E’ iniziato il conto alla rovescia per il 21 dicembre 2012: che palesa il riferimento al calendario Maya, comparato con i testi dei Sumeri, Babilionesi, Ebraici e per alcune sincronie anche con il nostro calendario modellato su quello di Nippur (4.400 anni a.C.).
DOMENICA 25 NOVEMBRE
ore 21, a pochi minuti dai risultati delle Primarie PD
E’ sera, una pioggerellina fastidiosa allunga i passi per ritornare a casa: e allunga il naso, come quello di Pinocchio a commentare i risultati appena dopo lo spoglio: ha vinto Bersani, non ha perso Renzi.
A domenica prossima, con Vendola arbitro, falli e rigori non mancheranno.
Poi si festeggerà tutti insieme a tarallucci e vino che la politica è sempre la stessa, cambia il pelo ma non il vizio.
LA FINE DEL MONDO (parte 2°)
L’ULTIMA PROFEZIA
l’uomo non è più capace di ascoltare e comprendere
E’ iniziato il conto alla rovescia per questo 21 dicembre 2012: che palesa il riferimento al calendario Maya, comparato con i testi dei Sumeri, Babilionesi, Ebraici e per alcune sincronie anche con il nostro calendario modellato su quello di Nippur (4.400 anni a.C.).
O più realisticamente è una bufala, uno sproliloquo mediatico, una sporca operazione commerciale, una prova di condizionamento mentale con l’insinuazione del dubbio e della paura.
E’ comunque verità assodata che l’uomo altro non è che la cruda biologia del proprio cervello fragile, intriso di paranoia, di materialismo sempre più spregiudicato ed arrogante, imbarbarito e stolto, ingannato e ingannevole, indifferente al divenire come conquista di una società equa ed armoniosa: non ha nessuna importanza se ogni giorno muiono milioni d’individui per fame, o per guerre con fini inconfessabili, la cruda realtà è che le tragedie di alcuni popoli sono il volano di una economia canagliesca dove la disperazione di molti è il concime per la ricchezza di pochi.
Ed è risibile, purtroppo, quando le istituzioni o le religioni del mondo, richiamano ad una morale che abbia come cardini la coscienza e la giustizia: l’uomo non è più capace di ascoltare e comprendere.
Se non il 21 dicembre 2012, è comunque imprescindibile l’appuntamento per quando si dovranno sbrogliare i conti con Madre Natura, sfruttata ed avvelenata impunemente: che è puntuale, non rimanda e non perdona e che potrebbe far sentire presto il suo urlo di vendetta.
IL FISCHIO AL NASO
Notarelle di un vagabondo in giro per l’Italia
Ultimamente il Premier Mario Monti si ‘diletta’ di smentire quanto pronunciato il giorno prima: quasi a volere imitare, in tal senso, Silvio Berlusconi: ‘alle prossime elezioni politiche se necessario per il bene dell’Italia sarò a disposizione’, ‘non mi candido, il mio compito è terminano, è tempo che la politica riprenda il suo primato’, ‘comunque, forse, potrei anche candidarmi se fortemente sollecitato da una coalizione presubilmente maggioritaria’, una mia lista?, vedremo, tutto è fattibile e in predicato’.
Come dice il Divo Giulio, da che mondo è mondo ‘il potere logora chi non l’ha’ .
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Non ne vogliano i compagni, noi ‘pennivendoli‘ a volte siamo dissacranti, ma lo facciamo con il cuore in mano: “considerato il succeso di partecipazione, di entusiasmo, di riscontro mediatico delle Primarie, non sarebbe l’ora che finalmente il PD si desse un programma politico altamente significativo, chiaro e moderno?”
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Ha fatto il diavolo a quattro il ‘martire’ Sallusti per cercare di andare in carcere, rifiutando sdegnosamente tutte le alternative possibili: scusarsi con il Giudice diffamato, risarcire il danno, lavori sociali e quant’altro.
E, in un certo senso, è stato accontentato (16mesi) ma invece che in carcere, posto agli arresti domiciliari nell’appartamento della maliarda Santachè: ‘la beffa è servita’, non si dà pace il povero Sallusti convinto che qualunque altra pena sarebbe stata meno ingiusta.
