E’ cosa buona e giusta far leggere con tranquillità, seduti, il copioso manifesto firmato da “Idea Noli” del 9 dicembre 2021 apparso sui muri della nostra cittadina (vedi a fondo pagina), intitolato: “Dopo trenta mesi di impegno quotidiano, il nostro mandato si interrompe a meta’”, per valutarne (certo, ognuno a modo suo…male quando di convenienza…) il contenuto.
di Carlo Gambetta
Mi permetto di analizzarlo, come sempre ho fatto nel passato quando se n’è presentata l’occasione, senza entrare nei particolari, per trarne le mie personalissime conclusioni da ex Sindaco ed infine da cittadino che ha assistito, constatato, la qualità del lavoro espletato in questi trenta mesi di ‘governo Fossati‘. E che non vuole, per principio, essere preso per i fondelli.
Vogliamo cominciare dallo smembramento, lo sfacelo negli uffici pubblici del nostro Comune, circostanza che ha creato un generale certificato, consolidato malcontento tra l’utenza?
Per “scelta politica”, la giustificazione usata dal Capo Gruppo Antonello Bonora, nell’ultimo Consiglio Comunale del 30 novembre, in risposta alle precisazioni della consigliera di minoranza del gruppo “In Repubblica” Marina Gambetta riguardanti il personale “scelto”. Pare che al termine della seduta siano volate parole grosse: con le conseguenti dimissioni protocollate il giorno dopo (fulmine a ciel sereno).
Causa principale della situazione venutasi a creare proviene dalle mancate assunzioni a tempo pieno ed indeterminato di due Capi Area vincitori di concorso pubblico, ovvero un Capo area amministrativo ed il responsabile dell’Ufficio Urbanistico, entrambe congelate attraverso decreti firmati dal Sindaco senza una motivazione ufficiale (atto grave oltre che irrispettoso); procedure che hanno favorito altrettante entrate, non definitive, queste sì sospette di irregolarità.
Il manifesto non accenna alle dimissioni del Sindaco che, mai nominato, guarda caso non ha optato per il certificato di “impedimento permanente”, circostanza che avrebbe permesso al Vice Sindaco e al Consiglio di rimanere in carica sino a maggio, data prima utile per nuove elezioni, bensì a dimissioni “secche” (per causa di salute), atto che comporta, dopo venti giorni, se non ritirate, la nomina di un Commissario. Ovvero: tutti a casa da subito! Questa scelta personale di Lucio Fossati (in solitudine?) sembrerebbe dirla …tutta…!
Ecco la lettura che si può desumere, ovvero la risposta al gruppo di # Idea Noli del Sig. Lucio Fossati che ha disatteso il gruppo ”… nella speranza che si trovasse una soluzione per proseguire”. Per cui trovano fondamento altre “voci di popolo” su contrasti procedurali all’interno del gruppo, con atti che hanno visto infine la firma di Lucio Fossati Sindaco (in scienza e coscienza?) certificare dichiarazioni rese anche pubbliche sulla carta stampata, palesemente non rispondenti alla verità dei fatti.
Niente si legge sulla ritardata richiesta all’ASL da parte dell’amministrazione per l’utilizzo della Guardia Medica estiva con relativi Ambulatori che, di conseguenza, ha causato la perdita di tali servizi utili, indispensabili per il turismo; questo si deduce dalla interrogazione con risposta scritta da parte di Marina Gambetta rappresentante della minoranza con la lista“In Repubblica”. Probabilmente l’amministrazione era impegnata a predisporre altre iniziative… per donare ad esempio borracce, uova pasquali…!.
Preso atto del lungo elenco delle cose e delle cosette buone attuate, mi permetto alcune considerazioni su
URBANISTICA: eclatante la scelta di concedere nel nuovo P.U.C. una lottizzazione nella ex cava sopra il campo sportivo di Voze, aumentando di 900 m.c. la volumetria rispetto a quella ultima rilasciata dall’amministrazione Niccoli. E’ utile ricordare che Fossati, Manzino e Repetto, nel 2019, in minoranza, avevano votato contro la proposta di 6000 m.c. adducendo che non ne riscontravano la necessità. Ed ancora, nel programma elettorale di “# Idea Noli” Fossati Sindaco veniva dichiarato, secco secco, che “è meglio ristrutturare che costruire ex novo”. Perchè quei pochi “indici” disponibili sul territorio devono essere appannaggio di una lottizzazione, atto speculativo concesso ad un privato, con la scusante che una piccola porzione sarà destinata ad edilizia economica popolare?
Dove va a finire il concetto di difesa del territorio, rispetto dell’ambiente? Favorendo così un “pugno in un occhio” che distruggerebbe quel verde che naturalmente si sta riproducendo nella ex cava, territorio delle Mànie?
Nessuno si chiede “a chi giova” ritornare a “sfrugugliare” sulle “Casasse” di Monte Ursino? A pensare male: provate ad indagare sui confinanti… quali le motivazioni. Le stesse motivazioni dell’ultima amministrazione Repetto. Favorire un’altra speculazione imprenditoriale? Invece di rendere l’accesso alla strada lato sud aperta senza cancello, come una volta, oggi più che mai richiesto come ritorno ad un percorso pubblico, impagabile dal punto di vista panoramico per il turista amante di Noli, per raggiungere attraverso le “Casasse”, la torre, il nostro “maschio” di Monte Ursino che porta a “riveder le stelle”, così ben descritto dal concittadino Ing. Giovanni Toso nel suo volume “Dante, Noli, il Purgatorio”.
