Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Valle Arroscia. I nostri paesi, il fascino. Gli stranieri ristrutturano con gusto e ci salvano dall’oblio. 2/Ecco 33 ‘Eventi autentici liguri’


Scrive Aldo Acquarone geologo cuneese in Valle Arroscia. “Del costruire antico forse abbiamo perso qualche dettaglio. Almeno un po’ del senso estetico, dell’armonia delle forme e dei colori, della natura dei materiali”. 2/Ecco 33 ‘Eventi autentici liguri’. 8 in provincia di Savona e sette nell’imperiese.

“Ma se ristrutturiamo mettiamo in un attimo tutto a posto. Mi raccomando le tapparelle, vanno azzurre”.

Un paese d’entroterra.
Cammino per strade e caruggi.
Alcune voci da finestre socchiuse.
Tre auto parcheggiate.
Gioco a guardar le targhe ed i campanelli.
Sulle targhe una D od una F.
Sui campanelli strani nomi che non riesco neppure a pronunciare.
Tante case ristrutturate con gusto.
Forse anche per questa , un giorno o l’altro, ci potrà essere un futuro.
Noi per queste cose non abbiamo denari, tempo e neppure passione.
Possiamo mica lasciar vuoto il centro commerciale, lo stabilimento balneare, il ristorante, la discoteca ed il parco acquatico?
Non diciamo eresie.
NOTA DI REDAZIONE – Sarebbe interessante conoscere il numero di cittadini stranieri che nelle vallate dell’imperiese, vittime da anni della desertificazione, hanno comprato casa e ristrutturato. Se ne parla e si scrive solo saltuariamente. Invece è un aspetto positivo che impone qualche riflessione sul fascino dei nostri paesi. Uno per tutti. Si leggano dichiarazioni dei rappresentati politici, di ieri e di oggi, sull’entroterra più ‘bello del mondo’. Eppure dalle città costiere che incassano qualche milione di euro dalla Tassa di soggiorno neppure un centesimo per i paesi di montagna. E non crediamo di essere i soli a ricordalo. Un solitario (sindaco di Pigna) ha spesso denunciato, attraverso i media, che il 99 per cento dei finanziamenti pubblici finiscono sulla fascia costiera. Nelle valli non si fanno blocchi stradali con i trattori e manifestazioni di protesta (vedi al Festival di Sanremo) da parte di chi è ‘dimenticato’ ma osannato nelle dichiarazioni dei rappresentanti istituzionali e della politica. Forse non sottovalutano che quel voto elettorale (di chi resiste sui monti) pesa poco sulla loro potenziale rielezione. Per la storia ricordiamo che le uniche proteste plateali (con blocco della statale Albenga-Pieve di Teco) avvennero nei primi anni ’70 con la rivolta popolare al progetto di attingere acqua dall’Arroscia e ‘dissetare’ alcune località del levante imperiese (vedi Diano Marina e Imperia). Tra i manifestanti il sindaco ‘rosso’ compianto Angioletto Viveri, ingauno, diversi colleghi, coltivatori, cittadini, giovani e meno giovani. (L.Cor.)
NELLA FOTO- Comune di Vessalico- Siglioli. Il caseggiato appartiene ad una delle quattro Borgate, che compongono questa piccola frazione (Max-Max).
Il fascino e la storia di un paese antico: Borghetto d’Arroscia


COMMENTI SOCIAL-

Andreina Michelis- Se non ci fossero queste persone, nei nostri paesini dell’entroterra, non avremmo più servizi, scuole, ecc, perché non ci sarebbero più tanti abitanti sufficienti per avere tutto ciò.

Adriano Roberi- Forse saranno proprio i cognomi impronunciabili ….che ci salveranno dall’oblio.

2/ENTROTERRA: REGIONE LIGURIA E PICCOLI COMUNI AL LAVORO A DOLCEACQUA PER LA DEFINIZIONE DELLA STRATEGIA DELLA NUOVA AREA INTERNA DELL’IMPERIESE

COMUNICATO STAMPA REGIONE LIGURIA- DOLCEACQUA. Si è tenuto nella scenografica cornice del Castello dei Doria a Dolceacqua l’incontro, organizzato da Regione Liguria con la collaborazione di Anci Liguria, di “restituzione al territorio” ai sindaci della nuova area interna dell’imperiese, approvata nella Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI).
Con l’obiettivo di arrivare “attraverso un percorso partecipato” alla definizione della Strategia d’Area, vincolante per la definizione del protocollo d’attuazione dell’investimento territoriale integrato (ITI), con cui i 19 comuni dell’imperiese coinvolti potranno costruire la progettazione integrata e unitaria su cui far ricadere i 4 milioni nazionali e quelli regionali a valere sulle risorse comunitarie del PR FESR 2021-2027, del PR FSE 2021-2027 e del CSR Liguria 2023-2027.

Salute, mobilità, istruzione e sviluppo locale sono le priorità individuate nei tavoli intercorsi a partire da gennaio 2023, con proposte di sviluppo di servizi di prossimità (come gli infermieri di comunità), potenziamento del servizio pubblico (con particolare riguardo al trasporto scolastico), aumento dell’offerta formativa (es. laboratori di bilinguismo) e rilancio dell’economia dei territori (turismo rurale).

