Il 22/08/2007 la Giunta Comunale con la delibera N. 108 , presente il Vice Segretario Dr. Danilo Bruno, approva il disciplinare d’incarico presentato dall’Ing. Giovanni Arnaldi relativo a progettazione esecutiva, direzione lavori, coordinamento per la sicurezza per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da installarsi presso le scuole elementari di Noli. Costo € 3.084,48.
Il 29/08/2007 la Giunta Comunale con la delibera N. 109, presente il Segretario Dr. Danilo Bruno approva lo stesso disciplinare di cui sopra, ma per le scuole medie. Costo € 5.826,24.
Nel dicembre 2008, infine, si legge sul notiziario comunale, pochi mesi prima delle votazioni, questa bella notizia titolata: “IMPIANTI FOTOVOLTAICI”. Ecco il contenuto ( da parametri per la bandiera blu, di certo essenziale per la bandiera verde concessa recentemente a Noli):
“Sono terminati i lavori di realizzazione degli impianti fotovoltaici sulle coperture delle scuole elementari e medie. L’impianto delle scuole medie di potenza complessiva pari a 7,56 KWp sarà in grado di produrre circa 8.400 KWh all’anno, mentre quello delle scuole elementari di potenza pari a 3,675 KWp produrrà circa 4.000 KWh all’anno. I due edifici saranno completamente auto sufficienti per il consumo di energia elettrica generando un notevole risparmio per le casse pubbliche. In aggiunta al risparmio energetico si deve tener conto del vantaggio ambientale. Infatti, per ogni KWh prodotto da un impianto fotovoltaico, si evita di emettere nell’ambiente circa 0,7 kg. di CO2 (anidride carbonica), quindi per ogni anno si eviteranno emissioni nell’ambiente di circa 8.680 kg e per il periodo di vita minimna garantita degli impoianti di 20 anni si eviterà l’emissione di circa 173.600″.
Nello stesso notiziario si prevede anche per il campo sportivo di Voze la “realizzazione di un nuovo impianto fotovoltaico per rendere lo stesso autonomo sotto il profilo energetico e per poter alimentare anche la pubblica illuminazione dell’intera borgata e di piazza della chiesa”. Per questa opera, se è stata realizzata, di certo ci sarà stato un ancor più congruo finanziamento.
Nell’edizione di luglio 2009, alla voce “Ambiente” si enfatizza, ancora una volta…a proposito dell’iniziativa “m’illumino di meno”, quanto segue :…” Il nostro obbiettivo, in parte, è stato raggiunto: l’Amministrazione Comunale ha progettato l’installazione di pannelli fotovoltaici e il paese è stato informato sull’argomento…”
Ed ancora, se non ho dimenticato qualche altra “medaglia”, tutte comunque finalizzate a ghirlandare i “due fiori all’occhiello” di cui parleremo più avanti, ecco l’ultimissima notizia apparsa su “Savona news” di sabato 27 aprile da titolo: “Noli, Albenga, Celle e Toirano all’avanguardia in Europa sulle politiche energetiche” (vedi).
E allora?
Perchè tutti questi finanziamenti finalizzati al risparmio energetico oltre che al vantaggio ambientale annunciati tanto pomposamente NON HANNO MAI TROVATO LA PREVISTA ATTIVAZIONE? Scelte sbagliate o scelte improvvisate?
Un doveroso plauso invece è dovuto per il ricorso al Co.Re.Com.(organismo regionale di comunicazioni)
contro le indebite bollette telefoniche gonfiate ( che hanno portato ad un risparmio di 9.700€) vinto dal Comune nei confronti della società telefonica riguardante l’apparato per l’allerta meteo; come per altri Comuni non c’era corrispondenza tra l’addebito e l’uso effettivo. (Notizia apparsa su “La Stampa” il 16 aprile 2013).
NOLI S’IILUSTRA
Sul N.27 del 7 febbraio scorso (vedi) scrivevo a proposito della “piantina del borgo ed il suo territorio” redatta su iniziativa del Comune di Noli ed Associazione Esercenti Nolesi. Sotto il titolo “Noli s’illustra” (illustrazioni www.robertodandrea.it – grafica www.castigamatti.com ) appariva in tutta evidenza (ed appare tutt’ora) la pagina della cartina raffigurante il centro di Noli con la dicitura “P”(parcheggio) segnalato sui “due fiori all’occhiello” le ben note aree ex FS di Via Belvedere e Via IV Novembre.
