Aveva lo studio in Via Paleocapa 23. Faceva parte di gruppo pubblico Savona E‘ (8300 amici, ora è chiuso). Agostino Torcello, un galantuomo al quale va detto grazie. Non solo, Quiliano in particolare ha un dovere morale e di riconoscenza: un monumento che ricordi il suo grandissimo impegno sociale. Fu anche tra i primi a proporre ‘rifiuti zero’ al presidente della Provincia. Grazie, inoltre, alle sue denunce, nel 2014 la centrale a carbone è stata sequestrata dalla magistratura, e poi chiusa definitivamente. Torcello che avevamo incontrato, l’ultima volta, dolorante, privo di sorriso, ai funerali di Gianni Veirana, fine ottobre 2017, altro democristiano galantuomo (vedi…….). Sarà interessante e utile sapere se i candidati sindaci alle comunali prenderanno un impegno per un ricordo perenne del benemerito Torcello. Ne daremo conto, doverosamente.
L’ARTICOLO DEL GIORNALISTA AMODIO – LA STAMPA
Unico cronista che ha ricordato la militanza del dr. Torcello nella Dc e consigliere comunale a Quiliano
IL 27 LUGLIO 2009 AMICI DI BEPPE GRILLO /
Mi sembrava che il Pasquale pensiero l’avessimo già sentito, ma forse all’epoca parlava in veste di presidente della locale unione industriali magari oggi parla come presidente della Carisa, comunque non sia mai che i nostri perdano un’occasione per ripetere ossessivamente e compulsivamente sempre la stessa tiritera …..
Centrale a carbone, piattaforma, centrale a biomasse … non si sa mai ma qualche pesce potrebbe abboccare !!!
Che questi interpellati rispondano sempre alla stessa maniera non stupisce per nulla, è il loro mestiere, c’è da chiedersi piuttosto con che faccia il Secolo XIX continui in questa campagna a favore degli industriali contro i cittadini e la loro salute, mi direte ormai è l’organo ufficiale degli industriali ma un po’ di obiettività non potrebbero mantenerla? in fondo una delle loro missioni è fare informazione, o no?!?
Cambiano i giornalisti che firmano i pezzi ma la musica è sempre la stessa ….. il Giornale insegna …..
ARTICOLO DEL 26 LUGLIO 2009 DA IL SECOLO XIX A FIRMA DI SERGIO DEL SANTO
NON C’E’ UNO SENZA IL DUE SEMPRE CON PASQUALE E DEL SANTO
DA TRUCIOLI SAVONESI: In castigo i medici “scomodi”, porte chiuse in Circoscrizione (2008)
Se la democrazia prende l’esempio da Putin (Russia) e teme il confronto
……Analogamente Tirreno Power preferisce lanciare il suo messaggio rassicurante attraverso manifesti giganteschi che tappezzano le vie di Savona, nascondendosi anche dietro ad associazioni benefiche cui chiedono, vergognosamente, un appoggio politico in cambio di contributi economici, piuttosto che esporsi ad un contraddittorio che la vedrebbe in grave difficoltà.
D’altro canto questa vicenda getta un’ombra anche sulle circoscrizioni in oggetto e sulle istituzioni politiche savonesi in genere, che evidentemente preferiscono una informazione “istituzionale” , addomesticata e a senso unico, lasciandosi dettare l’ agenda dei partecipanti ai convegni scientifici da qualcuno che preferisce evitare la presenza di esperti in materie ambientali, non controllabili politicamente perché intellettualmente indipendenti.
Come al solito gli sconfitti sono 3: la libertà, la ricerca della verità, ed i cittadini Savonesi, che vengono privati di dati, tutt’altro che “confortanti” che sono troppo preziosi per poter essere tenuti chiusi in un cassetto.
Da parte nostra abbiamo definitivamente imparato la lezione ne trarremo le debite conseguenze.
Virginio Fadda, Biologo, MODA Savona (Movimento di Opinione e Difesa Ambiente).
Franceschi Paolo, Medico Pneumologo, CNCMAS Liguria: Coordinamento dei Comitati dei Medici per l’ Ambiente e la Salute, sezione Liguria.
Agostino Torcello, Medico Pneumologo, MODA Savona.
