ULTIMA ORA – Il Comune ha versato la somma, disposta dal giudice, sul conto bancario del Condominio Belvedere: 1.378.833,49. Nel frattempo sono maturati altri interessi e spese, rispetto a quanto indicato inizialmente. Vedi anche un comunicato dell’ente affidato ai social. Tempi tristi, tristissimi, per il Comune di Noli, la ‘casa di vetro’ dei cittadini. Il giudice ha respinto il ricorso contro il pignoramento che assegna al condominio di via Belvedere 18 la somma di 1.362.065 € a saldo del capitale e degli interessi maturati, oltre alle spese liquidate in 6.685€, spese generali, oneri previdenziali e Iva e spese successive documentate…il giudice ordina al terzo pignorato, Banco BPM, di corrispondere la somma assegnata.
Non è finita, il Comune presenta ulteriore ricorso al pignoramento: anche questo respinto con ordinanza non revocabile e nuovo salasso di spese legali alla controparte e spese per il difensore del Comune che ora ha 20 giorni di tempo prima che si proceda all’esecuzione forzata del prelevamento della somma dovuta presso la banca che funge da tesoreria comunale.
ULTIMA ORA 19 agosto – COMUNICATO DEL COMUNE AFFIDATO AI SOCIAL
Il denaro, come trucioli ha già spiegato in altri articoli, fa parte dell’aiuto di Stato assegnato ai Comuni che si trovano di fronte a cause perse, soccombenti per milioni di Euro e Noli aveva ricevuto la sua cospicua parte (oltre 9 milioni ) per evitare la ‘bancarotta’, il default di bilancio.
Il tutto accade mentre la macchina comunale dall’amministrazione del sindaco Repetto, poi del successore (ma anche predecessore) Niccoli ed ora di Fossati, è terremotata da un’altra realtà che non ha uguali in Liguria e che ci è difficile, almeno cliccando sui social, trovare altre analogie in Italia. Siamo arrivati a cambiare tre segretari comunali in tre anni. Siamo a 9 in pochi anni. Si sono susseguiti Nerelli (ora ad Albenga), Gaggero, Caviglia, Cannizzaro, Guerrera, Morabito, Cerisola, Trombetta e ora il posto è occupato da Marino.
Una situazione di devastante disagio che è andato via via crescendo. Al punto che si debba ricorrere ad avallare ricorsi legali – giudiziari persi in partenza (vedi ultimi casi) perchè nessuno, parrebbe, si vuole assumere responsabilità, per il timore di essere chiamati a rispondere dell’operato. Fino a quando potrà durare un disastro simile ? Una vera e propria mostruosità politico amministrativa ? La resa dei conti non è un momento di felicità per chiunque persona di buon senso, soprattutto quando siamo di fronte a denaro che appartiene alla comunità e finisce per essere ‘sperperato’ o se volete ‘sprecato’ in cause legali. E se qualche cittadino o consigliere comunale ritenesse che sussistono gli elementi concreti per chiedere anche il danno erariale ai responsabili ?
Pensiamo anche alle piccole vertenze che spesso riguardano i cittadini contribuenti che quasi sempre ottengono giustizia di fronte all’operato di questo o quel funzionario, di cui peraltro c’è una non meno significativa moria e malcelato malessere. (l.cor.)
E QUEL VOLANTINO ANONIMO IN ATTESA DI GIUSTIZIA
IL SECOLO XIX DEL 10 MAGGIO 2019
COSA SCRIVEVA CARLO GAMBETTA SU TRUCIOLI SAVONESI OLTRE 10 ANNI FA (…………..)
Il titolo dell’articolo: Le strategie che porteranno al dissesto e disastro delle casse pubbliche comunali. La giunta di Noli ha fatto causa alle vittime della frana di via Belvedere……..Oggi serenamente dico che fare la guerra…” Riflessione, purtroppo, risultata attuale con le gravissime conseguenze economiche succedutesi e non finite, che, a quanto pare, continua a non interessare l’opinione pubblica nei riguardi della gestione spregiudicata del denaro pubblico in favore dei consigli a pagamento di uno studio legale associato….”. L’ex sindaco, come è suo costume di trasparenza pubblica, faceva nome e cognome.
COSA SI LEGGE SUI SOCIAL –
La carenza dei segretari comunali è un problema che accomuna tanti piccoli centri dell’isola. A segnalare nuovamente questa criticità, attraverso una mozione presentata in Consiglio regionale, sono stati i consiglieri di maggioranza….della Sardegna. “Oramai più che nota da oltre un decennio”, spiega Cera, “la carenza di segretari comunali e provinciali assume oggi i connotati di una vera e propria emergenza. Basti pensare che sono interessati ben 277 piccoli comuni sardi con meno di 3.000 abitanti e 72 comuni con più di 3.000 abitanti ma meno di 10.000. In questi centri si registrano le maggiori criticità nel governo del territorio e nella fornitura di servizi ai cittadini, con grossi limiti nella operatività dei comuni”.
Per i segretari comunali che sono l’organo apicale della macchina burocratica e gestionale degli enti locali e che sono una figura di necessario raccordo tra il corpo politico e quello gestionale locale e che l’ordinamento pone quale organo di garanzia della legalità e legittimità dell’azione amministrativa – anche e soprattutto perché reclutati con un meccanismo concorsuale terzo e imparziale gestito dal ministero dell’Interno – a far data dal 2008 sono stati banditi solo 4 concorsi e di questi solo 3 sono stati completati con l’ultima immissione di 252 segretari nel lontano 2016 dopo ben 7 anni di procedura concorsuale, il quarto, bandito dopo 10 anni dal primo, denominato CoA6, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, 4a serie speciale – Concorsi ed esami – n. 102 solo il 28 febbraio 2018 ed è in via di definizione – si spera – per circa 500 nuovi segretari comunali che potranno frequentare il corso di avviamento alla professione dopo ben 5 anni dalle ultime immissioni in servizio!
