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Liguria e Basso Piemonte

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Albenga, un devoto candidato sindaco. Podio: ‘Auguri al vescovo e mi unisco ai festeggiamenti. Gli sono grato’. Ma si rafforza la lista con massoni


Da IVG.IT del 25 marzo 2024- Il vescovo di Albenga compie 70 anni, Nicola Jacopo Podio (coeditore LOKKIO di INGAUNIA EDIT SRLS con ‘fratelli muratori’ ndr) dichiara: “Mons. Borghetti instancabile guida spirituale sempre al servizio della comunità”. Continua, nel frattempo, la serie di scoop del populista on line Ivg.it, il più letto della provincia, solito tacere verso il potere sotto traccia e trasversalità affaristica e professionale di logge massoniche e massoni del territorio. Un motivo ci sarà…Non interessa ai lettori?

Podio candidato sindaco del centro destra: “Ha saputo trasformare il suo servizio devoto e la sua guida ispiratrice in un veicolo capace di diffondere valori fondamentali di solidarietà e comprensione nel cuore della nostra comunità. Mi unisco a tutta la comunità albenganese per festeggiare il 70esimo compleanno di sua eccellenza, il vescovo Guglielmo Borghetti, che negli ultimi 9 anni ha guidato con dedizione la diocesi di Albenga-Imperia. Questo anniversario, che coincide anche con l’ingresso nella diocesi di sua eccellenza il 25 marzo 2015, non rappresenta solo un importante traguardo nella sua vita, ma anche un’occasione per riflettere sul suo impegno instancabile e sulla sua figura, che ha arricchito la nostra comunità.

In un momento storico delicato come quello attuale, caratterizzato da sfide geopolitiche ed economiche globali con conseguenze anche a livello locale, il vescovo Borghetti ha saputo trasformare il suo servizio devoto e la sua guida ispiratrice in un veicolo capace di diffondere valori fondamentali di solidarietà e comprensione nel cuore stesso della nostra comunità cittadina.

“Desidero esprimere tutta la mia gratitudine per questo suo impegno, auspicando che questo nuovo anno possa essere per lui un anno di ricco di pace e felicità”.

2/IVG.IT IN ESCLUSIVA –  COMPATTI – Albenga 2024, Roberto Schneck nella lista di Distilo a sostegno di Nicola Podio:

La foto di IVG.IT: il geom. Diego Distilo presidente del Consiglio comunale e l’arch. Roberto Schneck libero cittadino e neo candidato con l’arch. Podio

centrodestra mai così unito verso il voto. L’ex vice sindaco e assessore provinciale scioglie le riserve e dopo 10 anni torna in campo a sostegno del candidato sindaco del centrodestra: la coalizione si ricompone in tutte le sue anime e va unita alle elezioni.

di Mary Caridi-

Schneck era rimasto quindi ad osservare le mosse del centrodestra e su quale fosse il nome del candidato: quando è arrivata la candidatura di Nicola Podioche ha messo d’accordo tutti. Roberto Schenck ha deciso di candidarsi, ma non con una sua lista e come candidato sindaco, bensì entrando a far parte della lista “Aria nuova per Albenga”, a sostegno di Podio.

Roberto Schneck è stato uno dei più importanti ed influenti esponenti del centrodestra provinciale. Ha ricoperto importanti incarichi politici ed è stato anche eletto tante volte, facendo spesso il primo, sia in comune ad Albenga che in provincia di Savona dove ha anche ricoperto gli incarichi di vice sindaco Ingauno e di super assessore in Provincia con strade, lavori pubblici e scuole ed è uomo di importanti relazioni nell’intero panorama politico a tutti i livelli regionali, nazionali, ed europei.

Questo il commento a caldo di Roberto Schneck: “A 54 anni la vita ti insegna abbastanza per dire che la mia, è una candidatura per aiutare e non per fare o prestarmi a lotte o polemiche. Mio figlio Luca, come me, ama Albenga e ci vuole vivere quindi, stimolato da tempo anche da tanti amici, ho deciso di rimettermi a disposizione. Dopo 10 anni di assenza non so come andrà questa avventura, ma ho pensato di dare ai moderati di centro destra un’opportunità in più sulla scelta del voto di preferenza. Ho scelto di candidarmi in una Lista Civica e non in una di partito perché da tanto tempo non ho più tessere e quindi vorrei riprendere per gradi. Ho accettato di buon cuore la proposta dell’amico Diego Distilo che conosco ed al quale voglio bene da quando era un ragazzino. Penso che insieme faremo buone cose per Albenga e per la coalizione di Centro Destra”.