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Montezemolo ha finalmente rotto gli argini, proponendo nientepopodimeno che la ‘Terza Repubblica’ nome tanto innovativo quanto altisonante: che già non ne avevamo avuto abbastanza della ‘Prima,’ e ora della ‘Seconda’ tutt’ora in corso e con nessuna intenzione di tirare le cuoia. Noi italiani siamo comunque pazientosi, guardiamo oltre per anticipare il futuro e già sogniamo l’Eden della Quarta Repubblica.
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Noi perfidi e dissacranti, riferito al caso Ilva di Taranto, suggeriamo ai castellani della proprietà, nel momento della assunzione, di ogni operario, di far sottoscrivere: ‘…sono consapevole che tale tipologia di lavoro comporta un altissimo rischio di malattia, nello specifico il cancro, e che nulla avrò mai da eccepire in tal senso, in qualunque sede compreso rivalse in Tribunali, sindacati o altro, assumendomi in proprio ogni conseguenza e responsabilità presente e futura’.
Cari lettori, è evidente l’assurdità di questo nostro paradosso, inteso allo scopo di far emergere uno spirito nuovo, un’Italia responsabile, dove la sacralità del lavoro e della salute siano cardini irreprensibili del vivere civile e della dignità dell’uomo.
SOTTO I PONTI D’ITALIA
Il futuro dei giovani è incerto ma non è detto, potrebbero trovare lavoro come badanti in Romania o i più intraprendenti come viados nell’America Latina.
Fare i ladri, sia pure per legittima necessità di sopravvivenza, non è più conveniente, troppa concorrenza in giro a meno che non si appartenga a qualche greppia politica; lavorare in ‘nero’ è diventato praticamente impossibile, Monti controlla ogni pelo e conseguentemente si paga di oneri più di quanto s’incassa; avviare una qualunque attività, anche minima, magari commerciale con i soldi della buonauscita dei genitori è un’impresa biblica, come intrapprendere una traversata nel deserto, ti ritrovi da solo perchè i negozi attorno man mano chiudono, a tenerti compagnia e sott’occhio rimangono solo quelli dei cinesi che comprendono benissimo l’italiano ma non lo parlano per ovvi motivi.
Qualche spiraglio di fonte lavorativa ancora sussiste ma è un risiko, se giovani si può tentare di farsi venire la vocazione e parcheggiare in Seminario, se meno giovani entrare in Massoneria (Rotary e Laions è impossibile in quanto necessita una condizione sociale già florida), anche la Legione Straniera è una opportunità da non sottovalutare, la paga è buona e il rancio è ottimo e abbondante.
Se poi siete uno spirito libero, amate la natura e le notti stellate, odiate le bollette e le scarpe nuove, adorate fare la vita da barboni, sotto i ponti d’Italia si sta meglio di quelli tanto declamati della Francia.
FIGARO
“La conflittualità nella Giuriprudenza, diversamente interpretata o equivocata, sta turbando gli animi dei cittadini”
‘Figaro quì figaro là, Monti di quì Monti di là’, altro che la ‘cavatina’ del barbiere di Siviglia.
Se non fosse che Napolitano ha preso l’iniziativa di fare lui il barbiere, barba e capelli a Monti: che ‘non si può candidare in quanto Senatore a vita’, magari, forse, chissà, ad elezioni concluse se chiamato a fare ancora il Premier da una coalizione politica maggioritaria in grado di governare.
Esattamente il contrario di quanto recita la Giurisprudenza italiana, Monti è candidabilissimo se chiamato a presentarsi alle prossime elezioni del 2013 da un partito, da una lista o raggruppamento politico, oltre tutto con l’attuale legge elettorale (il Porcellum) è previsto, anzi è obbligo, d’indicare preventivamente il nome da portare a Palazzo Chigi; stando così le cose Monti potrà quindi essere tranquillamente candidato o candidarsi con una propria lista, in barba a Napolitano, infatti spetterà a lui, e solo a lui, se farlo .
Con buona rassegnazione di Bersani, Alfano e company che continuano a sbraitare che ‘Monti è stato messo lì dalle banche e non dai cittadini’.
Gianni Gigliotti