A Spotorno, dopo le recenti elezioni amministrative vinte dalla “destra +PD” contro l’estrema destra, si è riaperta la ‘questione cemento’ ovvero in pochi secondi il sindaco ing. Mattia Fiorini, forte del successo elettorale, ha sostenuto un progetto per la riapertura e parziale variante del G.Hotel Royal che aveva 100 camere e 195 posti letto.
di Danilo Bruno
L’albergo a 4 stelle, collocato sulla passeggiata a mare lato levante e chiuso da parecchi anni.
Cosa prevede il progetto ?
Si tratta di una questione di estrema semplicità: riapertura con finalità turistiche e parziale conversione (40%) ad abitativo (seconde case).
L’estrema destra di opposizione è immediatamente insorta prima contro l’ennesima cementificazione per poi concludere che ciò che il Comune otterrà è poca cosa rispetto al valore delle opere realizzate.
Il Sindaco Fiorini e la sua giunta di destra + PD ha infatti contrattato il completamento di un tratto della passeggiata lato levante, la sistemazione di un sottopasso ed alcune altre opere.
Ciò che veramente mi fa specie non è tanto la “foga cementizia” del sindaco e del locale PD,alleato di una parte della destra, poiché stiamo attendendo la soluzione della vicenda “Maremma” al confine con Spotorno dove il Comune vuole autorizzare una autentica colata di cemento in una zona da proteggere e riqualificare dal punto di vista ambientale proprio per l’assenza o quasi di cubature edilizie quanto il fatto che il sindaco Fiorini si sia arreso, pare senza fiatare, alla logica dell’urbanistica contrattata. E su quel terreno lo segue l’estrema destra di opposizione senza che una parola di dissenso si sia ad oggi udita tanto che il famoso Piano Urbanistico Comunale del luogo pare essersi disperso nelle nebbie.
Cosa si vuole dire?
Non è accettabile il sistema per cui il territorio, già saccheggiato da numerosi conglomerati edilizi che hanno portato ad un grave consumo del suolo, sia soggetto all’iniziativa (speculazione immobiliare) privata, che propone operazioni edilizie con cui l’ente pubblico deve contrattare interventi nell’interesse generale.
Dove è invece finito il Piano Urbanistico Comunale? Perché in cinque anni di governo il Sindaco Fiorini non ha riavviato l’iter e soprattutto perché l’ente pubblico,rappresentante della collettività, non si riappropria dei propri strumenti di governo del territorio, stabilendo dove riqualificare. E soprattutto stabilendo i tempi di interventi poiché è veramente avvilente assistere ad un Comune ridotto al ruolo “notarile” di scelte compiute in altri luoghi invece di dotarsi degli strumenti e soprattutto assumere il ruolo di governo del territorio che la legge gli assegna.
Questa è la vera domanda che si dovrebbe porre l’opposizione e a cui dovrebbe rispondere pure il sindaco Fiorini “destropd”. Se sbaglio basta documentarlo con i fatti.
Danilo Bruno
IL SECOLO XIX DEL 2 novembre 2021
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