Negli ultimi tempi il Governo ha assunto una serie di misure emergenziali, da ultimo, nel Dl del 30 dicembre 2019 n. 162 in cui si prevedeva che, nelle more dell’espletamento delle procedure concorsuali – allungate da incomprensibili arresti e riprese e da un andamento «a singhiozzo» – i vicesegretari comunali, ovvero funzionari comunali con incarico temporaneo di reggenza, potessero ricoprire le sedi di segreteria prive di un segretario per 12 mesi consecutivi a fronte dei 4 ordinari.
L’articolo 16-ter del decreto legge 30 dicembre 2019 n. 162, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2020 n. 8, ha poi previsto un meccanismo di accelerazione nella procedura per l’accesso alla carriera di segretario comunale e provinciale mediante la contrazione del concorso di formazione, da 9 a 6 mesi seguito poi da un tirocinio pratico della durata di 2 mesi (e non più 3).
Per i nuovi concorsi è stata prevista una quota non superiore al 30 per cento dei posti a concorso, disciplinato dal comma 3 dell’articolo 13 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 4 dicembre 1997 n. 465, da riservare ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, in possesso dei titoli di studio previsti per l’accesso alla carriera dei segretari comunali e provinciali e abbiano un’anzianità di servizio di almeno cinque anni in posizioni funzionali per l’accesso alle quali è previsto il possesso dei medesimi titoli di studio.
Peccato però che il nuovo concorso, Co.A.7, autorizzato già a febbraio 2020 (GU n. 39 del 17-2-2020) ma non è ancora stato indetto, mentre giungono da ogni dove proposte emendative di immissione nell’albo dei segretari comunali di funzionari che svolgono incarichi di vicesegretario in assenza di una preventiva procedura concorsuale.
Si comprende il grido di allarme dei Sindaci italiani , chiamati ogni giorno a rispondere a titolo colposo per atti o per avvenimenti non strettamente dipendenti dalla loro volontà e che spesso configurano una sorta di responsabilità oggettiva vera e propria, ma è vero altresì che rischi ben più gravi attengono all’adozione di atti e alla partecipazione diretta o, più spesso indiretta, a procedimenti che esulino dal mero indirizzo e, se una garanzia vuol loro darsi di poter assumere decisioni conformi alla legge e nella serenità di aver agito – nel complesso ordinamento esistente – nella piena legittimità e legalità, ebbene tale ruolo di garanzia non può essere rimesso ad una diversa figura professionale, a funzionari o a professionisti esterni che , per quanto competenti nel proprio ramo, non hanno piena contezza e una specifica formazione della macchina amministrativa locale come i segretari comunali.
E dunque, alle richieste dei territori, dei nostri campanili, soprattutto quelli di medio piccole dimensioni e dei loro Sindaci di avere una figura che faccia al contempo da garanzia, da vertice amministrativo e da supporto nella gestione dei Comuni, che sono ente di prossimità dei cittadini e che del nostro ordinamento democratico sono la più risalente e storica espressione, non si può che rispondere con misure più decise e costituzionalmente orientate: l’immissione di nuovi segretari comunali selezionati con concorso nazionale!
Il decreto prefettizio del 19 settembre 2019 n. 12499, del ministero dell’Interno – ex AGES comunicava che le sedi vacanti ammontano a n. 2.207, di cui n. 1.524 con popolazione inferiore ai 3.000 abitanti.
E PER FORTUNA CHE LA REGIONE LIGURIA C’E’-
PROTEZIONE CIVILE, SOPRALLUOGO ASSESSORE GIAMPEDRONE A NOLI SU CANTIERE RIDUZIONE RISCHIO MAZZENO, RIO SAN MICHELE E RIO NOLI: “OPERE IMPORTANTI PER LA VITA QUOTIDIANA E LA SICUREZZA DELLE PERSONE”
GENOVA. L’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone ha effettuato due sopralluoghi per verificare l’andamento dei lavori su altrettanti interventi di riduzione del rischio idrogeologico a Noli.
Il primo, sui rii Mazzeno e San Michele, riguarda l’adeguamento degli alvei dei torrenti, con la successiva stabilizzazione del fronte di frana in un secondo lotto. I lavori sono in corso da aprile 2021 e verranno terminati entro l’estate 2022, nel rispetto del cronoprogramma previsto.
Il secondo cantiere riguarda lo spostamento della viabilità che si trova al momento all’interno dell’alveo del rio Noli, con conseguente adeguamento dell’alveo per migliorare il deflusso delle acque. In questo caso è in corso l’esecuzione del 1° lotto funzionale, corrispondente a circa la metà dell’intervento, verso la foce. Questo primo lotto si concluderà entro la fine del 2021.
Si tratta di interventi interamente finanziati da Regione Liguria con fondi di Protezione civile: per il primo sono stati stanziati 2milioni e 500mila euro, per il secondo 1milione e 700mila euro. Con i secondi lotti di diversi interventi, già approvato, si sfiora la cifra complessiva di 10 milioni di euro.
“Si tratta di interventi importanti per Noli e per la vita quotidiana dei residenti, andando a intervenire e a ridurre il rischio in aree urbanizzate – spiega l’assessore alla Protezione civile di Giacomo Giampedrone – Si tratta di interventi finanziati con risorse di Protezione civile a cui teniamo in modo particolare, ragione per cui abbiamo voluto accogliere le richieste dell’amministrazione comunale di Noli sia nel finanziare le opere che nel verificarne lo stato di avanzamento e di esecuzione”.