La Regione del presidente Toti ha speso una media di 20 milioni di soldi € pubblici, all’anno, per la promozione in Italia e all’estero. E con pubblicità sui media liguri. In questi giorni di ‘terremoto giudiziario’ pare sia sfuggito quale e quanta ‘promozione’ gratuita si riversi sulla Liguria con prime pagine e non solo, di giornali del Bel Paese, radio e Tv dell’Europa e mezzo mondo. Oltre ai social.
ULTIMA ORA – Sarà un caso, sarà un cambio di strategia. Sta di fatto che dal 7 maggio, giorno dell’arresto del presidente Toti, nei comunicati stampa della Regione non vengono più citati, nelle dichiarazioni virgolettate, nomi e cognomi degli assessori. Che sia un singolare gesto di solidarietà silenziosa?
Aldo Spinelli senior: “Ho finanziato tutti e tutto…..Toti mi ha preso in giro, promette e non mantiene (vedi caso spiaggia pubblica di Varazze ndr”. Per chi non ricorda, ai tempi della Dc, Pci, Psi, Pri, Pli, MSI, Radicali, bastava un avviso di garanzia per le dimissioni e in molti casi essere messi alla gogna.
La 7 manda in onda il siparietto con la designazione di Toti , in diretta Tv, da parte della premier Meloni, a ‘miglior testimonial‘ del referendum sull’elezione popolare del presidente del Consiglio (vedi……). “Un presidente della liguria che ha ben governato la sua regione e con ottimi risultati – ha rincarato Giorgia. “Il nostro elettorato ci chiede che non ci si debba dimettere fino a condanna definiva altrimenti torniamo all’Unione Sovietica”. Il ministro Crosetto (FdI): “Non sono amico di Toti semmai sono sempre garantista”. E l’indagine (in Liguria) sulla presunta frode di ‘mascherine Covid’ per 1 milione e 200 mila € come finirà?
CDS-Casa della Salute ritiene intollerabile che il suo nome venga abbinato a logiche clientelari cui è del tutto estranea e dalle quali è stata, invece, danneggiata. CDS opera in regime privato, pertanto senza contributi pubblici, per oltre il 95% dei propri ricavi, fornendo oltre un milione di prestazioni annue e contribuendo a soddisfare i bisogni di cura di migliaia di pazienti con tempi di attesa contenuti e prezzi per il cittadino vicini al ticket pubblico.Non solo, in questi anni le azioni promosse da CDS hanno consentito l’affermazione di criteri oggettivi e trasparenti nella selezione dei soggetti privati accreditati col Sistema Sanitario Nazionale, a tutela del libero mercato e del diritto alla salute dei cittadini.
In un sistema di mercato chiuso che vedeva l’assegnazione del budget ordinario (ovvero finanziamenti pubblici destinati alla sanità privata convenzionata) unicamente in base a criteri di storicità, CDS dal 2022 ha promosso 3 ricorsi amministrativi al TAR Liguria e, successivamente, 2 ricorsi al Consiglio di Stato contro l’Amministrazione Regionale per garantire parità di condizioni nei bandi di assegnazione del budget pubblico per le prestazioni sanitarie erogabili da soggetti privati accreditati, valorizzando la qualità del servizio offerto.
In aggiunta, CDS ha presentato segnalazione all’AGCM (l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), che si è espressa valutando le scelte di Regione Liguria in contrasto con i principi nazionali e comunitari a tutela della libera concorrenza e del mercato nonché da quello di efficiente allocazione delle risorse pubbliche. Indirizzo confermato in seguito anche dalla Procura regionale presso la sezione giurisdizionale per la Liguria della Corte dei Conti.
Solo in esito alla pronuncia dell’AGCM, la nostra azienda ha potuto partecipare nel 2024, a parità di condizioni, alla gara indetta per l’extrabudget, pur continuando ad essere esclusa sull’assegnazione del budget ordinario in relazione al quale è stata disposta un’ulteriore proroga sino al 31.12.2024 dei contratti già in essere con i soggetti storicamente contrattualizzati.
