Prima la madre, poi la figlia Priscilla eletta 20 anni dopo Miss Muretto Alassio, quindi Miss Modella dell’Arte, infine ‘Seno Fantastico d’Italia’. E’ la storia racchiusa negli annali e nell’archivio della cronaca mondana varazzina e nazionale. Priscilla Anselmo, 16 anni, raccontata sulle pagine del Secolo XIX dal corrispondente (compianto) Angelo Regazzoni: “I seni al vento hanno reso popolare miss Muretto Alassio. Piovono offerte di lavoro. Priscilla: “L’ho fatto con innocenza”.
Nel 1883 eletta Miss Muretto (nonostante gli anni non l’avrebbero consentito, ma qualcuno riuscì a barare le ‘carte’) , poi Miss Modella dell’Arte. Infine “Seno fantastico d’Italia”. Una manifestazione che, scriveva Regazzoni, ha suscitato scalpore e soprattutto ha fatto arrabbiare i fratelli Berrino, organizzatori dell’evento mondano, per i quali le loro miss dovevano essere “rigorosamente acqua e sapone”. Priscilla ripeteva ai giornalisti e ‘paparazzi’ che si era trattato di un episodio del tutto involontario. “E ora penso a studiare e perfezionarmi con lezioni di canto e ballo, mentre sto per intraprendere gli studi di arte drammatica, passione che avevo fin da ragazzina. Ma devo ammettere che in questo periodo ricevo molte offerte per partecipare a spettacoli e a show da ogni parte d’Italia”.
Regazzoni concludeva: “La sua apparizione senza veli ha fatto sensazione creandole qualche problemino soprattutto quando passeggia per le strade di Varazze. “Non volevo fare scandalo, lo giuro”. Poi abbraccia mamma Patrizia, anche lei Miss Muretto, sia pure 20 anni prima. Ma a parte l’archivio dell’ormai decano cronista ligure, ci sarà ancora chi ricorda quegli anni ? E che ne sarà di Priscilla ? Miss Muretto avrà portato fortuna ? e la mamma ? A Varazze qualcuno ricorda? Conosce ? Trucioli.it, dicono i nostri critici, dovrebbe occuparsi dei giovani e lasciar perde i ‘matusalemme’, a Varazze non interessano. Peccato se fosse così, in realtà i più sono riusciti a ‘dimenticare’ anche l’indimenticabile Angelo, per anni il più popolare cittadino del varazzino e dintorni, grazie alla sua penna sul Decimonono. Benvoluto, anche da artigiano, da intere generazioni. E ora dai cieli infiniti osserva e medita. La sua Varazze non gli più deve nulla ? E i suoi amici più ‘fedeli’ quando lo raggiungeranno come potranno giustificarsi di aver dimenticato i loro giorni felici ?