E sulla scelta del centrodestra che ha candidato a sindaco Nicola Podio dice: “Conosco Nicola Podio da tanti anni e ci siamo confrontati sui dossier più importanti della nostra città e la pensiamo allo stesso modo, pertanto lo appoggerò lealmente come sindaco. Inoltre, questi venti di guerra mi preoccupano molto. Pertanto sono convinto che, a tutti i livelli, sia giunto il momento per chi ha delle capacità ed esperienze da offrire di mettersi a disposizione. Per tali motivi e quindi per aiutare a ridare autorevolezza e forza ad Albenga, rientro in campo“.

A stretto giro arriva il commento del presidente del consiglio comunale Diego Distilo: “La felicità e l’orgoglio che provo è indescrivibile.  Ho fatto il praticantato da geometra dall’architetto Schneck e poi, sempre Roberto, mi ha fatto entrare in politica permettendomi di diventare il più giovane assessore d’Italia dei comuni sopra i 15.000 abitanti. Roberto è un vero amico ed insieme abbiamo vinto tante battaglie e, adesso che è tornato, so che vinceremo anche questa. Schneck è senza dubbio il politico e l’amministratore più esperto e capace che ci sia in questa tornata elettorale. Negli ultimi anni ho visto Albenga diventare facile preda di chiunque debba fare dei tagli come per esempio sulla sanità, o individuare aree per insediamenti inaccettabili come per esempio il centro di detenzione per clandestini”.

Saverio Gaglioti, coordinatore di “Aria nuova per Albenga”, aggiunge: “Il fatto che l’architetto Schneck abbia accettato di venire semplicemente nella nostra Lista Civica la dice lunga sulla sua maturità e generosità e, per questo, lo vogliamo almeno nella posizione di capolista per meglio rappresentarci tutti. Il centrodestraestra non è mai stato tanto unito come oggi ed alle ultime elezioni la nostra Lista ‘Aria Nuova per Albenga’ aveva preso l’incredibile percentuale del 10,5 % e, adesso che abbiamo ritrovato anche il nostro ‘gigante’ in tutti i sensi, non poniamo limite al risultato elettorale che potremo ottenere e, soprattutto, le chiacchiere stanno a zero e per la sinistra la pacchia è finita“.

NEL 2005 UN ARTICOLO DI LUCIANO CORRADO……

Il ritorno ad Albenga dell’on Claudio Scajola accolto da Angelo Vaccarezza (ha lasciato lo schieramento di Toti e tornato in Forza Italia) e sponsor del candidato Podio, Gianfranco Sasso (ritiratosi dall’agone politico) e Roberto Schneck. Scajola già ministro del governo Berlusconi oggi è sindaco di Imperia (quarto mandato non consecutivo), presidente della Provincia, commissario ad acta presso la Provincia di Imperia, per l’esercizio delle funzioni di ente di governo dell’ATO Ovest per il servizio idrico integrato.

ROBERTO SCHNECK – Da qualche anno astro nascente, destinato a battersi come futuro sindaco di Albenga. Ha pagato la rivalità con “fratelli-coltelli”. Fu Schneck, massone di palazzo Giustiniani, a decretare la caduta del sindaco-imprenditore geom. Mauro Zunino, altro fratello muratore ma di ‘Piazza del Gesù’. Grazie a Claudio Scajola ora è esplosa la pace, ma il destino ha voluto che i due avversari si trovino entrambi sul banco degli imputati per una storia edilizia, proprio ad Albenga. Partiamo dall’ultima notizia pubblicata  dai giornali locali. Il rinvio del processo  che lo vede coimputato con l’ex sindaco Mauro ZuninoNicola  Jacopo Podio (all’epoca dei fatti capogruppo di Forza Italia) e l’architetto Piergiorgio Castellari di Savona, da sempre vicino alla sinistra moderata.

I fatti risalgono al 2001 quando il Comune di Albenga dovette rispondere alle osservazioni relative al piano regolatore. Il compito di redigere le controdeduzioni (diventate poi varianti, come sostiene l’accusa) fu affidato dal sindaco Zunino a Roberto Schneck, quale architetto, al collega Castellari. Varianti che, sempre per la tesi accusatoria respinta dagli interessati, avrebbero favorito i parenti di Schneck e Podio, oltre che una ditta di cui era socia di maggioranza la madre del sindaco. Come? Attraverso una maggiore edificabilità a terreni in via Dalmazia e piazza XX Settembre, al campeggio Punta Lena (per Podio). E la possibilità di sopraelevare l’edificio di piazza XX Settembre dove ha sede la Carisa. L’udienza davanti al giudice Emilio Fois deve decidere se aprire il processo o arrivare all’archiviazione.

