Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Magliolo, l’origine del suo nome. Leggenda: Napoleone Bonaparte ha dormito in paese. 2/Gorra, Messa per la beata Maria Cristina di Savoia. Le Guardie d’onore del Pantheon


L’origine del suo nome. Magliolo presenta un nome particolarmente storpiato nel tempo, nei documenti e nella cartografia storica, in Malin, Maglioleto, Maiolo, Maggiolo ed altri. 2/Gorra, santa Messa organizzata dalle Guardie d’onore del Pantheon.

di Giuseppe Testa

Mi colpisce molto il fatto che significati di toponimi una volta noti, col passare del tempo (nonostante non vengano archiviati e dimenticati come uso e fonetica), anzi continuamente pronunciati, spesso evoluti, modificati a seconda dello sviluppo della lingua parlata, vengano cancellati nella mente e nei ricordi degli stessi abitanti. Per assurdo è come dare un nome ad un figlio, e poi mentre il figlio cresce non sappiamo più il perché lo abbiamo chiamato in quel modo.
E’ il caso di Magliolo, nel quale presenterò una serie di ipotesi sull’origine e significato. Personalmente propendo per la seconda ipotesi, mentre Voi sentitevi liberi di scegliere quella che vi sembra più idonea. In attesa di nuovi documenti nessuna di queste ha la certezza di essere l’ipotesi corretta.
L’etimologia di Magliolo (Sv) ultimamente è stata collegata a “malleus” (maglio, martello) forse per la presenza, poco lontano, della ferriera di Isallo dove, con la fucina, era presente il maglio. Una certa assonanza c’è, però la distanza tra le due zone rende difficile sostenere questa tesi. I toponimi hanno degli spostamenti nel tempo seguendo certi criteri, spesso basati su errori umani. Infine credo che il nome Magliolo sia antecedente alla scelta di impiantare una ferriera ad Isallo. Reminiscenza di questa credenza è tutt’ora lo stemma comunale.
Ciò che io sono propenso a credere è invece legato al tipo di uso del territorio, certo non totale, ma preponderante, di zona piantumata a vite. Il maiolo era un antico vitigno di uva nera (detto anche negretto o negrettino) oggi quasi estinto, forse coltivato al tempo in zona. Alcune aziende vinicole (Spezia e Piacenza per esempio) riportano nella ragione sociale la dicitura “maiolo”, ma oggi vinificano altre uve. Sono anche chiamati magliuoli (malleulus), proprio per la forma a martello, anche i tralci di vite utilizzati per la loro propagazione: è questo nome un retaggio del passato, quando questa uva la faceva da padrona?
Nel dizionario latino/dialetto troviamo “magliolus” – sarmento di vite – (sarmento: ramo flessibile della vite, detto più comunemente tralcio. Per estensione ramo o fusto lungo e flessibile, spiovente verso terra o rampicante). Alla voce Magloletum viene riportato “terreno piantato a magliuoli”, ossia tralci di vite. Sono numerose in questo senso le citazioni in latino e volgare.
Tra i numerosi documenti antichi che riportano, deformato nelle varie accezioni, il toponimo Magliolo, nella provincia di Savona ed oltre, a volte legato alla vigna, altre al campo, e che comunque confermerebbe essere un fitotoponimo, estraggo: in un testamento del 1182 si cita …vinea de Malliolo… Anche a Parodi Ligure, sopra Genova, si cita una “vinea de Maglolis”. Ad Albisola Superiore, campo de Magloli; poi a Noli, Maglioli; Vado Ligure, Lomaglo; Alassio, Magio; Albenga, Magloi; Bergeggi, inli Maglioli; Murialdo, alli Maglioij; Quiliano, Maglolo; a Celle, Maglioli seu vinea.
La presente lista credo invalidi la pretesa che il nome derivi dalla antica famiglia dei Maggiolo, una volta sul territorio, oggi spostatisi in altre zone. Chi perorava questa tesi era forte del fatto che molte contrade di Magliolo erano chiamate con nomi delle famiglie, che anticamente vi abitavano. Potrebbe infine essere il contrario, cioè che la famiglia ha preso come cognome il toponimo di provenienza.
Altri fanno riferimento a San Maiolo, vissuto nel X secolo, fu il quarto abate di Cluny. Il Santo, e tutto l’ordine benedettino, furono artefici dell’erezione di numerose chiese e conventi, ed in definitiva di una azione pastorale incisiva in gran parte della Liguria. Essendomi però occupato spesso di “agio-toponomastica”, ritengo più unico che raro il caso che un Santo lasci il suo nome ad un luogo senza il San/Santo davanti.
Per ultimo cito lo studioso locale Tobia Oddo, che riconduce il termine all’aggettivo “maior”, essendo anticamente Magliolo il centro maggiore del pago locale.
Come anticipato, io sono propenso ad abbracciare l’ipotesi della zona fortemente collegata alle vigne, vista anche l’ottima esposizione solare. L’agricoltura e le attività agricole erano centrali, anzi essenziali, nel passato, per cui avevano la “forza” per creare toponimi. Voi scegliete ciò che più vi aggrada, e se avete da aggiungere e correggere dateci dentro: il confronto è sempre arricchente.
Giuseppe Testa
2/DA ENCICLOPEDIA DELLA LIGURIA (Anno 2000 Il Secolo XIX)

LA CURIOSITA’- Magliolo è tra i rari comuni della Liguiria dove i maschi sono più numerosi delle femmine. Residenti 976 (M 501, F 475).

3/POST SOCIAL DI GUIDO VIGLIETTI- Nella chiesa di San Bartolomeo a Gorra, Santa Messa di suffragio per la beata Maria Cristina di Savoia, organizzata dalle Guardie d’onore del Pantheon, con la presenza di associazioni combattentistiche e la gradita partecipazione (a sinistra nella foto) dell’assessore all’Urbanistica avv. Umberto Luzi e del presidente del Consiglio comunale Giuseppe Testa.Organizzazione impeccabile, curata dell’ispettore Ghisolfo e dalla delegata Marina Truffo.

 

 


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G. Testa

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