Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Noli… e sulla nave mia madre gridò a mio padre: ‘Arturo, Arturo il terremoto’


Un piacevole ricordo vissuto assieme ai miei genitori e sperando di non annoiare i lettori. Alla veneranda età si vive anche tra i cari ricordi di una vita. E sono certo di non essere l’unico.

di Carlo Gambetta

Occasionalmente, sfogliando il quaderno della mia vita di bordo (vedi…….), ho riscontrato che il 15 marzo 1968 ero arrivato a Goteborg con la petroliera Naess Pride per scaricare 60.000 tons di crudo caricato a Kharg Island (Iran).

Un salto nel passato di 56 anni che ricordo benissimo per quanto è successo.

Al primo comando, ancora ero scapolo, mi sono fatto raggiungere dai miei genitori. Arturo ed Eugenia hanno viaggiato in treno fino al porto norvegese per proseguire imbarcati con destinazione Lisbona dove erano previsti lavori e bacino presso il cantiere Lisnave.

Assieme a mio padre (io in divisa) abbiamo ricevuto su un ponte intermedio il Pilota di porto, il quale si era rivolto a mio padre chiedendo (in inglese) se tutto era a posto per la partenza. Lo aveva ingannato la differenza d’età….

Era l’una di notte, quando abbiamo raggiunto la punta nord della Danimarca (Skagen). Pochi secondi, ed ecco che la nave in zavorra ha cominciato a “beccheggiare” e a vibrare sempre di più. Si stava entrando in una consistente burrasca da sud est (scirocco).

Una situazione simile a quella riscontrabile a Noli con la “libecciata” da sud ovest: bonaccia nel golfo, “buriana” fuori la punta del Capo.

La mattina, ero venuto a sapere da mio padre che mia madre (bloccata a letto per il mal di mare) alla prima vibrazione  si era svegliata spaventata al grido: “Arturo, Arturo, il terremoto!

Ricordo ancora l’interesse, la soddisfazione di mio padre nel seguire la navigazione dal ponte di comando, oltre che le operazioni per la pulizia delle 36 cisterne per arrivare a Lisbona il 24 con la nave libera da gas, pronta per i lavori. Durante la sosta durata undici giorni, i Sigg. Gambetta lasciavano alla mattina la nave per passare tutto il giorno a fare i turisti, visitando anche Cascais, ma delusi per non aver potuto incontrare qualcuno della Real Casa in esilio.

Il 4 aprile rientravano a Noli con il treno. Altra occasione per una seconda traversata assieme: dall’8 al 14 giugno da Ravenna a Genova per lavori in macchina (avaria alla turbina).

Carlo Gambetta  


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C.Gambetta

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