sindaco di Taggia Mario Conio e di Vallecrosia Armando Biasi: «Non credo». Più possibilista, se così si può dire, il sindaco di Ospedaletti Daniele Cimiotti. «Ne parleremo e poi decideremo», dice con cautela, anche lui ieri di rientro da una trasferta. Si sbilancia un po’ di più il sindaco di Santo Stefano Maurizio Pallini che concede un «ritengo di sì», anche a solo nei prossimi giorni. Non è chiaro se sia solo una questione di tempistica o se prevalgano aspetti e interrogativi tecnici o burocratici, probabilmente ancora inesplorati da parte di molti sindaci e amministratori. Non è il caso di Riva Ligure dove il primo cittadino Giorgio Giuffra preferisce un approccio “soft”, forse proprio perché è del mestiere. «Abbiamo invitato informalmente ad impostare la temperatura a 19 gradi – spiega – perché tendenzialmente non fa male alla salute e giova alle tasche. Non l’abbiamo imposto, in quanto siamo in presenza di una popolazione in prevalenza anziana che avrebbe bisogno di chiamare assistenza (quindi un costo) e soprattutto che ha necessità di stare al caldo. Da amministratore condominiale – aggiunge, con riferimento all’attività di famiglia – ho tagliato le ore per sforare il meno possibile sui preventivi. L’auspicio è che il clima ci assista». Attende ancora anche il sindaco di Bordighera Vittorio Ingenito, mentre il collega di Ventimiglia Gaetano Scullino sembrerebbe favorevole, ma a una condizione. «Stiamo studiando come intervenire per non far prendere freddo ai ragazzi a scuola», dice il sindaco della città di confine.
REDDITI DEI CONSIGLIERI COMUNALI DI IMPERIA
CLAUDIO SCAJOLA IL PIU’ RICCO (CON VITALIZIO DA EX PARLAMENTARE)
LA PAGINA DEL SECOLO XIX DEL 10 MARZO 2022