Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Ucraina, monito e lezione al nostro consumismo esasperato, spreco sconsiderato di beni essenziali e comportamenti etici. Le proposte concrete


Gli angosciosi giorni che stiamo vivendo rimarranno nella  memoria di noi italiani per due motivi principali che, speriamo, ci faranno  riflettere ed agire  secondo schemi più adatti alla realtà odierna e a quanto ci si prospetta per il prossimo futuro .

di Gian Luigi Taboga

Quanto giunge nelle nostre case in diretta televisiva è  il tuono dei cannoni, sono le grida strazianti di tanti  innocenti, è  la visione tremenda di una guerra che non riguarda solo l’Ucraina ma preoccupa   il  mondo intero.
Il monito  è chiaro e perentorio: la libertà, la democrazia ed il benessere non sono  beni garantiti per sempre, vanno difesi con la partecipazione popolare e una saggia e lungimirante  gestione della Cosa Pubblica.
Occorre dare alla nostra vita  una scala di valori ripristinando comportamenti etici di resistenza al consumismo esasperato, all’edonismo rivendicato quale diritto, al pressapochismo  diventato scorciatoia del dovere e allo spreco sconsiderato dei  veri beni essenziali..
Pandemia, inflazione e guerra che dilagano  ovunque nel mondo, ci colgono impreparati  ma speriamo almeno  consci della necessità di cambiare registro. Tema importante del momento sono i costi e la disponibilità di energia elettrica e gas per i quali  necessita una calmierazione dei prezzi e interventi di sostegno equamente  distribuiti, provvedimenti giusti ed apprezzabili in un momento di crisi, ma sicuramente inadatti al lungo periodo perché non risolutivi ; occorre  una vera la lotta agli sprechi e la ricerca di fonti alternative  di approvvigionamento e produzione.
Nell’immediato la lotta allo spreco comincia con un oculato consumo di gas ed energia sia nella sfera pubblica che quella privata e anche se si  incontreranno difficoltà dovute all’abitudine e all’incuria, accumulate negli anni delle ” vacche grasse“, occorre agire con decisione.
Qualche grado in meno nel riscaldamento, un uso corretto dell’illuminazione privata  e degli  elettrodomestici, una migliore gestione dell’illuminazione pubblica potrebbero ridurre i costi  e creare una maggiore disponibilità per quei servizi  di pubblica utilità  essenziali ed indispensabili.
Forse tra il riscaldamento di una piscina e quello di un ospedale, o del forno di  un panificio e  della sala di una  discoteca  esistono  delle priorità  indiscutibili .
Prepararsi al peggio e in tempo utile è segno di saggezza e buon governo.
Qualche Amministrazione locale ha già timidamente cominciato a muoversi con proposte  sensate,  ci auguriamo che si arrivi al più presto ad un piano energetico nazionale che tenga conto delle possibili varianti tra approvvigionamenti, consumi e priorità di utilizzo, con equa ed adeguata suddivisione  degli oneri e dei costi.
Il secondo motivo di riflessione che arriva dall’Ucraina è l’esempio che quel popolo sta dando al mondo intero: nel momento del bisogno estremo il sacrificio di tante vite donate per la libertà assurge a perenne monumento a quei valori spesso accantonati per far posto ad un pretestuoso benessere, colosso dai piedi d’argilla.
Forse, e tutti lo speriamo, vicende così tragiche ci sveglieranno  da un  lungo letargo, facendoci riscoprire valori sopiti , ma non perduti, quali il coraggio, la solidarietà e lo spirito di sacrificio, un  patrimonio costruito dai nostri padri per tutti noi e per le generazioni a venire.

Gian Luigi Taboga


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