Gli angosciosi giorni che stiamo vivendo rimarranno nella memoria di noi italiani per due motivi principali che, speriamo, ci faranno riflettere ed agire secondo schemi più adatti alla realtà odierna e a quanto ci si prospetta per il prossimo futuro .
di Gian Luigi Taboga

Il monito è chiaro e perentorio: la libertà, la democrazia ed il benessere non sono beni garantiti per sempre, vanno difesi con la partecipazione popolare e una saggia e lungimirante gestione della Cosa Pubblica.
Occorre dare alla nostra vita una scala di valori ripristinando comportamenti etici di resistenza al consumismo esasperato, all’edonismo rivendicato quale diritto, al pressapochismo diventato scorciatoia del dovere e allo spreco sconsiderato dei veri beni essenziali..
Pandemia, inflazione e guerra che dilagano ovunque nel mondo, ci colgono impreparati ma speriamo almeno consci della necessità di cambiare registro. Tema importante del momento sono i costi e la disponibilità di energia elettrica e gas per i quali necessita una calmierazione dei prezzi e interventi di sostegno equamente distribuiti, provvedimenti giusti ed apprezzabili in un momento di crisi, ma sicuramente inadatti al lungo periodo perché non risolutivi ; occorre una vera la lotta agli sprechi e la ricerca di fonti alternative di approvvigionamento e produzione.
Nell’immediato la lotta allo spreco comincia con un oculato consumo di gas ed energia sia nella sfera pubblica che quella privata e anche se si incontreranno difficoltà dovute all’abitudine e all’incuria, accumulate negli anni delle ” vacche grasse“, occorre agire con decisione.
Qualche grado in meno nel riscaldamento, un uso corretto dell’illuminazione privata e degli elettrodomestici, una migliore gestione dell’illuminazione pubblica potrebbero ridurre i costi e creare una maggiore disponibilità per quei servizi di pubblica utilità essenziali ed indispensabili.
Forse tra il riscaldamento di una piscina e quello di un ospedale, o del forno di un panificio e della sala di una discoteca esistono delle priorità indiscutibili .
Prepararsi al peggio e in tempo utile è segno di saggezza e buon governo.
Qualche Amministrazione locale ha già timidamente cominciato a muoversi con proposte sensate, ci auguriamo che si arrivi al più presto ad un piano energetico nazionale che tenga conto delle possibili varianti tra approvvigionamenti, consumi e priorità di utilizzo, con equa ed adeguata suddivisione degli oneri e dei costi.
Il secondo motivo di riflessione che arriva dall’Ucraina è l’esempio che quel popolo sta dando al mondo intero: nel momento del bisogno estremo il sacrificio di tante vite donate per la libertà assurge a perenne monumento a quei valori spesso accantonati per far posto ad un pretestuoso benessere, colosso dai piedi d’argilla.
Forse, e tutti lo speriamo, vicende così tragiche ci sveglieranno da un lungo letargo, facendoci riscoprire valori sopiti , ma non perduti, quali il coraggio, la solidarietà e lo spirito di sacrificio, un patrimonio costruito dai nostri padri per tutti noi e per le generazioni a venire.
Gian Luigi Taboga