‘Noli me tangere!…..chi mi tocca muore’. La sorpresa alle 17,14 di domenica 14 aprile con Giove Pluvio indispettito dai quattro mesi di attesa. Noli che da quel pomeriggio, con 1.111 letture (?) per lo scoop di IVG.it, ha ridisegnato le sorti elettorali per la corsa alla poltrona ( come stona ripetere la brutta nomea) della squadra vincente. Il colpo assestato, dopo lunga incubazione, dai registi dell’horror story: il dr. Pino Niccoli sindaco e l’accorto vice, Alessandro Fiorito, successore in pectore. Hanno colpito duro e nel segno. Chi ? Ecce aspiranti palazzinari dei caseggiati 18,16, 16 bis di Via Belvedere, evacuati, con ordinanza di sgombero, dal dicembre 2009, per movimento franoso e ora credevano di farla franca.
Farsi una nuova reggia sulla pelle della laboriosa comunità nolese e del popolo Imu. Invece, neutralizzati proprio dal tandem di ferro. Vale a dire? Il rigoroso sindaco del rigoroso decoro in centro storico, lui, proprio lui, nella Conferenza dei Servizi ha condiviso il benestare alla nuova costruzione. La favola finale ? Proprio quel disco verde che, a 40 giorni dalla chiamata alle urne, gli fa dire e scrivere: “...Noi non denigriamo l’avversario politico con notizie false o mezze verità; che (il blog ndr) ci addita come palazzinari quando l’unico loro punto certo è la speculazione edilizia su via Belvedere”. Avete capito bene dove ‘casca l’asino’ ?
Già, ma chi ha usato il termine ‘palazzinari‘, parola che non si trovava nel vecchio Bignami? Ivg.it con la specializzanda ‘squadra antifango’, magistralmente diretta dall’ex direttore giornalista professionista, Federico De Rossi, persona schiva e riservata – al punto che gli omaggeremo la pagina integrale 726 (sub 25 del rapporto del ten.col. Nicolo Bozzo) dell’istruttoria Teardo story – ha scoperto che in realtà, letto e riletto, quel termine non compariva nell’articolo di truciolini-ini.it . Eppure presa a pretesto e suscitando la pungente reazione di Pino ed Alessandro. A chi attribuire dunque la paternità di ‘palazzinari’ ?
Lo spiegheranno nella prossima puntata di ‘Noli me tangere‘ dove il sindaco darà conto del verbale della Conferenza dei Servizi, l’architetto prof. Giovanni Maina (collaboratore volontario di trucioli dalla sua nascita, 7 anni fa) approfondirà il suo progetto che tutti e 4 i gruppi sfidanti bocciano nel loro programma. Nessuno pare d’accordo con l’ex candidato sindaco Maina che per Capo Noli propone: “Occorrerebbe una soluzione che spostasse il traffico di lunga percorrenza oltre il litorale tra i due centri balneari, su una vera Aurelia bis. Ciò sarebbe possibile ad esempio, realizzando una galleria a monte di circa 6 km, parallela a quella ferroviaria esistente.Si tratterebbe in questo caso, di una grande opera utile, che probabilmente supererebbe l’esame costi-benefici. Infatti in questa tratta, non soltanto a Noli, finirebbero le code inquinanti dei fine settimana, mentre la sicurezza e la qualità della vita dei residenti e dei turisti ritornerebbero ottimali, assieme a tempi di percorrenza di pochi minuti. Ovviamente occorre reperire un finanziamento di circa 200 ML. Nel frattempo è indispensabile programmare un iter di transizione esaustivo, basato su una sequenza di punti realizzabili, secondo un ordine di priorità ragionato. (vedi trucioli.it…..), . E ancora: Capo Noli mettere in pratica le idee, Maina risponde a Forzano.
Insomma, far passare il governo Niccoli per la ‘giunta del fango‘, non quello di intrallazzi più o meno loschi, parentali e dintorni, ma anche quello che in più occasioni si è raccolto nel bel mezzo del paese, causa tombini otturati e ripascimenti goffi perchè più ne metti – di terra pagata cara – più il mare ‘mangia’ e rigetta, ottura, questo è il Golfo di Noli.
