Mentre i litiganti polemizzano, con un fiorire di polemiche per le scelte dell’amministrazione comunale sui tempi e sui modi del ‘ripascimento’ del litorale sabbioso, una ricchezza senza pari in Liguria, depauperato, corroso da mareggiate e tempeste, c’è chi finalmente può godersi il tutto esaurito. Sono i 126 stabilimenti balneari di Alassio. Quelli centrali e di ponente soprattutto hanno recuperato spazio e spiaggia dagli apporti artificiali in mare, gli altri storcono il naso, si ritrovano con file in meno di sdraio ed ombrelloni. Una perdita secca. Ma dal primo luglio, come abbiamo potuto verificare in questo reportage, non si affitta più per un giorno, non conviene perdere almeno un settimanale, quindicinale o mensile. Ci sono pure gli stagionali, le famiglie proprietari di ville e seconde case, che prenotano per due, tre mesi.
Come dire e far sapere, non venite negli stabilimenti balneari di Alassio a chiedere sdraio ed ombrellone, per un giorno, un fine settimane, perchè siamo esauriti. E non si fanno eccezioni per nessuno, mega raccomandati ed amici per la pelle inclusi. Ma c’è da credere? Nessuno sa dire o almeno non si è ancora fatto una stima di quanti posti, a pagamento, si siano persi negli stabilimenti balneari. A levante sono certamente i più danneggiati, i Bagni Adelasia (n.126) hanno ridotto quasi della metà la metratura e a ben poco serve l’autobotte che tra qualche risata, ma anche indignazione, scarica sugli scogli sabbia finissima. Anche se non è vero che i getti sono finiti sui bagnanti (eravamo presenti documentano le nostre immagini all’arrivo della ‘cisterna’ e alle operazioni sotto l’occhio vigile del vice sindaco, dell’assessore competente e dell’ingegnere), certamente è un rimedio abbastanza buffo vista la situazione, i risultati, l’ultima ora. Come appare ridicolo ed imperdonabile aver deciso l’assegnazione delle 8 spiagge comunali non solo sul filo di lana della stagione balneare, neppure a luglio i vincitori hanno potuto prendere possesso. E dire che l’assessore al Demanio appartiene ad una famiglia di noti ‘balneari’, il papà è stato fino allo scorso anno storico presidente della categoria. E gli avevamo anche dedicato un servizio. (Vedi Leggi…..Alassio e le sue spiagge giù la maschera degli intrighi.)
Il sindaco Melgrati si è preso un week end (scorsa settimana) di meritato relax, anche da stress di sentenza, nel principato di Montecarlo. Il suo vice, oggi facenti funzioni da sindaco, è preso di mira ( a volte impietosamente ridicolizzato) a destra e a manca. E’ lui che di primissimo mattino, alle 8 di lunedì, era già sulla passeggiata Cadorna ad attendere con una pattuglia di vigili urbani, con l’ingegner Paliotto e poi arriverà l’assessora delegata Schivo, l’autobotte spara sabbia. La scena per chi ha assistito è stata abbastanza comica, oltre che curiosa ed insolita. Mentre percorrendo il litorale e ascoltando questo e quel bagnino sul trespolo o in servizio si ascolta di tutto e di più. L’operazione ripascimento ed apporto andava bene nei mesi senza attività balneare, ora è assurda, inconcludente. E manco a dirlo c’è chi insinua tanta incapacità, improvvisazione e forse un ‘giretto di interessi inconfessabili’ di cui si tacciono rigorosamente nomi e cognomi. Ma uno più uno fa due. E l’intera operazione sabbia lascia comunque parecchi interrogativi almeno sul fronte delle capacità a livello comunale.
Un
titolare arriva anche a sfogarsi: “Lei vive a Loano ?, siete fortunati e tenetevi stretto il buon Angelo Vaccarezza, per i Bagni marini ed il turismo ha fatto miracoli, magari noi avessimo un Vaccarezza in Comune ad Alassio e non lo dico per partito preso. Posso non votare il suo partito, ma come pubblico amministratore da queste parti non ha eguali ed i risultati si vedono”.
Alassio dove il tema ‘spiaggia dimezzata’ in molti tratti rispetto alla capienza degli altri anni, è il leit motiv anche per tanti bagnanti. E i bagnini bersagliati di domande sulla presenza della chiatta in mezzo al mare che draga sabbia sui fondale verso Laiguieglia. Il ‘bottino’ viene poi scaricato, con un getto, sul litorale di levante. “Un sistema tecnico sbagliato – osserva un altro bagnino – perchè la sabbia si deve prendere nel momento in cui il mare, vicino alla battigia, forma le dune, così facevano i nostri vecchi, così ci insegnavano ed si raccoglievano risultati. Ora si pesca su un fondale, si raccoglie di tutto e poi non si doveva assolutamente arrivare a lavori in piena stagione. E non si tiene conto inoltre del ruolo delle correnti, della sabbia che va e viene”.
Alassio che continua ad avere gli abituè del commercio abusivo, con una significativa diminuzione rispetto al passato. Tuttavia non mancano gli ‘incalliti’ noti tra l’altro alla Polizia locale, carabinieri e agenti del commissariato. Eppure sfidano verbali, multe (che non pagano), sequestri. E il daspo? Veri e propri temerari che quando si spostano e offrono le loro mercanzie sono molto guardinghi, possono pure contare su vedette che si piazzano sulla passeggiata o dietro le cabine. E guai, tuttavia, a farsi vedere con la macchina fotografica a riprendere dove si trovano, sul lavoro, nella contrattazione con i bagnanti, incuranti dei cartelli ‘vietato…’.
Tra gli extracomunitari c’è chi si avvicina: perchè e chi fotografi ? da ridere si direbbe. Invece, ascoltate: “C’è un tizio che gira da bagnante e ci scatta le foto mentre vendiamo, poi le pubblica. Ci hanno detto che …..Io lavoro per vivere….ma lui non deve più rompere i coglioni e perseguitarci…anche la polizia ce l’ha detto….con le foto i comandi si incazzano….Tu conosci il fotografo ?….dicono che lavora per un giornale di Pietra Ligure….”Ovvio non fanno distinzione tra quanto si pubblica on line e la carta stampata. Purtroppo sappiamo di rischiare, sappiamo di essere soli nella scelta di pubblicare le immagini dei ‘abusivi’, anzi siamo ancora indietro agli scatti della scorsa estate. Raccontano scene eloquenti.
Mentre locandine e titoloni annunciavano clamorose operazioni anti abusivismo commerciale sulle spiagge, fotografavamo persino le bancarelle volanti assiepate da bagnanti, le più interessate all’affare da 10 euro il gentil sesso in vacanza.
Anche quest’anno, il primo luglio, tra le 9 e le 12, abbiamo messo insieme nuove immagini del mercato volante in spiaggia. Qualche massaggiatrice asiatica al lavoro, la piccola processione di ambulanti, diverse facce ormai abituali all’album delle stagioni estive. Per ora mancano soltanto i vigilantes dello scorso anno con la sola funzione di deterrente, ma non operativi. Una sorte di spaventapasseri pagati dai comuni e dai Bagni Marini, oltre che dai contributi ministeriali per la sicurezza del ministro Salvini.
Causa tempi di chiusura del blog e le molte immagini, non hanno una sequenza precisa e buona parte meriterebbero una spiegazione.
Può sembrare una bagnante, ma è una massaggiatrice vera non da luci rosse e in cerca di clienti: 10 euro per mezzora di massaggio 15 per 3/4 d ora