Gilberto Costanza, ex assessore e consigliere comunale per tre legislature, coltivava un solo hobby: il giornalismo. E’ stato uno dei tre fondatori de La Settimana Ligure. Poi ha collaborato, volontario, a trucioli savonesi e uomini liberi, da ultimo, finchè la salute l’ha aiutato, con trucioli.it. (blog della Liguria e Basso Piemonte) Un giornalista pubblicista (iscritto all’albo speciale) che non dava molto retta alla politica. Un’indipendenza che gli permetteva di combattere ingiustizie sociali, privilegi, sprechi da mala amministrazione, il potere non come strumento di servizio, ma di interessi personali, spesso inconfessabili, il parassitismo.
Non stupisce che ai funerali non fossero presenti amministratori comunali (Un manifesto funebre del Comune di Loano l’ha ricordato come ‘ex consigliere comunale’ e non già anche assessore), sia stato ‘accompagnato’ da poco più di una trentina di persone, famigliari inclusi. Lui che ha speso l’esistenza terrena per ideali di legalità, giustizia sociale, uguali diritti e doveri. Che da pubblico amministratore (al Bilancio e alle Finanze in particolare) ha praticato il rigore e soprattutto la trasparenza che ha continuato ad invocare dai banchi dell’opposizione e nei suoi servizi giornalistici: approfondimenti sulle indennità e stipendi nelle Amministrazioni provinciali di Savona e Imperia, nei maggiori comuni delle due province. Scavava negli atti
pubblici, nell’albo pretorio e dava conto ai cittadini lettori di parcelle, consulenze e incarichi professionali (importi, nomi e cognomi), spulciava nelle retribuzioni dei dirigenti apicali degli enti locali.
Gilberto Costanza non era solo un ‘cacciatore di notizie’ e di ‘affari’ che ruotano attorno a chi detiene il potere. E’ stato forse il primo blogger in Italia a realizzare l’Agenda dei compleanni di sindaci, assessori, consiglieri comunali del ponente ligure. In rete tutte le settimane e fino a quando il suo stato psicofisico lo consentiva. Oppure ha scoperto 11 ebrei arrestati dai nazifascisti in provincia di Savona.
Ha dato fondo a tutte le sue capacità, in una vera e propria inchiesta giornalistica (45 puntate), per descrivere la storia (nomi, date, progetti) dei 174 piani agricoli presentati al Comune di Loano. Fu solo colpa di chi negli uffici ha gestito le pratiche, ricordava un assessore ? Oppure – la tesi del sindaco Luigi Pignocca – “Sono stati chiesti piani agricoli legittimi cui non potevamo dire di no”. E l’inchiesta giudiziaria che un fiducioso procuratore della Repubblica (Francantonio Granero) ha affidato proprio ai vigili urbani (incaricati di indagare su sindaci ed assessori, tecnici comunali e beneficiari). Si è conclusa nella classica ‘bolla di sapone’, tutti assolti, innocenti per la verità giudiziaria. C’erano miliardi di lire in ballo (poi milioni di Euro): non era il caso di affidare gli accertamenti alla Guardia di Finanza ? E affidare una perizia ad un tecnico esperto? Far emergere almeno l’unico reato non contestato, la lottizzazione abusiva, come ammise un legale genovese che si occupa di materia penale urbanistica e che fece egregiamente la sua parte quale difensore di imputati.
Era il 9 agosto 2012, Gilberto Costanza scriveva su trucioli.it: “Sono nato a Bordighera, sono e mi sento un ligure doc, e tutta la mia famiglia: i miei cari suoceri Angelo Spirito (Maddalin) e Giulia Bonacina, la cara moglie Emilia Spirito, i miei cari figli Angelo (Maddalin) e Davide, il mio caro cognato Giovanni Battista Spirito, hanno avuto i natali a Loano ed io (dal 1945) mi sento totalmente “un loanese”. Tutta la mia vita, salvo i primi 10 anni, l’ho vissuta a Loano!…io non sono un tecnico! Sono solo un “incallito” convinto (da sempre!) che la “cosa pubblica” deve essere amministrata e gestita in modo diverso di come è stata gestita e amministrata a Loano, da più di vent’anni”. Più competenza e meno dilettantismo.