RIVISTA DOTTORI:.., MEDICO DI BASE….
Abbiamo avuto l’onore di conoscere il Dottor Agostino Torcello. Da sempre in prima linea contro l’uso del carbone. I suoi esposti hanno probabilmente salvato la vita di molti, anche se altrettanto probabilmente non lo si saprà mai. Ma se salvi anche una sola Vita, salvi il mondo intero.
Torcello non era solo: con il suo compagno di lotta Virginio Fadda avevano visto lungo e fondato il MOvimento Difesa Ambiente. Un orgoglio civile per la nostra Città. Era il 1988, forse ancora prima. Ora Agostino è volato su come una particella finissima, portando con sé un garbo ed un’ intelligenza ormai perduti. Ci guarderai dal paradiso dei Giusti, forse battuti ma mai sconfitti, continuare con quell’impeccabile intento del guerriero gentile.
Quelli che lottano tutta la vita sono “gli indispensabili”, dicendola alla Brecht. A volte vengono considerati “nemici del popolo” (stavolta alla Ibsen), solo perché denunciano un danno sanitario di un’azienda che in apparenza porta floridezza alla comunità.
Il pneumologo Agostino Torcello ci ha lasciati. Lui, persona mite ma tenace, di danni sanitari ne aveva segnalati tanti. Insieme all’amico e biologo Virginio Fadda sono stati i primi a denunciare i danni della centrale a carbone di Vado Ligure. Per 40 anni. Soli e inascoltati. Solo vento contro le ciminiere.
Certo, avrebbero potuto comportarsi come tanti altri, disposti a difendere l’interesse dell’azienda, che curiosamente coincideva con il proprio interesse: funzionari pubblici che non controllavano le emissioni, politici che nascondevano preoccupanti dati di inquinamento ambientale, amministratori che lavoravano nell’azienda e che ne deliberavano l’ampliamento, medici (si, medici come loro) che firmavano documenti sanitari tranquillizzanti. In fondo bruciare 5.000 tonnellate di carbone al giorno per 43 anni in mezzo alle case di 75.000 persone cosa vuoi che sia. Tutte persone spesso poi promosse a incarichi -o a danni- più elevati.
E invece, piccoli eroi moderni, Torcello e Fadda si erano messi in testa di fare una cosa semplice, secondo coscienza: salvare vite umane, anteponendola a tutto il resto. Dopo decenni, altri – colpiti dall’esempio e dalle ragioni di questi due medici – si sono messi al loro fianco nel portare avanti questa battaglia. Sono iniziate manifestazioni, esposti, studi approfonditi, petizioni, interrogazioni parlamentari. Non più solo vento: le ciminiere hanno cominciato a oscillare.
Grazie a queste denunce, nel 2014 la centrale a carbone è stata sequestrata dalla magistratura, e poi chiusa definitivamente. In questi anni e negli anni a venire presumibilmente centinaia di persone si salveranno – o vedranno la propria aspettativa di vita aumentare di 2, 3, 5 anni – che sembrano aridi numeri ma si tradurranno in sorrisi, emozioni, esperienze. Forse non sapremo mai quanti con certezza, proverà a definirlo il Processo appena iniziato. Agostino non potrà vedere la fine del dibattimento, ma siamo certi che non avesse bisogno di entrare in quell’aula giudiziaria per essere consapevole di quanto bene avesse fatto alla nostra comunità. Anche ai più giovani che hanno una vita davanti nella quale poter respirare un’aria più pulita, anche se ignari di quanto fatto per loro. A volte non si vive e si muore invano. E’ un dono degli indispensabili.
STEFANO MILANO dal Blog LiguriTutti
È morto all’età di 72 anni, il medico pneumologo di Savona, Agostino Torcello, che era conosciuto come il medico «anti carbone». Per molti anni insieme ai medici Virginio Fadda e Paolo Franceschi ha studiato le implicanze del carbone utilizzato dalla centrale di Vado Ligure sulle popolazioni del Savonese. In passato, come indipendente, era stato anche consigliere comunale a Quiliano. Viene ricordato anche per essersi occupato insieme ad altri medici e associazioni ambientaliste dell’esposto alla Procura che ha poi dato il via all’inchiesta giudiziaria sulle centrale. I funerali martedì 19 febbraio alle ore 10 nella chiesa di San Giovanni Battista in San Domenico in via Mistrangelo.
