Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Ormea e il marmo nero. Se tornano le cave. Che c’entra il litio?


Dopo anni di chiusura si torna a parlare, finalmente, di riapertura della storica cava di marmo nero di Ormea.

Ormea la cava, abbandonata, di marmo nero

La produzione è sospesa dal 2010 anno in cui la concessionaria Zoppi srl (cliccando il nome dell’azienda con trucioli.it emerge un certo spaccato da Noli) è stata ammessa in liquidazione giudiziaria. Ma nulla vieta che il giacimento di Isola Perosa (Bassi Orse), di proprietà comunale, da cui si estrae la nota pietra impiegata pure per il mausoleo di Carlo Emanuele I nella cappella di San Bernardo del santuario di Vicoforte e in diverse moschee in Marocco, possa essere rimessa in funzione da altro operatore.

Notizia positiva per gli ormeesi, in particolar modo, per il loro intramontabile sindaco che, mentre ha un largo seguito su alcune testate giornalistiche locali, progetta nuove statue e altrettanti libri con i suoi fedelissimi. Pare invece caratterizzata dalla sordina, una potenziale clamorosa (?) vicenda. A pochi giorni dalle elezioni comunali, alcuni cittadini hanno appreso dell’interessamento per una ricerca mineraria volta ad una concessione per l’estrazione di litio (il primo degli elementi metallici e il capostipite dei metalli alcalini), boro ed altri metalli. Bufale di sapore elettorale o interessi da business?

Siamo di fronte ad una ricerca puramente visiva? E’ in corso una richiesta per la riduzione della zona d’interesse per procedere con carotaggi e altre strumentazioni che parrebbero poco invasive.

La mancata comunicazione pare abbia suscitato in numerosi cittadini preoccupazioni in quanto gran parte delle aree in questione (private) non sono coltivate e potrebbero essere soggette ad esproprio.

La preoccupazione maggiore è che, se davvero venissero rilevate quantità consistenti di metalli ‘preziosi’, il progetto è destinato a trasformarsi da poco invasivo in un semi ‘disastro ambientale’.

La mancata trasparenza potrebbe significare la volontà dell’attuale amministrazione di procedere in questo progetto o, magari, un abile scusa per riproporre l’ampliamento del ‘Parco Naturale Alpi Marittime’. L’attuale sindaco, del resto, era stato in prima persona promotore dell’ampliamento. La questione già allora aveva acceso un serrato dibattito, con incontri pubblici, senza esclusione di colpi. È stato solo grazie all’unità dei cacciatori e della controparte politica che si riuscì a fermare il progetto.

Il primo cittadino allarga le braccia e assicura di non aver alcuna coinvolgimento attivo. Semmai sono gli altri Enti, in questo caso la Regione. Come per la SS28 la competenza è solamente da imputare ad ANAS. Solo la Ferrovia Storica pare essere nelle sue mansioni.


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