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Liguria e Basso Piemonte

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Infrastrutture e tunnel Capo Noli. Elezioni presidente Regione Liguria


Siamo nel bel mezzo della campagna elettorale che da quasi un mese vede i protagonisti confrontarsi, discutere, dibattere, presentare i loro programmi, attaccare gli avversari, presentarsi in ogni manifestazione, sagra, ecc……

di Marco Genta, avvocato

Anche se i candidati sono 9 è inevitabile, non per sminuire i programmi e le ambizioni degli altri, che solo due siano i possibili vincitori. In questa mia riflessione mi voglio soffermare al problema della viabilità e delle infrastrutture e con quale diverso approccio stiano affrontato questo tema i candidati, in ordine alfabetico: Bucci ed Orlando.

-Bucci: Come “sindaco del fare” e come il candidato di quella area politica che “non dice No”, Marco Bucci nel suo programma elettorale ha scritto: “Sosterremo, all’interno delle competenze regionali, il completamento di queste opere:………..” facendo un  lungo elenco che si riporta si calce.

-Orlando, nel suo programma, a pagina 48, scrive: “L’obiettivo è confermare le principali scelte infrastrutturali puntando ad attivare nel più breve tempo possibile i cantieri già finanziati, con una particolare attenzione a quelli che risultano maggiormente sostenibili dal punto di vista ambientale (es. Terzo Valico dei Giovi, raddoppio ferroviario a Ponente e linea Pontremolese)”.

Sicuramente, come ho già detto, l’approccio è diverso, da una parte, in modo chiaro si dicono quali sono le opere che si vogliono realizzare, mentre dall’altra, mi sembra che si rimanga più sul vago (i cantieri già finanziati e quelli che hanno meno impatto dal punto di vista ambientale).

Leggendo i programmi, pertanto, se chiedessi a Bucci se volesse fare il tunnel a Noli, lui mi ripondererebbe di si; se la stessa domanda la facessi a Orlando, mi risponderebbe che deve valutare i finanziamenti già stanziati e l’impatto ambientale (pertanto non mi darebbe una risposta e, se venisse eletto, potrei vedere realizzato il tunnel senza che in campagna elettorale si sia esposto).

Questo, a mio parere, succede perché, se Orlando dicesse che non vorrà fare il Tunnel, andrebbe contro quella sinistra che il tunnel lo ha approvato (giunta Burlando) e lo vuole (Sindaci di Noli, Spotorno e Finale Ligure), ma se dicesse che lo vuol fare si metterebbe contro quella parte di sinistra che lo sostiene al voto, ma che è più sensibile all’ambiente e che il tunnel non lo vuole

Io apprezzo di più la posizione di chi indica in modo chiaro le sue intenzioni nei programmi elettorali (per non trovarmi poi, come è avvenuto a Savona, area pedonali che sicuramente tanti savonesi non vogliono e che non penso siano state indicate nel programma elettorale) e che dà risposte certe; non mi ritengo sicuramente una persona che dica NO a prescindere o che sia per un immobilismo ed una burocrazia che frena le opere da costruire, però occorre sempre agire con chiarezza, con raziocinio e con logica.

Condivido che occorra perseguire una politica che risolva i problemi e che prenda degli impegni precisi in merito alla realizzazione delle importanti infrastrutture che sono necessarie per la Liguria, per la sua economia, per il turismo, per la viabilità.

Come tanti altri concittadini Nolesi, seguo da anni la problematica relativa alla realizzazione del tunnel a Capo Noli.

Nello specifico per il tunnel di Capo Noli, si era già scritto al Presidente della Regione Dott. Toti (vedi la PEC inviata in data 27/03/2023) per informarlo delle problematiche relative alla realizzazione del vecchio progetto che, tra l’altro, non risolverebbe il problema perché gli ultimi eventi franosi che hanno portato alla temporanea chiusura dell’Aurelia non si sono verificati sul tratto di strada che sarebbe interessato dal tunnel ma subito dopo (nella zona del c.d. “ Malpasso “ al confine tra il Comune di Noli e quello di Finale Ligure).