DA MEDICINA DEMOCRATICA – Lutto a Savona per la scomparsa all’età di 72 anni del medico pneumologo Agostino Torcello. Il dolore è stato forte, non solo nell’ambiente medico e tra i suoi pazienti, ma in tutta la comunità savonese dove era conosciuto e stimato anche per le sue battaglie contro il carbone. Il funerale sarà domani alle 10 nella parrocchia di San Giovanni in San Domenico a Savona.
Il lutto espresso anche su Facebook ed in particolare sulla pagina di Medicina Democratica: “Medicina Democratica si unisce al cordoglio del mondo ambientalista savonese, ricordando il suo impegno nella lotta per la salute collettiva quando significava andare “controcorrente” e ribadisce che il modo migliore di ricordare il suo contributo sia continuare sulla stessa strada, indipendentemente dal fatto che il problema si chiami Carbone della Tirreno Power, Fumi e polveri dell’ILVA di Taranto, sole e fatica sotto il sole a raccogliere pomodori o ritmi da schiavitù nella grande distribuzione.”
LUGLIO – AGOSTO 2001 INQUINAMENTO AMBIENTALE E TUMORI IN LIGURIA E PROVINCIA DI SAVONALUGLIO – AGOSTO 2001 INQUINAMENTO AMBIENTALE E TUMORI IN LIGURIA E PROVINCIA DI SAVONA
La Centrale di Vado in pieno centro abitato risulta essere la principale fonte di inquinamento in Liguria con 49.000 tonn/anno di SO2 (80% della Provincia di Savona), 23.000 tonn/anno di NOx (60% della Provincia di Savona) 2.800 tonn/anno di polveri ( 44% della Provincia di Savona). Tutta questa massa di inquinanti ricade quindi sul territorio e sulla popolazione. Inoltre i controlli sulla qualità dell’aria sono sempre stati inadeguati . Già negli anni ‘80 con la pubblicazione da parte della Provincia di Savona e dei Comuni di Vado e Quiliano dell’opuscolo “Conoscere per decidere”, mentre la centrale Enel funzionava a carbone, venivano diffusi alla popolazione dati non veri (anni ‘70 e ‘80), che sottostimavano gravemente l’inquinamento ambientale (La Stampa del 14 e 15 maggio 1981, “Considerazioni sulle centrali a carbone nel brindisino” Prof. Rubino).
La Provincia di Savona nel 1992 aveva dimostrato inoltre come i valori di SO2 e polveri monitorati dalle centraline ENEL erano del 30% inferiori a quelli monitorati con strumenti a norma di legge. L’ENEL quindi, sottostimando i dati reali, dava un’immagine migliorativa dell’aria respirata. Sorprendentemente la Provincia stessa, nel 1996, pubblica uno studio sulla qualità dell’aria in cui vengono presi in esame ed elaborati i valori di inquinamento, gravemente sottostimati della sottorete ENEL, ricavati ancora con strumenti non a norma di legge. Inoltre nel 1996 la Provincia di Savona non aveva ancora attivato la rete di monitoraggio provinciale della qualità dell’aria previsto dal D.M. 20/5/91 e lo studio della Regione Liguria del 1999 denuncia ancora per la Provincia di Savona gravi inadeguatezze per il controllo ambientale. D’altra parte già nel 1991 lo studio del Prof. Nimis dell’Università di Trieste, aveva affermato che l’area di studio (Savona, Vado) “presenta aree con qualità dell’aria molto deteriorata…..e condizioni della qualità dell’aria paragonabili a quelle delle zone maggiormente inquinate della Pianura Padano-Veneta orientale.”
Tutto ciò indica come in questi decenni Enel, Provincia di Savona e Comuni di Vado e Quiliano hanno minimizzato il grave reale inquinamento del comprensorio savonese . Anche in Provincia di Savona la situazione sanitaria ci risulta purtroppo particolarmente grave.
