Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Il vino fa male ma non facciamone un dramma. Anche in Liguria ora arriva analcolico


Con sempre maggiore frequenza trasmissioni Tv di approfondimento (Rai inclusa), articoli di giornali e social trattano il tema del vino (e tutti gli alcolici) nocivo alla salute soprattutto chi ne fa abituale uso, persino moderato. Tra gli esempi l’articolo di pochi giorni fa dell’autorevole Il Sole 24 Ore. Che propone anche un recentissimo libro che ci aiuta ad orientarci.

Intanto si ha notizia che turisti americani, tedeschi, svizzeri e olandesi chiedono al tavolo ‘vino analcolico’, zeroalcol come già per la birra.  Le sensazioni organolettiche di un vino analcolico sono pertanto quelle di un prodotto più dolce e leggermente annacquato rispetto al vino di partenza. Sono oltre una decina, navigando su internet, le offerte che variano da 8 a 10 euro, ma ci sono cantine che lo propongono anche a 20-25 €. La richiesta è connessa spesso a motivi di salute, mentre per chi guida (in particolare i tedeschi) è la ferra abitudine di non mettersi la volante dopo aver bevuto alcolici. La legge è molto più severa che in Italia ed i controlli sulle strade, in alcune ore, molto più frequenti.

Inutile dire che l’Italia, seconda in Europa per produzioni vinicola, lo ‘sciopero’ del vino a tavola per la maggioranza dei consumatori sarebbe un grosso disastro economico, migliaia di aziende e fonte di lavoro. C’è da aggiungere che nel mondo giovanile, con le ultime generazioni, quantomeno il consumo di vino non è poi così diffuso come per gli adulti o per chi vive in campagna. Sono soprattutto i giovani delle città quelli che potremmo considerare più astemi, con immancabili esclusioni, vedi cosa accade tra chi frequenta la vita notturna in discoteche.

Infine piccola annotazione per la la sempre più pressante invasione di vino dal Basso Piemonte alla Liguria. Col paradosso di bottiglie di Dolcetto, Barbero, Grigolino (i più bevuti). Una bottiglia Doc si può comprare al supermercato a tre euro. Anche di cantine che si promuovono con pubblicità sui giornali. I vini liguri invece sempre più impegnati, si legge, sul fronte della qualità, pur non godendo di particolare fama. Se ne può rendere conto chi segue i media nazionali e internazionali. Si aggiunga che alcune etichette dello stesso ponente ligure si degustano ai tavoli di un ristorante, anche dell’entroterra, a prezzi che variano dai 18 al 29 euro e qualche euro in più se ‘bio’.

Per il buon umore “chi beve birra campa cent’anni’ e “chi beve vino non muore mai”. Uno dei tanti detti e proverbi legati al vino molti dei quali regalano sempre un sorriso.

2/CERIALE – IMBATTIBILE PREZZO A LITRO DI VINO DOLCETTO E ROSATO

NEGOZIO DI FRUTTA E VERDURA SULLA AURELIA DI PONENTE

3/QUANDO SI PUO’ RISPARMIARE COMPRANDO VINO DOC DEL PONENTE LIGURE AL SUPERMERCATO

4/AGRICOLTURA, CONCESSA PROROGA STRAORDINARIA DEL BANDO OCM VINO PER INVESTIMENTI IN CANTINA

COMUNICATO STAMPA – GENOVA. Regione Liguria continua a sostenere le aziende vitivinicole con la proroga, tramite decreto, delle operazioni ammesse a finanziamento sull’OCM vino (Organizzazione Comune del Mercato vitivinicolo) per gli investimenti in cantina. Sono ammessi, ad esempio, l’acquisto di impianti fissi, macchinari e attrezzature mobili nuove per la vinificazione, la conservazione e lo stoccaggio dei vini.
“Per dare la possibilità a tutti, a fronte della grande mole di richieste e informazioni, di presentare o portare a termine le domande di pagamento sul bando OCM VINO – dice il vice presidente con delega all’Agricoltura e al Marketing territoriale – ne abbiamo prorogato i termini. La nuova tempistica vede come limiti di riferimento il 14 giugno per la presentazione informatica delle domande di sostegno sul SIAN e il 25 giugno per la presentazione della relativa documentazione in forma cartacea al Settore Ispettorato Agrario Regionale. La graduatoria di finanziabilità delle domande di sostegno sarà definita entro il 25 ottobre, in modo da garantire ulteriormente la tempestività del riscontro degli Uffici che sono stati anche implementati di organico”. Sono beneficiarie le imprese che trasformano l’uva in vino, compresi i singoli viticoltori, così come le cooperative e le imprese agro-industriali. Il bando prevede 100mila euro di spesa pubblica, con un contributo del 40%, quindi gli investimenti sostenuti dall’intervento pubblico possono arrivare a 250mila euro. Tutte le informazioni saranno disponibili su agriliguiranet.it

ALBENGA ‘CITTA’ DEL VINO’ ALLA ‘FIERA DI SAN MARTINO SULLA PIAZZA DEL COMUNE

Azienda vitivinicola Santero di Santo Stefano Belbo


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