Pertanto, la realizzazione del tunnel, che investe oltre 100 milioni di euro, non risolverebbe affatto il problema della viabilità del tratto di Aurelia che va’ da Capo Noli a Varigotti.

Il problema esiste ed è giusto impegnarsi per risolverlo e vi dico che ci potrebbero essere alternative:

  • Utilizzare il vecchio tracciato della ferrovia e la galleria già presente allargandola. Questa soluzione non è mai stata approfondita e/o troppo presto accantonata. Con quello che si risparmia si andrebbero a realizzare la c.d. “gallerie a sbalzo” nel tratto del Malpasso ove ci sono i movimenti franosi maggiori.
  • Se la vecchia galleria ferroviaria non fosse ampliabile, la soluzione delle “gallerie a sbalzo” potrebbe essere utilizzata per tutto il tratto a partire da Capo Noli sino al “Malpasso”. Mi sono informato su questo tipo di strutture e riporto le caratteristiche che ho trovato sul sito di una società che le realizza: “Le gallerie aperte a sbalzo presentano un grande effetto panoramico grazie alla totale assenza di pilastri nel lato di valle. L’estensione dello sbalzo può arrivare a più di 11 metri, misurati dalla facciata della parete verticale interna alla punta dello sbalzo. L’opera è formata da una successione di elementi prefabbricati che realizzano contemporaneamente sia la copertura a sbalzo, sia la parete laterale della struttura dal lato di monte. Gli elementi sono predisposti per collegarsi a opportuni tiranti d’ancoraggio che assicurano la stabilità dell’opera.

Gli impieghi principali sono: -protezioni paramassi e paravalanghe; -allargamenti stradali in pendii molto ripidi; -esecuzione di vie di circolazione a corsie sovrapposte. Il particolare disegno degli elementi prefabbricati permette il trasporto e il montaggio anche in spazi limitati, come avviene nelle strade di montagna. Il procedimento costruttivo può essere utilizzato anche per tracciati in curva, adottando appositi elementi prefabbricati a pianta trapezoidale. Nel caso di impiego come galleria paramassi, la struttura a sbalzo è progettata per reggere sia il carico eccezionale di grandi accumuli di terra in seguito a franamenti, sia l’urto dovuto alla caduta di massi, anche da grande altezza. È anche possibile l’utilizzo a sostegno del corpo stradale”.

Questa soluzione, a mio parere, dovrebbe essere approfondita in quanto, viste le foto dove queste strutture sono state realizzate, non sono neppure tanto impattanti dal punto di vista paesaggistico.

Ci sarebbero tante altre cose da precisare che brevemente riassumo: evitare di rendere inutili tutti soldi spesi sino ad oggi da ANAS per gli interventi di manutenzione, il rischio che la realizzazione del tunnel possa pregiudicare l’intero promontorio di Capo Noli con il blocco di tutti i lavori e la conseguente inutilizzabilità dell’attuale tratto di Aurelia, il danno di tipo ambientale, oltre al problema maggiore della gestione e manutenzione del tratto di Aurelia, che una volta realizzato il tunnel, non sarebbe più gestito da ANAS ma da chi? Dai Comuni (con quali risorse economiche?), da privati (in cambio di che cosa?)?

Una parte di quanto ho scritto qui è stata oggetto anche di una mia lettera inviata al candidato Presidente Dott. Marco Bucci ed al Candidato al Consiglio Regionale Avv. Alessandro Bozzano, in quanto, avendo dichiarato che loro ritengono di realizzare il tunnel, li ho voluti informare delle criticità di quel vecchio progetto approvato dalla Giunta Burlando ed in quanto sono sicuro che prenderanno in considerazioni queste mie modeste osservazioni e che, prima di prendere una decisione sul tunnel, analizzeranno il problema con scrupolo per non spendere soldi pubblici inutilmente.

Ricordo anche che sono tanti i miei concittadini Nolesi che la pensano come me.

Avv. Marco Genta


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