Un esperto nazionale di spy story: tra sipe, spioni e spiati. Giuliano Tavaroli invitato al ‘Pre – meeting’ di Rimini a Loano. L’evento, nelle intenzioni degli organizzatori, avrebbe dovuto suscitare l’interesse dei media, non solo a livello locale. Un impegno arduo, in parte fallito, anche se almeno c’è stata partecipazione di pubblico, condivisione per la qualità degli argomenti affrontati. E’ arrivato l’ex ministro Giulio Tremonti che in queste settimane fa presenzialismo in tv, tornato alla grande sulla scena pubblica da protagonista. Con quale futuro ? Da Loano avrebbe potuto ‘lanciare’ uno scoop, non è andata così. A Tavaroli, tra i massimi esperti in sicurezza delle telecomunicazioni e di intelligence, abbiamo cercato invano di strappare una ‘notizia’, un giudizio da ‘tecnico’ sull’intricatissimo ‘scandalo Consip di Napoli e Cpl Concordia’ in cui sono coinvolti altissimi rappresentanti delle istituzioni, con strascichi clamorosi per fuga di notizie che chiamano in causa Henry John Woodcock, tra i magistrati inquirenti più noti e discussi d’Italia.
Diciamo subito che Giuliano Tavaroli, gioventù ad Albenga, servizio nell’Arma dei carabinieri, ‘era stanco’ e “in questo momento non sono in grado di rispondere’. La fuga di notizie sulle vicende Consip, i sospetti e le accuse ai vertici dei carabinieri del Noe, la chiamata in causa al veleno di agenti dei servizi segreti, l’avviso di reato al Comandante generale dell’Arma ed al generale comandante la Divisione della Toscana, i sospetti di traditori e complottismo tra procure, giudici, magistrati inquirenti, il ruolo del padre dell’ex presidente del Consiglio Renzi, la fuga di notizie con il coinvolgimento della giornalista televisiva Sciarelli, compagna del magistrato napoletano. Una storiaccia che non ha precedenti pure in un paese che di ‘vicende oscure’, tenebrose, sconvolgenti ne ha vissute tante, troppe. Dal terrorismo di destra e di sinistra, alle ‘stragi di stato’ (basti pensare alle Bombe di Savona rimaste senza responsabili e men che meno mandanti), ai servizi segreti deviati, al ruolo della massoneria, sia essa deviata, affaristica o stragista, all’invincibilità checche se ne dica del potere mafioso in tre regioni d’Italia. Alle penetrazioni all’interno della classe politica e soprattutto il ruolo di colletti bianchi collusi.
Giuliano Tavaroli ha conosciuto anni da recluso nelle carceri italiane, l’isolamento, la gogna, perchè a sua volta coinvolto in una ‘spy story’ che fece enorme scalpore. Tavaroli presentato dalla moderatrice dell’incontro come “massimo esperto di intelligence del paese“.
“Non so che dire, è una storia complessa – ha risposto alle nostre domande a fine dibattito, a tu per tu – sulla vicenda Consip-, in questo momento sono stanco ed un po’ confuso…”. Non ha avuto sorte migliore la domanda sul mistero dell’orribile morte riservata, nel luglio 2006, al finanziere – cassiere dell’Opus Dei Gianmario Roveraro, albenganese di nascita e dove ha trascorso molti anni della sua vita, dove aveva rapporti d’affari ed amicizie, dove ogni estate trascorreva nella sua villa di Marmoreo, frazione di Casanova Lerrone, le vacanze con l’adorata famiglia. Che idea si è fatto da esperto di intelligence ? Tavaroli: “Roveraro quale ?… Si, si, ricordo vagamente, ora però non riesco a focalizzare…a mettere assieme i ricordi, so che era un’ottima persona….mi spiace non posso ricordare altro”.
Giuliano Tavaroli che sedeva a fianco a Bruno Mastroianni, giornalista, autore televisivo, insegna Media Relations presso la facoltà di Comunicazione Istituzionale della Pontificia Università della Santa Croce, direttore dei progetti italiani dell’Associazione Iscom, ente che promuove attività di comunicazione e formazione per organizzazioni no-profit. Dirige l’Ufficio Stampa della Prelatura dell’Opus Dei in Italia.
A Loano sono stati chiamati per parlare di altri temi, dal titolo: ” Navigando nel mare delle post -verità“. Si è parlato di quella rivoluzione tecnologia capace di rendere i cittadini nevrotici e lasciare tracce digitali ovunque. Si è accennato, ad esempio, all’evoluzione digitale e tecnologia nel capo della Sanità. La Regione Lombardia è un esempio e in futuro “avremo servizi migliori”. Tutti stiamo vivendo nella ‘repubblica digitale’ e tutti possiamo renderci conto dei clamorosi errori che vengono commessi con l’informazione web. Si è sviluppata un’identità digitale, un’economia digitale che nel mondo muove 22 miliardi all’anno. E poi come non tenere conto che dalla rete “non scampare niente’, resta tutto. L’archivio cartaceo può andare in fiamme, l’archivio digitale no.
Pre meeting, a Loano, con il ruolo attivo di Comunione e Liberazione, una delle realtà socio economiche e politiche che hanno avuto ed hanno un peso, una forza nelle strategie di penetrazione nel governo del Paese, dell’economia, in alcune regioni in particolare, in alcune realtà imprenditoriali. Comunione e Liberazione che a Loano – tra le prime città in Italia a dedicare una piazza – giardino al fondatore dell’Opus Dei – ha trovato la collaborazione dell’Amministrazione comunale del sindaco Luigi Pignocca, dell’assessore al Turismo e cultura Remo Zaccaria ed il sostegno logistico di Marina di Loano che fa parte del Gruppo Assicurativo e bancario Unipol. Proprietaria del primo scalo turistico della Liguria, rilevato con il crollo finanziario e giudiziario del gruppo Ligresti.
Il palcoscenico di Rimini ormai è un solido appuntamento in cui vengono invitati i big e le personalità diciamo più ‘rappresentative’ del momento. Una settimana di riflettori televisivi nazionali, inviati speciali per Tv e quotidiani, settimanali. Un evento di straordinaria promozione e di contenuti. Per Loano è stato il primo passo, un esordio da pre meeting che merita di essere riproposto, pur con gli aggiustamenti che l’esperienza può insegnare. Coinvolgendo, magari con obiettivi precisi, sia il mondo dell’informazione e gli esperti di marketing su vasta scala.
Loano che in questa ‘tappa’ ha visto la collaborazione dell’Associazione Cara Beltà, del banco di Solidarietà ‘Padre Santo’, la sponsorizzazione di Omnia Medica di Savona (aveva vinto l’appalto per il reparto di ortopedia di Albenga da quale poi è stata estromessa a seguito di un’inchiesta giudiziaria che si è parecchio ridimensionata), Noberasco leader della frutta secca in Italia , sede ad Albenga e Carcare, Loano 2 Village, impero immobiliare ed alberghiero delle famiglie Cappellutto – Roveraro, la banca BCC di Pianfei e Rocca Baldi che ha una nuovissima agenzia, sull’Aurelia, dove in passato c’era un piccolo magazzino Anas, poi passato alla Provincia di Savona, venduto all’asta, acquistato da un operatore balneare di Verzi (Loano) e che ha realizzato, con la pratica delle varianti, il manufatto esistente. E infine l’azienda Presscommtetech. (L.Cor.)