La Società Savonese di Storia Patria si avvia a compiere 140 anni di vita. In preparazione il programma di sostegno a Savona Capitale della Cultura Italiana 2027. 2/Si è spento Giorgio Dal Bo, 87 anni, fondatore nel 1967 del Gruppo Speleologico Savonese, presidente per 35 anni.
di Ezio Marinoni
Il 27 dicembre 1885 è una data storica importante per la città di Savona: alcuni savonesi, all’epoca tra le migliori risorse intellettuali di una città in espansione, decidono di unirsi in comitato per fondare la Società Storica Savonese che, con il nome aggiornato nel 1916 di Società Savonese di Storia Patria, ha mantenuto sino ad oggi una inesausta energia di ricerca e proposta.
Di quel comitato fanno parte: un autorevole uomo di governo, Paolo Boselli (1), formatosi presso gli Scolopi (2) savonesi; uno degli accademici e scrittori più conosciuti, Anton Giulio Barrili (3); un valente etruscologo, Vittorio Poggi (4); amministratori locali e religiosi noti per le loro innovative ricerche. Al di là delle singole note in calce, ciascuna di queste eminenti figure della storia e cultura savonesi meriterebbe una ben più ampia trattazione individuale a parte.
Da quel giorno sono passati centoquaranta anni, per la Società Savonese al servizio della città: pensiamo a quanti savonesi si sono formati sulle pubblicazioni di Storia Patria e/o nella sua biblioteca, il loro numero non può essere definito, se non nella cifra culturale trasmessa alla città.
Come sigillo a questa grande storia e testimone verso il futuro, utilizziamo le parole del nuovo Presidente del sodalizio, Danilo Bruno:«La Società Savonese di Storia Patria nel 2025 festeggerà il CXL di fondazione. Si tratterà di una data di particolare importanza per il sodalizio e per la città di Savona. La Società sta predisponendo un programma di attività volto in particolare a far emergere il ruolo e la funzione della ricerca storico-scientifica nella costruzione della candidatura di Savona a capitale italiana della cultura 2027 e nella crescita di una nuova cittadinanza europea».
Ricordiamo che la Società di Storia Patria Savonese è situata nella parte monumentale del centro storico medievale di Savona (via Pia 14/4, attiguo a piazza della Maddalena) nell’abitazione di Paolo Boselli, lasciata da lui stesso al Comune di Savona come sede della Società.
Nel 1888, la allora Società Storica Savonese inizia la pubblicazione degli Atti e Memorie, proseguita fino ad oggi quasi ininterrottamente. Tra le dotazioni più cospicue vi è la biblioteca, frutto di lasciti e di alcune centinaia di scambi con pubblicazioni analoghe edite da università, accademie ed associazioni.
La sede è aperta ai Soci, la cui iscrizione è libera, previa approvazione del Consiglio Direttivo, ma anche a studiosi ed appassionati che possono utilizzare le attrezzature e partecipare alla sua intensa attività scientifica e divulgativa attraverso conferenze, convegni ed incontri didattici ad ogni livello. Nel corso della sua storia, la Società è stata insignita di molti riconoscimenti per le attività svolte.
Per il quadriennio 2024 – 2027 gli Organi societari elettivi risultano così composti:
Presidente: Danilo Bruno;
Vicepresidentessa: Eleonora Ponteprino;
Segretario: Luca Pistone;
Tesoriere: Marcello Penner;
Bibliotecari: Giorgio Gottardi (direttore della biblioteca), Ivo Antipodo e Walter Ferro, con l’ausilio delle Socie Larissa Covelli e Adele Francesconi;
Consiglieri con incarichi vari nelle Commissioni interne: Furio Ciciliot, Lia Ciciliot, Maura Fortunati, Giovanni Gallotti, Rinaldo Massucco, Franco Rebagliati, Alessio Rògano e Carlo Varaldo.
Collegio dei Sindaci: Maurizio Vivalda (Presidente), Enzo Motta e Piero Pastorino.
Auguriamo, quindi, buon compleanno e buon lavoro a questa benemerita Società, ai suoi organi direttivi e ai suoi soci attivi, con l’auspicio di poter accompagnare la città di Savona a diventare la Capitale della Cultura Italiana nel 2027.