Tumori. Alla fine degli anni ‘50 ogni 1000 abitanti-residenti sono morti di tumore l’l,75 nel 1957;2,09 nel 1967 ; 2,55 nel 1977 pari a 780 unità; 2,80 nel 1987 pari a 820 unità; 3,56 nel 1997 con 1000 unità; si raggiunge la ragguardevole cifra del 4,04 nel 1999 e del 3,65 nel 2000 con rispettivamente 1131 e 1023 decessi per tumore.La media nazionale negli anni 1991 e 1997 si attestava su valori di 2,6 e 2,7 per 1000; ricordiamo inoltre che nel 1997 i valori oltre il 4 per 1000 rappresentavano il massimo riscontrabile solo in tre Province italiane (Alessandria, Piacenza e Trieste) ( fonte ISTAT).
Apparato cardiocircolatorio.Ma anche i tassi di mortalità dell’apparato cardiocircolatorio “sensibilissimi all’inquinamento ambientale” subiscono notevoli incrementi in questi decenni nella Provincia di Savona. Sono morti per malattie dell’apparato cardiocircolatorio il 3,53 per 1000 abitanti del 1961 con 928 decessi ; il 6,79 del 1988 con 1980 decessi ed infine si raggiunge la ragguardevole cifra del 7,07 nel 1998 con 1984 decessi mentre la media nazionale nel 1997 raggiunge “appena” il 4.
Indice generale di mortalità.Anche l’indice generale di mortalità ha avuto in questo periodo costanti incrementi in questa provincia. Nei primi anni ‘60 (1961) era di 10 decessi su 1000 abitanti con 2673 unità; saliva a 13 decessi alla fine degli anni ‘80 (1988) con 3885 unità e a 14,6 alla fine degli anni ‘90 (ISTAT 1999) mentre la media nazionale è intorno al 9. Il valore di 14.6 è molto alto risultando il terzo in Italia dopo le province di Trieste e Alessandria nel 1999 (fonte ISTAT).
CONCLUSIONI. Tali considerazioni vogliono essere di stimolo per riproporre una “seria, rigorosa e completa indagine epidemiologica” che da decenni invano chiediamo a tutela della salute dei cittadini, dei lavoratori di questo territorio come d’altra parte fortemente richiesto oggi anche dal Comitato per la difesa dell’ambiente di Legino e Zinola che è riuscito ad ottenere l’interessamento della Regione Liguria. Rimane in noi l’amarezza di dover constatare come gli amministratori di una provincia così martoriata con una chimica allo sfacelo ( ACNA e Stoppani), la cosidetta “vocazione carbonifera” (centrale ENEL e cokeria di Bragno), le innumerevoli discariche, il vecchio inceneritore, il megadepuratore di Zinola, ecc… non abbiano mai sentito il bisogno di avviare a tutela della popolazione una estesa ed approfondita indagine epidemiologica del tipo di quella promossa dal Piemonte (vedi studio APHEA del 1997 allargato a diverse città Europee).
Gli ambientalisti savonesi da decenni ormai denunciano la pericolosità dell’inquinamento provocato dalle centrali a carbone. Gli studi della National Academy of Science sostenuti dallo stesso prof. Ippolito affermano che:“….una centrale a carbone da 1.000 MW provoca ogni anno circa 25 decessi, 60.000 casi di malattie respiratorie e danni alle cose per circa 12 milioni di dollari”.Ma al contrario gli amministratori savonesi “senza pudore” ancora oggi ripropongono un megaterminal carbonifero a Savona e nuove centrali a carbone in val Bormida.
M.o.d.a Dott. Agostino Torcello (Medico), Dott. Virginio Fadda (Biologo) Wwf Verdi Storici
AGOSTO 2009
Consiglieri della IV Circoscrizione chiedono UNA COMMISSIONE SCIENTIFICA PARITETICA !!!
Riceviamo e postiamo la richiesta da parte dei consiglieri Renzo Briano, Roberto Bozano e Vittorio Pandolfino di formare una commissione scientifica paritetica in grado di fare finalmente luce in maniera oggettiva e dare risposte ai cittadini in merito alle problematiche dell’ampliamento della centrale a carbone di Vado Ligure. Dal canto nostro auspichiamo che la richiesta venga accolta a tutti i livelli decisionali in modo da inchiodare ciascuno alle proprie responsabilità e affinché venga fuori una volta per tutte la verità ….. allora si che ne vedremmo delle belle !!!!