La pubblica accusa (Pm) ha utilizzato sia intercettazioni telefoniche, pareri di urbanisti, perquisizioni, sequestri, verbali di interrogatori e la cassetta audio della seduta del consiglio comunale del 14 novembre 2001. Mauro Zunino in più sedi ha pubblicamente ribadito di aver sempre improntato la sua condotta alla guida del Comune all’insegna della trasparenza e della correttezza>. Schneck,  col difensore Fausto Mazzitelli, ha chiesto l’incidente probatorio sull’interpretazione delle norme urbanistiche di Albenga. C’è già stato un rinvio il 20 marzo, poi il 2 ottobre. Ma ha interessato di più, negli ambienti politici ingauni, il ritorno di Roberto Schneck nella file di Forza Italia e la sua riappacificazione con Zunino. “Fratelli coltelli”, direbbe qualcuno, hanno fatto la pace. E’ tornato il sereno anche nelle due logge di Palazzo Giustiniani dove la “guerra” tra l’architetto e l’imprenditore aveva creato malessere ed imbarazzo. Tra l’altro, la famiglia Schneck, con l’otorino Mario, aveva un’appartenenza decennale alla massoneria ufficiale, ovvero la “Sabazia” di Savona.

Una pace benedetta, raccontano le cronache, da re Claudio Scajola. Era l’ospite d’onore ad una cena (meta maggio scorso) organizzata proprio per una definitiva stretta di mano. L’ex sindaco Zunino fu detronizzato proprio per la ribellione di Schneck che all’epoca ricopriva il ruolo di coordinatore cittadino del partito di Berlusconi. <Attorno al tavolo – rimarcava La Stampa – i sorrisi compiaciuti di Enrico Nan, del commissario Alberto Delfino e da un gruppo di noti imprenditori albenganesi, Giallombardo, Gaudenti, Isolica, Berra, Lanteri>.

Oggi il brillante Roberto Schneck che, copiando dal padre-padrone Silvio Berlusconi, sa curare con diligenza ed attenzione i rapporti con la stampa, viene considerato il futuro candidato sindaco di Albenga per il centro destra. E non è detto, avversari permettendo, che non  riesca in questo ambizioso progetto.  Grazie anche al sostegno convinto dello stesso Scajola e di quel mondo imprenditoriale che non guasta mai in tempi elettorali.

IL 14 FEBBRAIO 2011- Albenga. L’architetto e vicesindaco albenganese Roberto Schneck è stato assolto dall’accusa di abusi edilizi e falso per la vicenda legata alla realizzazione di alcuni locali di sgombero in un palazzo di via Amalfi, nei pressi della piscina ad Albenga. Il giudice Gianfranco Arnaud questa mattina presso il tribunale ingauno ha assolto il professionista e amministratore “perché il fatto non sussiste”.

Stessa sentenza di proscioglimento per gli altri due imputati Marco e Luigi Verus, titolari dell’impresa committente ed esecutrice dei lavori. Nel mirino dell’accusa erano finiti tre locali di sgombero che si contestavano essere stati eseguiti in difformità rispetto alla concessione edilizia. A Schneck era inoltre attribuito il falso per aver attestato, in qualità dei direttore dei lavori, la conformità dell’intervento al titolo edificatorio. Questa mattina l’assoluzione di tutti gli imputati (difesi dagli avvocati Vittoria e Carlotta Fiori) con la conferma della liceità dell’opera e la sua legittimità rispetto alle concessioni del Comune rilasciate nel 2004.

IL 30 SETTEMBRE 2013 – Si è concluso questo pomeriggio al tribunale di Savona il processo relativo alla falsificazione delle firme per le elezioni provinciali del 2009: sono stati assolti tutti gli imputati tranne Angelo Barbero. A giudizio, tra gli altri, il presidente della Provincia Angelo Vaccarezza e Teresiano De Franceschi, per il quale il pubblico ministero Chiara Paolucci aveva già chiesto, ad Albenga, l’assoluzione. Assolti anche l’assessore provinciale Robero Schneck, l’assessore ingauno Guido Lugani, Cosetta La Mantia e Marco Paniccia per i quali erano stati chiesti 10 mesi, Mauro De Michelis, per il quale erano stati chiesti 9 mesi, l’assessore albenganese Bruno Robello de Filippis, per il quale erano stati chiesti 2 mesi e Gianfranco Sasso, per il quale erano invece stati chiesti 14 mesi.