Ultimamente è stata pubblicata la “Cartina degli Hotel” (illustrazione Roberto D’Andrea – grafica Diego Giusto). Come si può ben notare,sulla identica cartina illustrativa non appaiono più i due simboli della “P”, ma sempre le due aree grigie. Dovrebbe trattarsi di una utile inziativa finanziata dagli albergatori locali, questa volta veritiera…quanto amara!!! per i turisti in cerca di un normale parcheggio che non esiste ormai da troppi anni. Ma noi abbiamo la bandiera blu…quella del rendere impraticabile il principio elementare della dovuta, cortese ospitalità: “PREGO, S’ACCOMODI” MA DOVE?
PROCESSO RINVIATO
Il 4 luglio 2012 il G.U.P. Dott.ssa Fiorenza Giorgi disponeva e fissava il rinvio a giudizio, per falso ideologico, dell’Ing. Giovanni Delfino. Il motivo dell’accusa era quello di avere l’Ing. attestato falsamente la stabilità del versante, le condizioni di stabilità statico strutturali dei luoghi sia dell’area di cantiere sia di quella situata a monte dello scavo, oltre che non vi erano fenomeni di dissesto in atto dovuti all’esecuzione delle opere per la realizzazione delle autorimesse interrate di Via Belvedere. L’udienza regolarmente apertasi nella data prevista del 25 ottobre 2012 presso il Tribunale di Savona in composizione monocratica, Giudice il Dott. Marco Rossi., è stata rinviata per i seguenti due motivi:
A) – non è stato notificato il decreto che dispone il giudizio ad alcune delle persone offese da parte della Cancelleria;
B) – è stata evidenziata la pendenza davanti alla Corte di Cassazione di un ricorso relativo (da parte della Procura della Repubblica di Savona) anche ad altri imputati (otto persone tra imprenditore, tecnici, operatori) oggetto di stralcio da parte del G.U.P.. Per cui, nell’attesa di conoscere l’esito di tale pendenza, il Giudice rinvia l’udienza al 10 aprile 2013.
In tale data, non essendo ancora pervenuta sentenza della Corte di Cassazione (adesso prevista entro i primi giorni di luglio)si è reso un ulteriore rinvio fissato intorno a metà luglio. Ammesso e concesso che la Corte di Cassazione in tutto o in parte accetti le ragioni del ricorso della Procura, a mio avviso intravedo la ripresa dell’inizio, dopo tre anni e mezzo da quel disastroso 14 dicembre 2009, del lento cammino delle procedure (anche con errori di notifiche ), verso una conclusione di un processo penale che sembrerebbe, visti i tempi un tantino lunghi della giustizia, portare alla prescrizione. Come vorrei sbagliarmi, ricredermi nel constatare che chi ha subito danno non debba essere umiliato anche a subire beffa. Vorrei, a tal proposito, coinvolgere chi mi legge nelle mie negative sensazioni, offrendogli un “caso” emblematico riportato su Repubblica di venerdi 3 maggio, dal titolo “Il ponte aereo per le spigole del generale – Speciale se la cava con la prescrizione”.
ROMA – “Prescritti i reati contestati al generale Roberto Speciale, ex comandante della guardia di finanza, per il ” ponte aereo di spigole” del 26 agosto 2005 Speciale consumò la lussuosa cena nella foresteria dolomitica del Corpo a Passo Rolle con moglie, consuoceri e una coppia di amici. Il generale, ex deputato di Pdl, fu condannato nel 2010 dalla procura militare a un anno e sei mesi per peculato militare. Ma l’11 maggio 2011 la Cassazione aveva annullato quella sentenza rinviando gli atti alla magistratura ordinaria per un nuovo processo. La procura romana sette mesi mesi fa ( fine 2012) ha chiesto il rinvio a giudizio per peculato d’uso e abuso d’ufficio. Secondo il gup Alessandrina Tudino, le carte d’accusa “non consentono una immediata evidenza liberatoria a favore dell’imputato”. Ma non si può procedere perchè i reati nel frattempo
si sono prescritti””. Ogni commento è superfluo…
JOLLY NERO
Sento doveroso esprimere la mia solidarietà umana, oltre che marinaresca, nell’essere vicino al dolore dei famigliari delle vittime cadute sul lavoro nella torre di controllo del porto di Genova. E’ altrettanto doveroso rigettare le facili “supposizioni”, in particolare da coloro che credono di poter apparire come preveggenti di possibili errori umani, politici ascoltati in televisione ed in parlamento.
Bastava saper attendere la lettura della registrazione vocale tra il Pilota ed il Com.te del rimorchiatore riportata in serata su un TG, per avere la certezza di una “unica valida supposizione” che, modestia a parte, solo un marittimo può valutare prioritaria rispetto ad un errore umano. Ed è quando il Pilota afferma, per tutta risposta: ” mi manca la macchina!!!” (il motore). A questo punto si che viene logica la domanda del perchè la macchina non è partita; problemi di manutenzione?
Carlo Gambetta