Ebbene le amministrazioni Nicoli non possono esibire il fiore all’occhiello di Liguria 17, il più imponente complesso residenziale nella storia cittadina nel mercato delle seconde case (vedi metrature da monolocale). C’è soltanto un piccolo zampino che ruba la scena al due volte primo cittadino, quello di Ambrogio Repetto che, quella dolce edilizia di Liguria 17, l’ha apprezzata da idraulico in società del fratello. Mica si può pretendere che un artigiano, se pagato a dovere e con fattura, neghi la sua opera ingegnosa, creatura del buon Dio e di ogni uomo ? Da sindaco mica poteva fare liste di proscrizione degli stabili dove aveva approvato concessioni edilizie ? Mai, del resto, è stata accertata una qualche commistione mattone, calce, politica, affari. Non solo, con orgoglio, può lasciare lo scettro della Repubblica di Noli a chi, compagno di partito o affine, dai microfoni di Ivg.it di De Rossi, si professa “ambientalista convinto, non da oggi, e amante della vera cultura…”.
Come non essere rassicurati su ‘futuro & ambiente‘, a Noli. L’ha del resto ripetuto dal pulpito il sindaco che ha collezionato infortuni di vita e di percorso uscendone ‘sano e salvo‘, politicamente spalleggiato dal ‘caro amico Angelo Vaccarezza. Prima un piccolo incidente per via di un post assai spinto all’autoerotismo (seguito da un periodo di astinenza di alcune incombenze amministrative), poi un incidente vero per via di uno scuterista – barista lungo l’Aurelia di levante. Così in tema ‘green’ il sindaco ha potuto esibire agli studenti nolesi, uomini e donne del domani, che dove ‘altri (chi?) prevedevano di costruire prima 32, scesi a 18, infine a 6 mila metri cubi nell’ex cava in zona Manie di Noli, cemento nuovo, lui ha ottenuto di risparmiare consumo di suolo vergine. Si poteva negare, lasciando la patata bollente dell’affaire albergo Pontevecchio ? Un altro sindaco forse sarebbe stato più generoso visto che i privati beneficiari hanno rinunciato a tanto altro cemento sul litorale. E Noli non finirà mai di ringraziare chi è stato tacciato da ‘spergiuro” da un tre volte sindaco e con il quale avevano stretto un patto tra galantuomini. Vale a dire nessun regalino di edilizia ex novo alle Manie.
Siamo proprio sicuri che il clamoroso caso dell’immobile Pontevecchio finisca a tarallucci e vino ? E se fossero in corso minuziosi accertamenti tenendo conto che, solo la pubblicazione dell’asta giudiziaria da parte di trucioli.it (che aveva ripreso il dispositivo di vendita immobiliare del tribunale) ha messo in allerta, almeno ufficialmente, la giunta Niccoli – Fiorito che avevano già deciso di portare l’argomento all’ordine del giorno del consiglio comunale, con il loro ok. Ovvero il Comune concedeva ad un privato il cambio di destinazione d’uso di un immobile vincolato, di fatto ad un prezzo interessante, mentre contestualmente il tribunale ha fissato la procedura per vendere al migliore offerente un esercizio alberghiero chiuso, fatiscente. Basta essere vincolati per perdere almeno la metà del valore. La recente storia del Grand Hotel Royal di Spotorno è esemplare. E ce ne sono altri di minore portata. Forse risalendo a tutte le date e agli atti sarà possibile fare chiarezza, allontanare interrogativi su a chi giovava la delibera di giunta prima e di consiglio poi.
Comunque pubblichiamo l’intervento completo che il sindaco Niccoli ha letto in consiglio in cui taccia organi di ‘pseudo informazione‘. Al plurale. Forse sbaglia, voleva in realtà scrivere “blog trucioli ‘ che ha sempre fatto nomi e cognomi, documentandosi e firmandosi. L’elenco degli articoli scritti dall’ex sindaco Carlo Gambetta farebbe quantomeno arrossire. Invece ci troviamo nei panni di ‘diffamatori’ senza mai una smentita, una rettifica e con una crescendo di lettori. Non abbiamo neppure noi il dono dell’infallibilità, non dobbiamo portare acque al mulino di chicchessia. Semmai il sempre più difficile dovere di informare senza sconti, pane al pane.