Gilberto Costanza aveva vissuto il lavoro dei genitori che hanno gestito un albergo prima a Loano, poi ad Alassio, quindi il bar Cristallo in viale Martiri ad Albenga. Con un bagaglio professionale di ‘contabilità’ e consulenza del lavoro che ha coltivato quasi fino alla pensione in via Boragine. E quando c’era da aiutare qualcuno per consigli e pratiche non si tirava indietro. Non era dunque uno sprovveduto, senza navigare nell’agiatezza. Per alcuni anni è stato segretario-cassiere del WWF della provincia di Savona, collaborando con Marco Piombo e Anna Maria Fedi.
Costanza generoso, altruista, pignolo, preciso e che raramente poteva essere smentito nei suoi reportage per nulla mielosi. Impegnato nei doveri civili e che all’inquietudine esistenziale che accompagna la dimensione precaria della vita non si allinea alla pratica dell’intolleranza, del fanatismo, del nemico da combattere ad ogni costo. La cultura del tanto peggio, tanto meglio, dividi et impera.
Non apparteneva alla categoria dei giornalisti giullari, opportunisti, di chi si gira dall’altra parte quando conviene per una carriera o all’editore. Semmai peccava di irriverenza verso quelli che lui definiva ‘piccoli boss’ che coltivano l’elettorato con favori e favoritismi, che abbracciano la politica diventandone professionisti dediti al clientelismo.
Non sarà un caso se la ‘Bella Italia’ si trova fanalino di coda in tante classifiche europee e mondiali: dalle disuguaglianze, all’evasione fiscale, alla cementificazione selvaggia, ai disastri per dissesto idrogeologico, alle opere pubbliche super pagate o incompiute o mai iniziate benché promesse da decenni. Non sarà un caso se il malcontento ed il malessere sociale, sempre più diffuso, premia di volta in volta chi ci allontana dai Paesi più evoluti, dove i giovani non devono migrare per un lavoro dopo il diploma o la laurea, anni di studi e sacrifici anche per le famiglie.
Costanza in un suo articolo scriveva: ‘I giovani sono l’unica risorsa che ci resta e si dovrebbe sempre privilegiare competenza, meritocrazia, anziché la raccomandazione per un posto di lavoro”.
Ricordiamo l’impegno certosino del giornalista Costanza con l’Inchiesta case agricole Loano- Verzi, 28 persone indagate del 24 gennaio 2013 (2.716 visualizzazioni vedi………)
Con “Loano- Verzi, Piani aziendali, 45 articoli pubblicati dal 21 luglio 2008 (vedi…….).
Con l’Illegalità story. Come cementificare la collina di Loano con magazzini e depositi ad opera di neo agricoltori (vedi………)
Gente de Loa e Dinturni (1747 membri) ha scritto: ‘È mancato Gilberto Costanza pioniere dell’editoria locale, amministratore locale, libero professionista‘.
Nessun cenno della morte sui due quotidiani con cronaca locale che erano la sua abituale fonte di informazione (Il Secolo XIX e La Stampa), il quotidiano preferito era invece Il Giornale. Ignorato da l’audience di IVG.it “ il più alto tra tutti i media provinciali e non solo capace di garantire ai candidati alle prossime elezioni regionali la massima visibilità, potendo contare su un sito che ogni giorno supera le 100 mila visite e una pagina Facebook con oltre 110 mila follower.” Ha scritto il suo direttore per annunciare i ‘faccia a faccia’ dei competitori: 13-14 mila € di indennità mensile, se eletti.
Costanza, salutato almeno da tre ex colleghi del consiglio comunale: Pierluigi Pesce, Riccardo Ferrari, Dino Sandre. Della vecchia guardia, nell’albo storico del parlamentino loanese, sono ancora in vita l’ex sindaco Mario Rembado, l’ex vice sindaco – per un breve periodo con Elice sindaco-, avv. Stefano Carrara Sutour, unico parlamentare nella storia cittadina, classe 1934; l’ing. Nicolò Elena che ha raggiunto il traguardo di 92 primavere; Lino Ebe, 84 anni, già titolare di Stabilimento balneare e in precedenza parrucchiere (in corso Roma di fronte al Kursaal) ed eletto nella lista DC. Di recente festeggiato con la moglie, sui media, per la sua longeva attività imprenditoriale e ora affidata ai figli. Con interessi anche nel comparto delle agenzie immobiliari.
La Santa Messa e le esequie sono state