Per una più completa panoramica sulla Società, rinviamo al precedente articolo di Trucioli del 10 novembre 2022: https://trucioli.it/2022/11/10/societa-savonese-di-storia-patria-la-storia-di-savona-nel-cuore-della-citta/ e all’intervista al Presidente uscente, Rinaldo Massucco, apparsa su Trucioli del 16 gennaio 2025: https://trucioli.it/2025/01/16/intervista-a-rinaldo-massucco-tra-speleologia-e-ricerche-storiche-per-50-anni-attivo-in-storia-patria-i-positivi-risultati-per-savona-decenni-di-sollecitazioni-ma-quanta-fatica/
Ezio Marinoni
Note
1) Paolo Boselli nasce l’8 giugno 1838 a Savona. Dopo aver frequentato il collegio degli Scolopi, nel 1856 si iscrive alla facoltà di giurisprudenza a Torino, dove si laurea nel 1860. Muore nel 1932, viene sepolto nel Cimitero Monumentale di Torino, città che gli dedica una lapide sotto i portici di piazza Castello.
2) Abbiamo raccontato la storia degli Scolopi a Savona su Trucioli del 28 settembre 2023: https://trucioli.it/2023/09/28/gli-scolopi-a-savona-1622-2022-la-miopia-della-classe-politica-quattro-secoli-di-istruzione-popolare/
3) Anton Giulio Barrili nasce a Savona il 14 dicembre 1836. Il cognome vero era Barile, indicato nel suo primo libro: Drammi, Genova 1857. Si forma presso gli Scolopi a Savona, a Genova consegue la laurea in lettere e filosofia. Dal 1860 è collaboratore assiduo del quotidiano genovese Movimento, fondato nel 1854 da M. Macchi, di cui viene nominato direttore; in tale veste imprime un carattere più battagliero e intransigente al giornale, trasformandolo nell’organo ufficioso di Garibaldi. A Genova fonda, nel 1875, Il Caffaro, nelle cui appendici pubblica i suoi romanzi, che poi l’editore Treves raccoglierà in volumi. Dirige, con Bonghi e Mantegazza, la “Piccola Biblioteca del Popolo Italiano”. Nel 1894 ottiene la cattedra di letteratura italiana presso l’ateneo genovese; nel 1903 ne è nominato rettore magnifico. Vice-presidente della Società Ligure di Storia Patria,nei cui Atti e Memorie pubblica gli scritti editi e inediti di Goffredo Mameli. Muore a Carcare (SV) il 15 agosto 1908. Fra le sue tante opere, sulle orme di Sue e di Collodi, autori dei misteri di Parigi e di Firenze, egli scrive I misteri di Genova, cronache contemporanee (5 voll., Genova 1867-1870), documento prezioso del costume e della cronaca genovese del secondo Ottocento.
4) Vittorio Poggi nasce a Torino il 20 dicembre 1833.Rimasto prematuramente orfano di entrambi i genitori, compie gli studi primari presso il Real Collegio delle Scuole Pie di Savona, ove riceve dai Padri Scolopi un’eccellente educazione intellettuale, morale e civile. Nel vivace ambiente culturale ligure del tempo, più tardi evocato nelle sue Reminiscenze giovanili, fonda e dirige – con l’aiuto del cugino, l’avvocato repubblicano Giuseppe Carcassi – il quotidiano di interessi economici San Giorgio, convertito in battagliero organo di propaganda monarchica e unitaria con il nome di La Nazione. Pur rimanendo ufficiale in servizio, dal 1874, per un quindicennio, si dedica alla pubblicazione di una trentina di seri studi di antichistica. Lasciato l’esercito, comincia a orientare quasi esclusivamente le sue ricerche verso la Riviera ligure, culla dei suoi avi, dando alle stampe apprezzati contributi in diversi campi. Nel febbraio 1890, per interessamento di Paolo Boselli, è nominato Regio Commissario alla Certosa di Pavia, con l’incarico di elaborare un progetto di riqualificazione e salvaguardia strutturale del complesso. Tornato a Savona, sostituisce il Marchese Carlo Montesisto quale Prefetto della Biblioteca Governativa e dell’Archivio Civico (1892-1914). Muore a Savona il 31 dicembre 1914.
2/Giorgio Dal Bo (1937-2025)
E’ mancato all’ospedale di Savona Giorgio Dal Bo, 87 anni, fondatore nel 1967 del Gruppo Speleologico Savonese, del quale era stato presidente per i successivi 35 anni e socio attivo fino a pochi anni or sono. Alla sua passione, intuizione, costanza e lavoro si devono la scoperta e l’esplorazione di alcune delle principali grotte della Provincia di Savona: il Buranchino del Giogo, il Buranco di Bardineto, la Grotta Balbiseolo, il Buranco della Pagliarina e il Buco dell’Ombrello. Per quasi sessant’anni era stato una colonna e un animatore della speleologia savonese: fino a un paio di mesi or sono non mancava mai a una delle riunioni settimanali del Gruppo ed era curioso ed attento a quanto si faceva, prodigo di consigli per le esplorazioni future.
Nella foto: Giorgio Dal Bo nel 1987, nel corso dell’esplorazione del Buranco di Bardineto