E in 54 anni di umile professione non possiamo vantare neanche una condanna in sede penale o civile per diffamazione. Nè un risarcimento danni. Non è accaduto quando avevamo come editore Il Secolo XIX (dove le querele non sono mancate, Alberto Teardo ci chiese il risarcimento di un miliardo e mezzo), non accade oggi con questo piccolissimo blog. E può pure accadere di finire nel mirino di un magistrato, con tanto di querela e con opposizione alla richiesta di archiviazione del Pm. Niente rinvio a giudizio, niente processo, né risarcimento danni.
Un vanto, grazie non ci interessa. La piccola prova che non ci divertiamo a ‘infangare‘. Anzi in due circostanze, al segretario provinciale del Pci di Savona, e ad un affermato, noto enogastronomo italiano, non abbiamo esitato a promuovere azioni legali e giudiziarie. Si sono pubblicamente scusati.
Eppure Niccoli & company vanno alla carica ignorando che si rischia l’abuso d’ufficio quando un sindaco, come è accaduto a Noli, pubblica il rende ring privato di un progetto edilizio, quello di via Belvedere, per mettere alla berlina quelli che lui definisce i ‘veri speculatori’. Quel documento che ha postato sul sito “Salviamo Noli’, non è frutto di un atto pubblico. A parte la privacy, molto rigorosa in certi Comuni ed enti, il sindaco ignora, anzi nel caso calpesta, mettendo in pasto all’opinione pubblica chi, lui stesso, assimila agli speculatori che nell’edilizia non è un termine onorevole. Non sappiamo quale sarà la reazione delle parti in causa, non siamo interessati a fomentare vendette. Abbiamo il dovere di riferire correttamente fatti di interesse pubblico, quali sono appunto atti e comportamenti del sindaco. Non quelli da buco della serratura. Nessuno può sensatamente sostenere che la giunta Niccoli e la sua maggioranza, perlopiù silente, abbiano arrecato solo danno a Noli. Saranno i cittadini elettori, se compiutamente informati, a decidere chi dovrà governare Noli nel prossimo quinquennio. Se rinnovamento e discontinuità col passato siano condivisi o meno. Ci sono quattro liste, non abbiamo mai negato spazio ed ospitalità. Ognuno è libero di credere che siamo partigiani, non certo degli ‘affari’. Ognuno ritiene di aver le carte in regola per raccogliere la pesantissima eredità di una giunta ristretta a due persone su tre: Niccoli e Fiorito. Che d’amore e d’accordo si sono spalleggiati, spesso a suon di brutte figure. Dobbiamo tacere? Ai nolesi non abbiamo nascosto la verità, quella documentale benintesa.
Per farsi qualche amico in più avremmo dovuto praticare l’autocensura oppure perdere tante notizie, perchè di notizie di cronaca si è sempre trattato. Non quella che suscita interesse del popolino (esseri umani o ora anche gli animali), la cronaca di cosa accade dentro e fuori il palazzo, in Municipio, per antonomasia la ‘casa di vetro’. Elenchi il sindaco un solo articolo che il blog ha scritto, soprattutto con Carlo Gambetta, ed è stato smentito. (Luciano Corrado)
IL DOCUMENTO CHE IL SINDACO HA LETTO IN CONSIGLIO COMUNALE
IL COMUNICATO STAMPA DEL CIVICO N. 18 DI VIA BELVEDERE E CHE E’ STATO CENSURATO NEL TESTO DA IVG E CHE ALTRI MEDIA PUR AVENDOLO RICEVUTO NON HANNO RITENUTO DI PUBBLICARLO PER MANCANZA DI INTERESSE PUBBLICO?
Dopo aver letto alcune notizie di stampa pubblicate sul quotidiano on line Savona news e alcune dichiarazioni pubblicate su facebook, a firma del sindaco e vice sindaco dell’attuale amministrazione, riteniamo doveroso intervenire per chiarire alcuni punti a tutela della nostra onorabilità e soprattutto della verità dei fatti.