LAVORI PUBBLICI: penso che chi ha letto il manifesto abbia notato la mancanza di notizie che interessano le due grandi opere incompiute, ovvero i cantieri dei box di Via IV Novembre e Via Belvedere ereditati dalle precedenti amministrazioni. Propongo commenti ultra telegrafici per i lettori che seguono Trucioli.it e che quindi sono a conoscenza dei particolari descritti nel recente passato.
Via IV Novembre: la ritirata clamorosa (la Caporetto di Noli), l’operazione di recente risolta in una presa d’atto da parte della Giunta Fossati che ha assunto per intero le disposizioni di ANAC (Agenzia Nazionale Anti Corruzione), e che ha, di fatto, annullato il lavoro di sette anni di tempo perso per voler perseguire percorsi illegittimi accompagnati da sperpero di denaro della nostra comunità per consulenze tecnico/legali. Queste ultime, tuttora al vaglio della Corte dei Conti, come si evince dalle analisi della copiosa documentazione dell’ ANAC.
Via Belvedere: qui la situazione che poteva essere risolta per fine anno 2020 con l’attuazione del progetto in variante approvato dagli Enti aventi causa, si è bloccata a luglio dell’anno scorso quando si è scoperto che il Comune, supportato dalla sua maggioranza di # Idea Noli, decideva di assecondare “varianti” richieste dalla società responsabile Levy senza l’autorizzazione della Sovrintendenza, obbligatoria in questi casi. A questo punto viene spontaneo chiedersi per quale motivo la Soc. Levy, responsabile del cantiere, non abbia completato il progetto approvato. Quale motivo e quale convenienza aveva l’impresa a realizzare opere in difformità al progetto approvato e sottoscritto nella Convenzione firmata il 30 ottobre 2018, che gli avrebbero comportato solo costi aggiuntivi?
Facile la risposta, inutile nasconderla; la società ha accondisceso a due specifiche richieste del Comune:
1- La costruzione in difformità della pensilina ( sarebbe forse diventata la sede dei Vigili Urbani…? con successiva sovraelevazione…?)….bell’esempio di comportamento da parte di chi deve combattere abusi….
2- La non demolizione della struttura a ridosso di Via Belvedere ai confini della galleria di Via Mons. Poggio, come previsto nel dispositivo della variante approvata dalla Sovrintendenza (voci di promesse elettorali di ascensore?) .
Il tornaconto dell’impresa lo lasciamo all’immaginazione di chi legge. Vero è che a seguito dei controlli e delle risultanze della Sovrintendenza di Genova, il banco e saltato, le opere difformi vanno demolite (altri costi da aggiungere), i dissapori tra Comune ed impresa salgono: chi paga?
Altro fatto è che la pensilina demolita era un onere di urbanizzazione a scomputo. Ora quale altra opera di pari valore l’impresa dovrà eseguire? Altri costi da addebitare a chi? La perdurante situazione di evidente stallo ( l’amministrazione ha sostenuto piu volte da ormai un anno “ entro 45 giorni ripartono i lavori “, a mio avviso, e per quello di mia conoscenza, è preoccupante.
Il gruppo # Idea Noli, salvo ripensamenti dell’ultimo momento, ovvero sino al 21 di questo mese, lascerà al Commissario Prefettizio prima, in seguito alla nuova amministrazione che sarà eletta, la problematica conflittualità venutasi a creare tra Comune e Soc. Levy, con il Comune perennemente in lite, come dal sottoscritto previsto nel lontano inizio anno 2010 su Trucioli Savonesi, a seguito della seconda ordinanza del Sindaco Repetto che avrebbe messo tutti contro tutti.
Doverosa precisazione:
1- i due sostanziosi interventi milionari a fondo perso erogati dalla Protezione Civile, destinati alla sistemazione del Rio Noli e cava Mazzeno, oltre ad altri di minore entità, sono frutto di progetti predisposti dalla precedente amministrazione;
2- nell’elenco delle cose fatte manca la riparazione dell’orologio della torre…per bacco! Con la campana che non suona più la tradizionale chiamata dell’avvio del Consiglio Comunale con i suoi 21 rintocchi.
Lutti cittadini – Maria Pastorino ved. Caviglia di 91 anni ha lasciato la figlia con i nipoti e la cognata, i parenti . Maria è stata per tutta la vita lavorativa, conduttrice del suo fondo agricolo e conseguente vendita dei prodotti in paese. Persona gioviale, educata, rispettosa, lascia un ottimo ricordo in chi l’ha conosciuta.
Giorgio Repetto, 88 anni, poco più di un mese dopo, si è riunito alla moglie Rita Russo, lasciando la figlia Desirè, i parenti. Anche Giorgio ha trascorso la sua vita tra casa e campagna; insieme a Maria, è stato uno degli ultimi personaggi rappresentativi della civiltà contadina nolese che ci ha lasciati. Riservato, taciturno, rispettoso, così lo ricorda chi l’ha conosciuto nella sua difficile esistenza.
Francesco Polidori a 81 anni ha lasciato la sorella maggiore Emilia, il cognato, i nipoti, i parenti, gli amici. Franco è stato operaio ENEL ed ha partecipato per una legislatura (1975/80) come consigliere di maggioranza (DC). Nubile, estroverso ma comunque disponibile, disponeva di“battuta” facile ereditata dal padre Anselmo.
Carlo Gambetta