Al COMUNE di SAVONA – CIRCOSCRIZIONE IV (c.a. del Presidente Signor Francesco Murialdo)
Al COMUNE di SAVONA (c.a. dell’Assessore ai Quartieri Signor Francesco LIROSI)
Al Signor SINDACO Dr. Federico BERRUTI
Rif: situazione ambientale ed ulteriore gruppo da 460Mw
Oggetto: Commissione scientifica paritetica
Vista e considerata la normativa vigente in materia che disciplina le convocazioni Comunali e Circoscrizionali;
Vista e considerata la normativa vigente in tema di prevenzione e tutela della salute pubblica;
Vista e considerata la normativa vigente sulla trasparenza e libero accesso L. 241/1990 e DPR n. 352/1992 ed ulteriori integrazioni;
Visto e considerato che le polveri sottili Pm 10 e Pm 2,5 superano i livelli di guardia e che le concentrazioni maggiori dei micro inquinanti si registrano a fine di ottobre e a fine dicembre, come si evince dal Rapporto sullo stato dell’Ambiente realizzato dal Comune di Savona in collaborazione con l’ARPAL, raggruppando le rilevazioni del 2005 su mobilità, trasporti e condizioni dell’aria;
Visto e considerato che tra gennaio 2006 e settembre 2006 la concentrazione di PM 10 nell’aria di Savona ha fatto registrare sforamenti dei limiti per ben 46 volte (e nel 2005 i casi di superamento dei limiti giornalieri erano stati 53), contro un massimo consentito fino al 2010 di 35, e valori massimi raccomandato dall’OMS per la protezione della salute di 3 superi/anno;
Visto e considerato che la documentazione regionale pervenuta documenta che il particolato, la CO2, gli ossidi di azoto e gli ossidi di zolfo prodotte dalla centrale termoelettrica a carbone di Vado Ligure sono la maggiore fonte di inquinamento dell’intera Provincia, nonché causa di critiche condizioni della qualità dell’aria valutate mediante metodi indiretti come la biodiversità e la bioindicazione lichenica, e che in Provincia si Savona si registrano i più elevati livelli di radioattività della 4 Provincie della Liguria (ARPAL 2001);
Visto e considerato l’esame epidemiologico espletato dall’IST, nella persona del Prof. PUNTONI (specializzato in epidemiologia) dal risultato inquietante, (come sostenuto dall’Ordine dei Medici di Savona ed ISDE) e quello successivo espletato dalla biologa D.ssa Vercelli dal tenore tranquillizzante;
Visto e considerato lo studio della Comunità Europea Externe che calcola per la popolazione residente in Provincia di Savona un danno esterno provocato dalla centrale Tirreno Power in termini di mortalità e di morbilità pari a oltre 26 milioni di euro/anno;
Visto e considerato che il Dott. Paolo Franceschi (pneumologo e referente scientifico della Commissione Ambiente e Salute dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri di Savona); Dott. Agostino Torcello (pneumologo) e il Prof. Virginio Fadda (biologo) suggeriscono a tutti i Consiglieri della IV Circoscrizione e del Comune di Savona che:
VENGA DELIBERATO:
Una Commissione Scientifica Paritetica (nominata da Enti Locali e ricercatori scientifici del luogo) al di fuori di ogni sospetto, atta a verificare se:
- Gli studi epidemiologici condotti dall’IST di Genova per conto dell’Assessorato all’Ambiente siano stati condotti in maniera corretta al fine di descrivere in maniera adeguata i rischi aggiuntivi per la salute dei cittadini della Provincia di Savona esposti alle emissioni della centrale termoelettrica Tirreno Power;
- Le conclusioni dello studio Externe della Comunità Europea sia stato preso in adeguata considerazione, onde, eventualmente, intraprendere opportune iniziative conseguenti a detta valutazione del danno;
- Le polveri sottili emesse (PM 2,5) dalla centrale Tirreno Power, siano state monitorate da Ente Pubblico, in quale maniera e da quanto tempo;
- Lo studio riferito alla componente chimico-fisica delle polveri sottili, come già deliberato da questa Circoscrizione, si palesi necessario ed indispensabile;
- Le ceneri prodotte e derivate dalla combustione del carbone vengono smaltite in siti idonei e se le medesime siano state monitorate anche sotto il profilo della percentuale di radioattività;
- I bassi valori di biodiversità lichenica riscontrati in Provincia di Savona non siano da attribuire in larga misura all’inquinamento da combustione del carbone utilizzato dalla centrale Tirreno Power.