Ci riferiamo in particolare all’allusione ad una supposta “speculazione edilizia in via Belvedere” da parte nostra.
A questo proposito ci preme evidenziare i seguenti incontestabili fatti, verificabili da chiunque con una minima conoscenza degli eventi.
1- I caseggiati 18 ,16,16bis e 14 della via belvedere sono stati evacuati dal dicembre del 2009 a seguito del dissesto conseguente ai lavori delle sottostanti autorimesse in costruzione sulla sede dell’ex ferrovia, area che il Comune aveva ceduto a imprese private a titolo oneroso con progetto esecutivo per 174 box.
2 – A seguito di tale dissesto i sottoscritti condomini, ormai da 10 anni, sono stati privati della loro proprietà, e pregiudicati nei loro diritti, con sostanziale azzeramento del valore dei loro alloggi
3 – Solo a seguito di lunghe e complesse vicende giudiziarie, per le quali è stata ad oggi accertata anche una concorrente responsabilità del Comune, i risarcimenti sono stati parzialmente erogati.
4 – In questi anni sono stati presentati alcuni progetti per la ricostruzione e conseguente riqualificazione dell’area e nel 2015 il Comune di Noli – dott. Niccoli Sindaco -si è fatto promotore di una conferenza dei Servizi che, sulla base di precise indicazioni della Regione e della Soprintendenza, così si è espressa come si evince dalle conclusioni del relativo verbale che testualmente si trascrive di seguito.
Va altresì precisato che gli aumenti di volume previsti da questo progetto sono ampiamente inferiori (15% invece del 25%) rispetto quelli previsti dal progetto di nuovo PUC per questa area, recentemente adottato da questa amministrazioneAlla luce di quanto sopra le affermazioni del Sindaco e del Vice Sindaco , che pubblicamente qualificano come “speculazione edilizia” un progetto promosso dalla loro stessa amministrazione con gli atti formali di cui sopra, coinvolgendo oltretutto privati che da 10 anni non posso utilizzare le loro abitazioni, appare affermazione grave, gratuita ed immotivata, sotto l’aspetto politico.
Dette affermazioni sono soprattutto irrispettose dei sentimenti e dei diritti di cittadini che, in questa brutta vicenda sono incontestabilmente parti lese e non certo speculatori.
FIRMATO I Condomini dei civici 16-16bis e 18.
Articolo pubblicato da Ivg.it (a firma la redazione)
In attesa di confermare il componente mancante per completare la squadra, ecco la lista: Giovanni Maina, 75 anni, architetto; Alfredo Rossi, 69 anni, ex primario Niguarda Milano, direttore sanitario della Società Nazionale di Salvamento; Rinaldo Tissone, 73 anni, ex dipendente Piaggio, attualmente in amministrazione; Simona Caneva, 46 anni, dipendente azienda del settore della ristorazione, attualmente in amministrazione; Gianluca Torre, 48 anni, titolare stabilimento balneare; Jolanda Lanero, 67 anni, titolare ristorante; Francesco Marucci, 61 anni, veterinario; Selene Restuccia, 24 anni, studentessa facoltà Scienze Naturali; Marco Pierfederici, 40 anni, avvocato.
“Abbiamo due componenti dell’attuale amministrazione, ma anche tanti volti nuovi, giovani e personalità con curricula importanti: una squadra forte e competente per attuare il nostro programma elettorale” ha detto lo stesso Fiorito.