L’unico ad essere stato condannato è Angelo Barbero, per il reato di falsità ideologica, per aver autenticato, in qualità di pubblico ufficiale, le liste di firme: la pena, con la sospensione condizionale, è di un anno e quattro mesi e sospensione dai pubblici uffici. L’assessore Schnek dopo il processo dichiara: ” Il processo si è concluso nell’unico modo in cui si poteva concludere. Oltre al danno economico rimane la tristezza di una persona che decide di intraprendere una vita politica e si ritrova ad essere accusato ingiustamente. Spero, continua l’assessore provinciale, che la gente sappia riconoscere le mie qualità ed i miei valori senza farsi influenzare dai media, perchè si sà che viviamo, almeno per il momento, in un paese così”. Anche l’assessore ingauno Guido Lugani si dice molto contento dell’assoluzione :”E’ stato un peso notevole in questi anni avere un carico di questo tipo pendente sul capo. Il tutto era capitato che io avevo solo 23 anni: voglio ringraziare il mio avvocato Vittorio Varalli per il lavoro e il sostegno di questi anni”.  Purtroppo dalla rassegna stampa non è stato possibile conoscere come sia finita per i vari protagonisti. Porta aperte comunque per chi vuole chiarire la sua posizione finale. Nella speranza che l’assoluzione abbia fatto giustizia sulla verità giudiziaria.

ERA AGOSTO 2013… Ci sono anche quelli che, massoni in Italia, si iscrivono ad una loggia straniera per qualsiasi altro genere di convenienza. Ora noi ne conosciamo uno che ha fatto questo passaggio e che negli ’90 compariva nell’elenco massoni italiani sopra richiamato e nei primi anni 2000 (presumibilmente) si è iscritto ad una loggia straniera, esattamente passando dalla loggia aquilana “Guglia d’Abruzzo” alla loggia Garibaldi 317 di Nizza e quindi dal Grande Oriente d’Italia alla Gran Loge Nazionale de France. Il motivo? Mah… forse sperava, dopo che la magistratura italiana (Cordova) aveva sequestrato gli elenchi dei massoni italiani, di poter sfuggire ad altri eventuali indagini della stessa magistratura, affiliandosi ad una loggia straniera.  Se non che… Se non che… che poteva sapere lui che anche la magistratura francese (Procura di Nizza) poteva compiere un’indagine analoga e far spuntare fuori un bell’elenco di 38 massoni italiani, elencati in ordine alfabetico, con a fianco il nome della loggia e il relativo numero di tessera? Che ne poteva sapere che anche il suo nome sarebbe comparso in quell’elenco (un bell’elenco: Castelli Massimo, apprendista…loggia Janus, Mentone, medico di Albenga;  Paradisi Rocco, maestro massone…loggia Janus, Mentone, architetto di Albenga; Schneck Roberto, maestro massone, loggia Giuseppe Garibaldi Nizza, architetto di Albenga e così via dicendo) ?

Che ne poteva sapere che di quell’indagine e di quell’elenco si sarebbe occupato anche il settimanale italiano “L’Espresso” (n. 26 del 18 giugno 2001), con un articolo intitolato “Grembiulini sul principato”, firmato da Francesco Bonazzi e Franco  Giustolisi ?
Al settimanale, Massimo Castelli, uno dei compresi nell’elenco, dichiarava: “Non ne sapevo nulla dell’inchiesta dei giudici di Nizza. E pensare che mi ero iscritto alla GLNF perché riconosciuta dalla massoneria inglese, si vede che sono caduto dalla padella nella brace . Mi sono iscritto alla Janus di Mentone visto che in Italia ci sono troppi problemi, diciamo cosi, che hanno coinvolto la massoneria e l’ho fatto, come tanti altri, per non avere guai..ero iscritto al Grande Oriente d’Italia dove risulto in “sonno” (le dimissioni non esistono).” E ancora: “Alla Janus ci vediamo una volta al mese e ora sono tornato maestro come ero in Italia, dopo essere ripartito da apprendista. In ogni caso la massoneria non è un’associazione segreta, il segreto è solo filosofico”. La loggia è la R.L. Garibaldi 317 all’Oriente di Nizza, praticante il Rito Emulation. Un Rito è una struttura iniziatica molto precisa, composta di “gradi”, cesellato durante i secoli dai saggi iniziati, che ha per scopo di aiutare il muratore a svilupparsi su tutti i piani, morale, etico, sociale, ma anche spirituale.

Luciano Corrado

Post Scriptum – Per l’articolo non abbiamo mai ricevuto smentite o richiesta d rettifica ai sensi della legge sulla stampa art.8  dell’8 febbraio 1968

2/VEDI ARTICOLO DI TRUCIOLI.IT DEL 27 FEBBRAIO 2020 – Albenga a sorpresa: l’arch. Schneck direttore di Ligurpesca (Busin). E’ stato un big di FI. Tra i massoni emigrati in Costa Azzurra rivelava l’Espresso. Ha studiato

 

 


L.Corrado

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