I Consiglieri della IV Circoscrizione del Comune di Savona:
Renzo Briano
Roberto Bozano
Vittorio Pandolfino
……COMUNICATO STAMPA…..28 NOVEMBRE 2008
…..Per la CO2 poi già nel 2006 con 3,8 milioni t/a Tirreno Power sforava di 500.000 t/a il limite impostole a livello nazionale per il rispetto del protocollo di Kyoto. Raddoppiando a 7,5 milioni di tonnellate si raggiungono valori che sono del tutto incompatibili con la riduzione del 20% imposta a livello europeo e che aggraveranno notevolmente il bilancio dello stato e la bolletta per le imposizioni sulla CO2 prodotta in eccesso a livello nazionale. E in ultimo come non ricordare i danni alla salute e all’ambiente stimati secondo i parametri della Unione Europea per la centrale Tirreno Power da un minimo di 110 MILIONI DI EURO/ANNO fino a un massimo di 500 MILIONI DI EURO/ANNO ed una mortalità prematura di circa 100 morti/anno con una mortalità cumulativa in 30 anni di funzionamento di circa 3.400 morti. (vedi studi Usa ). Appare dunque chiaro anche oggi, quando nuovi studi ed approfondimenti sono stati fatti dalla comunità scientifica internazionale rispetto ai danni della combustione del carbone, quanto sia giusta la richiesta fatta già nel 1988 dall’Istituto Superiore di Sanità di Depotenziamento e completa metanizzazione di questa “centrale in città” votata oltretutto dai Comuni di Vado, di Quiliano, di Savona, dalla Provincia per 2 volte e ancora recentemente dal Comune di Spotorno….. ma nonostante tutto nulla di ciò è stato fatto e contro ogni logica si continua ad insistere nella combustione del carbone. Stupisce e spaventa poi la posizione del Presidente regionale Burlando ” …Aspettiamo che ci chiamino e, soprattutto, aspettiamo che il Ministro Prestigiacomo firmi il decreto. Per ora non mirisulta l’abbia fatto” (Il Secolo XIX del 28 novembre ’08) che invece di opporsi nettamente a Tirreno Power esprime una posizione pericolosamente attendista rispetto addirittura al potenziamento a carbone.
Dr. Virginio Fadda (biologo) Dott. Agostino Torcello (medico pneumologo) MODA Savona
DA IL FATTO QUOTIDIANO 21 SETTEMBRE 2010
“Costi sociali per 142 milioni di euro e 3.380 morti premature in 30 anni di funzionamento del sito”. E’ da brivido la denuncia dei medici Virginio Fadda (biologo) e Agostino Torcello(pneumologo), dell’associazione ambientalista Moda di Savona. Secondo Moda se la regione Liguria nei prossimi giorni deciderà di dare il via libera all’ampliamento della centrale a carbone Tirreno Power di Vado Ligure (Savona), controllata dalla Sorgenia di Carlo De Benedetti, i cittadini pagheranno un prezzo altissimo. Il loro studio si aggiunge alle polemiche nate nel mese di agosto: dieci domande scomode che personalità della cultura, della medicina e della politica, insieme a comitati savonesi e comuni avevano rivolto all’editore di Repubblica.
Ma quali dati si basa l’apocalittica previsione dei comitati ambientalisti? Il Moda ha paragonato le emissioni della Tirreno Power con quelle della centrale a carbone di Sempra Twin Oaks 3 in Texas (Stati Uniti) e ha fatto la stima sulla base di uno studio condotto dal Public citizens Texas office and the Sustainable energy and economic development coalition. Dal canto suo Tirreno Power replica in maniera netta: “Sono affermazioni alle quali non possiamo rispondere perchè analoghe ad un contesto diverso. Sono posizioni assolutamente estremiste al limite del procurato allarme e non sono da prendere in considerazione. Noi rispondiamo con i nostri dati ambientali perchè una centrale esercita la propria attività all’interno di un contesto normativo stringente”.