“La lista pone le sue fondamenta sull’esperienza maturata in questi anni dagli attuali componenti dell’amministrazione, Fiorito, Caneva e Tissone e dell’architetto Maina, attivo da tempo in politica e che aveva partecipato già 5 anni fa alla corsa alla poltrona di Sindaco e che metterà a disposizione la sua conoscenza professionale in campo urbanistico. A loro si aggiungeranno personalità che possono vantare curricula unici e che, pur non di origine di Noli, hanno il nostro borgo nel cuore e hanno deciso di farne la loro casa e mi riferisco in particolar modo al professore Alfredo Rossi, ex primario dell’ospedale Niguarda di Milano ed ora direttore sanitario della Società Nazionale di Salvamento e collaboratore del ministero della salute. In lista anche componenti del tessuto economico del territorio: oltre al candidato sindaco, titolare di un bar, ci saranno una ristoratrice, Jolanda Lanero, e un gradito ritorno (era già stato in amministrazione per qualche mese ma aveva dovuto lasciare per motivi personali) Gianluca Torre, titolare di uno stabilimento balneare. Siamo la lista con più rappresentanti delle attività commerciali del paese. Selene Restuccia è il volto giovane del gruppo dove porterà la propria preparazione in campo ambientale. A completare la squadra due importanti professionalità come il dott. Francesco Marucci, veterinario dell’asl e l’avvocato Marco Pierfederici, figure imprescindibili per chi si appresta a governare il paese” sottolinea ancora il candidato sindaco.
Intanto si scalda la sfida elettorale nolese, con il candidato sindaco Alessandro Fiorito che ha voluto precisare in merito ad alcune polemiche alimentate negli ultimi giorni. Ecco il suo intervento: “Si avvicinano le elezioni ed ecco puntualmente comparire la macchina del fango: sono circolate bufale di ogni tipo da parte di un blog settimanale, che si professa super partes ma palesemente schierato con uno dei candidati alle prossime elezioni. Ma facciamo chiarezza: per quanto riguarda la vicenda ex albergo Pontevecchio l’attuale amministrazione aveva partecipato ad un bando Inail che metteva a disposizione delle somme per “interventi di investimento su edifici ad elevata utilità sociale”, allo scopo di acquistare e riqualificare la struttura. Si era anche firmato un accordo preliminare con la proprietà, della durata di un anno, per l’acquisto ad una cifra fissata in 900 mila euro. Successivamente, in seguito alle lunghe tempistiche dell’Inail e al cambiamento delle regole sugli appalti, il termine di un anno scadeva e il Comune rinunciava all’acquisto. Pochi mesi dopo la proprietà proponeva un accordo dove chiedeva il cambio di destinazione d’uso ma si impegnava a cedere al Comune 350 mq, al piano terreno, sistemati ed attrezzati, oltre il pagamento degli oneri di legge. La proprietà aveva documentato l’assoluta non remunerabilità dell’intervento di ristrutturazione alberghiera sia per l’inadeguatezza della struttura agli standard vigenti che per l’elevato costo da sostenere”.
“L’amministrazione accettava la proposta e a dicembre la Giunta deliberava l’intenzione di sottoporla all’approvazione del Consiglio. A seguire, il 15 gennaio, il Tribunale di Savona, per vicende non note all’amministrazione, metteva all’asta l’immobile. Venuta a conoscenza della situazione l’amministrazione decideva di non presentare il punto e di lasciare ogni decisione a dopo le elezioni. In un articolo più recente l’amministrazione viene attaccata per aver previsto nel nuovo PUC una volumetria di 6 mila mc nell’ex cava delle Manie. Veniamo definiti palazzinari ma l’articolo omette scientemente tutte le cifre: non cita che la volumetria in quel punto scende da 18 mila a 6 mila mc, non riporta che spariscono tutte le volumetrie del porto; non cita che non sono previste nuove zone di insediamento ma solo zone di completamento. Non si menziona da nessuna parte la battaglia dell’amministrazione contro il tunnel di Capo Noli, peraltro vinta definitivamente questa settimana; non si cita il regolamento, richiesto da più parti, per la tutela del promontorio di Capo Noli varato lo scorso mese (mossa quanto mai provvidenziale in un contesto regionale in cui vengono cancellati i parchi tra cui quello del Finalese). Chi ha visto il programma della lista Noi X Noli – Fiorito Sindaco, per ora l’unico uscito, dettagliato in ogni punto, può vedere quanto saremo attenti all’ambiente, ma probabilmente c’è una compagine che non avendo idee, che sta aspettando che il programma glielo scrivano i cittadini, non ha altri strumenti che denigrare l’avversario politico con notizie false o mezze verità; che ci addita come palazzinari quando l’unico loro punto certo è la speculazione edilizia su via Belvedere”.