È pertanto completamente impropria e ingiusta qualsiasi associazione tra la nostra azienda e pratiche non trasparenti che non solo abbiamo sempre rifiutato, ma anche combattuto nelle sedi opportune a caro prezzo. Per quanto sopra ci riserviamo di agire nelle sedi più opportune, inclusa quella penale, a tutela della nostra immagine.
Firmato: Ufficio relazioni esterne CDS
3 MAGGIO 2024
COMUNICATO STAMPA – SANITÀ: REGIONE LIGURIA, STANZIATI 61 MLN EURO PER COPRIRE MAGGIORI PRESTAZIONI AZIENDE SANITARIE NEL 2023 E 25 MLN PER GARA ORTOPEDIA PROTESICA
GENOVA. Via libera della Giunta regionale allo stanziamento di 61 milioni di euro (61.079.681 euro) a favore del servizio sanitario regionale in attuazione della legge sulla Variazione di bilancio approvata il 22 aprile scorso in Consiglio regionale a favore delle aziende sanitarie e dei due Irccs, Policlinico San Martino e Istituto Gaslini. Stanziati anche 25 milioni di euro per aumentare le prestazioni di chirurgia protesica, anche attraverso il privato accreditato.
“Nel 2023 il nostro sistema sanitario ha speso per servizi e prestazioni più di quello che avevamo previsto nel bilancio approvato a dicembre – spiega il presidente della Regione e assessore al Bilancio -. Per questo non si può in alcun modo parlare di tagli: l’obiettivo è anzi quello di investire ancora di più per garantire ai cittadini risposte efficaci ai loro bisogni di salute, riducendo anche le liste d’attesa e invertendo il trend delle fughe fuori regione. Per questo abbiamo stanziato 25 milioni di euro per aumentare, anche attraverso il privato accreditato, le prestazioni di ortopedia protesica. Investimenti che si aggiungono al potenziamento della diagnostica per immagini, che ha giù determinato una sensibile riduzione dei tempi di attesa, della cardiochirurgia e cardiologia interventistica, della chirurgia generale, con gare pubblicate a scaglioni fino a giugno. Le risorse, però, non bastano: la sfida – conclude il presidente – è anche quella di aumentare l’appropriatezza prescrittiva e, quindi, l’efficienza complessiva del sistema”.
A fronte della stima di aumento del Fondo sanitario nazionale si prevede in Liguria un aumento dell’attività di specialistica ambulatoriale e di diagnostica per ulteriori 2 milioni di prestazioni (da 26,4 milioni dell’anno 2023 a oltre 28 milioni di euro) e per l’ospedaliera si stima un aumento di oltre 14mila ricoveri.
11 maggio 2024 – CAVO E BOZZANO: “CONTE, CAPOFILA DEGLI SCIACALLI, NON STRUMENTALIZZI L’INCHIESTA”
Stefano Mai, capogruppo della destra-destra Lega di Salvini, ribadisce “la vicinanza al presidente Toti in questo momento molto triste”, ma sottolinea anche che “le dimissioni saranno una scelta personale e politica, una scelta della difesa”. Stesso concetto espresso da Brunello Brunetto (Lega di Salvini): “Cerchiamo di non buttare via il bambino con l’acqua sporca, ammesso che sia sporca. Le dimissioni rimarranno una sua scelta personale o eventualmente concordata, quando lui potrà farlo, con una consultazione insieme ai partiti della maggioranza che lo sostengono”.
“Potremmo raccontare la storia dei presidenti della Calabria e della Basilicata, indagati, agli arresti domiciliari – ricorda Angelo Vaccarezza, ex capogruppo della Lista Toti, ora tornato in Forza Italia -. Nessuno dei due si è dimesso, uno dei due è stato poi assolto, l’altro ha avuto problemi con la maggioranza e ora è candidato nelle liste di Azione. Noi abbiamo l’obbligo di stare qui, di governare questa regione al meglio che possiamo. Poi saranno i liguri a decidere”.
Invece Sonia Viale (Lega di Salvini) confermando la “vicinanza umana” a Toti e la sua innocenza fino a prova contraria, osserva che “non si possono prendere decisioni a bordo degli yacht”, con riferimento bipartisan.