“Non sono una nostra invenzione questi numeri”, spiegano Fadda e Torcello. “Le nostre stime sono state fatte attraverso i parametri della Commissione Extern dell’Unione Europea in base alla produzione media di emissioni degli ultimi anni e anche per la mortalità le stime sono prudenti perchè viene considerata una zona del Texas con una popolazione notevolmente inferiore a quella di Savona”. Per le associazioni ambientaliste è questo il motivo che spiega il basso prezzo del carbone: costa poco finchè non si considerano tutti i costi esterni.
E con gli stessi parametri l’associazione ha calcolato anche i costi totali in rapporto alla emissioni: 36,5 milioni di euro all’anno per danni alla salute, alle coltivazioni, alle cose e 106 per i cambiamenti climatici, per un conto da oltre 142 milioni di euro. Numeri che stabiliscono una relazione tra l’uso del carbone per generare energia e il suo impatto sulla salute. Perchè qui nei centri abitati più vicini alla centrale il tasso di mortalità aumenta con la vicinanza all’impianto. Sotto esame le patologie come ictus, cancro ai polmoni, alle corde vocali e infarti che superano pericolosamente la media nazionale. Questi sono i dati correlati alle dieci domande rimbalzate in rete e sui giornali locali.
Da parte di Tirreno Power però nessun dubbio: si avanti con il progetto. E dopo l’ok del Ministero dell’Ambiente all’ampliamento ora il pallino è in mano alla Regione Liguria che nei prossimi giorni esprimerà il suo parere.
“Non abbiamo risposto alle domande – dichiara Tirreno Power – perchè sono domande a cui non è possibile rispondere”. La linea è dialogare con le istituzioni perchè c’è la disponibilità di investire 150 milioni di euro per interventi di miglioramento e aumento della potenza prodotta nell’impianto. Ma ad una condizione: “Vogliamo un ritorno economico” dichiara la proprietà.
di Curzio Rosso
Alla cortese attenzione del Presidente della Provincia di Savona Sig. Angelo Vaccarezza
Oggetto: Proposta “Rifiuti zero” per la Provincia di Savona
I sottoscritti Virginio Fadda e Agostino Torcello rappresentanti del M.O.D.A. di Savona e Marco Caviglione dell’ ISDE Medici per l’Ambiente di Savona, in alternativa al pericoloso incenerimento dei rifiuti oggi prospettato dalla Provincia, Le inviano la proposta per Savona e Provincia del modello “rifiuti zero” estendendo, come primo passo irrinunciabile di selezione alla fonte di produzione del rifiuto, il “modello Laigueglia”, che da Ottobre 2009 farà partire la raccolta differenziata “porta a porta”, a tutta la provincia di Savona (clicca qui per scaricare l’ allegato) .
“Rifiuti zero”, come illustrato negli allegati, prevede la rinuncia a qualsiasi tipo di incenerimento, sia come CDR nelle centrali termoelettriche e cementifici (prevista dal Piano Provinciale Rifiuti) che come combustione dei rifiuti in costosissimi e dannosi inceneritori, per i motivi ampiamente dimostrati sia di danni alla satute che di esagerati costi economici. Condividiamo quindi la lettera (clicca qui per scaricarla) inviata dalla Dr. Anna Stramigioli del comitato italiano per “Rifiuti zero” al Prof. Paul Connett che a San Francisco ha applicato con successo il progetto “rifiuti zero” con enormi vantaggi economici e occupazionali e che sarà in Liguria il 23 e 24 Settembre.
Nella speranza che tale innovativa e moderna politica dei rifiuti possa essere presa in considerazione dalla Provincia , in virtù dei miglioramenti ambientali, di risparmio economico e di vantaggi occupazionali che comporta, Le porgiamo cordiali e distinti saluti.
Rimaniamo a Sua disposizione per eventuali chiarimenti e/o documentazione.
Dr. Virginio Fadda (Biologo)
Dott. Agostino Torcello (Medico)