A presentare le azioni il referente della strategia regionale aree interne e assessore allo Sviluppo economico Alessio Piana, il vicepresidente regionale e assessore all’Agricoltura Alessandro Piana, l’assessore regionale al Paesaggio e alla Formazione Marco Scajola, il direttore di Anci Liguria Pierluigi Vinai e il sindaco del Comune di Dolceacqua Fulvio Gazzola.

“L’entroterra è una risorsa fondamentale per la tenuta dell’intero sistema Liguria – sottolinea l’assessore allo Sviluppo economico e referente della strategia regionale aree interne Alessio Piana – Oggi a Dolceacqua è stata una giornata importante di ‘restituzione’ della strategia che, grazie agli incontri effettuati sul territorio, ci consentirà di individuare le esigenze dei 19 comuni aderenti per sottoscrivere poi un protocollo finalizzato all’attivazione dei 4 milioni previsti dalla strategia nazionale e a cui si aggiungeranno quelli messi a disposizione da Regione Liguria. Opportunità importanti per lo sviluppo del territorio che, per quanto riguarda lo sviluppo economico, ci vedranno protagonisti con una dotazione iniziale di 10 milioni di euro a valere sui fondi Fesr”.

“L’attenzione al nostro entroterra è sempre più importante – dice il vice presidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura, allo Sviluppo dell’Entroterra, all’Associazionismo Comunale e al Marketing Territoriale Alessandro Piana -, a partire dall’ascolto attivo e propositivo dei territori sino a realizzare vere e proprie strategie d’area. Il protocollo di attuazione dell’investimento territoriale integrato siglato ieri a Genova va proprio in questa direzione. Anche il CSR Liguria (complemento di programmazione per lo sviluppo rurale) ha un ruolo fondamentale per gli investimenti pubblici a sostegno delle attività agro-forestali e complementari . Si tratterà di finalizzare per le aree individuate una somma sino a 2milioni, per un totale relativo alle sei aree individuate finora che potrebbe essere, verosimilmente, pari ad 11 milioni. In queste aree infatti operano molte imprese agricole e forestali e si realizzano cospicui investimenti strutturali, infrastrutturali e di svariati ambiti collegati come il turismo rurale, lo sviluppo dei borghi rurali, la tutela dell’ambiente connesso alle attività agro-forestali. Una strategia chiara in termini di fabbisogno di intervento, tanto che può trovare una risposta efficace, da parte della Regione, in termini di risorse disponibili”.

“Le aree interne e, in generale, l’entroterra sono un patrimonio da valorizzare sempre di più della nostra regione – dichiara l’assessore regionale al Paesaggio e alla Formazione Marco Scajola -. Con l’incontro di oggi puntiamo a estendere il protocollo d’intesa firmato con altri quattro territori liguri anche a quello imperiese compiendo così un passo fondamentale nell’attuazione di strategie comuni a beneficio delle persone che qui risiedono. Attraverso il Fondo sociale europeo abbiamo a disposizione risorse economiche senza precedenti e siamo pronti a riservare particolare attenzione, attraverso premialità, alle aree interne. Vogliamo creare un sistema virtuoso che coinvolga Regione Liguria e i 19 Comuni di questa zona interessata portando a compimento progetti in materia di formazione, lavoro, assistenza sociosanitaria, ma anche ottenimento di patenti e altro. Potremo, inoltre, proporre qui i grandi eventi regionali come Orientamenti con lo stesso obiettivo di avvicinare domanda e offerta di occupazione con attività specifiche che riguardino sia le imprese sia i cittadini. In generale le politiche regionali sono, ormai da anni, rivolte verso l’entroterra. A testimonianza di ciò, dal 2021 a oggi, attraverso il Programma regionale di rigenerazione urbana nel solo entroterra imperiese abbiamo finanziato circa 30 interventi portando sul territorio lavori per 6 milioni di euro”.

3/TURISMO, PRESENTATI GLI ‘EVENTI AUTENTICI LIGURI’. ASSESSORE SARTORI: “BEN 33 APPUNTAMENTI DI RICHIAMO A LIVELLO REGIONALE, NAZIONALE E INTERNAZIONALE INSERITI NEL CALENDARIO DELLA REGIONE LIGURIA”

COMUNICATO STAMPA -GENOVA. Sono 33 gli appuntamenti delle Pro Loco dell’Unpli Liguria che valorizzano il territorio di tutte e quattro le province che hanno ottenuto il riconoscimento di “Eventi Autentici Liguri” e che sono stati inseriti nel Calendario 2024 della Regione Liguria. Ciò è stato possibile grazie all’assessorato al Turismo di Regione Liguria e all’Agenzia per la promozione turistica In Liguria con i quali è stato stipulato un protocollo d’intesa che ha permesso di creare una scheda di rilevazione per verificare le caratteristiche di ogni evento segnalato. Dall’evento eno-gastronomico alle manifestazioni di arti dello spettacolo o dedicate all’artigianato tradizionale: i requisiti necessari per il riconoscimento regionale e per l’inserimento nell’elenco sono, oltre alla storicità degli eventi, almeno decennale, anche l’originalità con un occhio di riguardo alla valorizzazione dell’entroterra.

L’assessore Sartori e il commissario regionale Unpli Liguria Ignazio Di Giovanna

Questa mattina i rappresentanti delle Pro Loco interessate hanno ricevuto da parte dell’assessore regionale al Turismo Augusto Sartori la pergamena attestante il riconoscimento.
“Il protocollo d’intesa della durata triennale con Unpli servirà ad identificare gli ‘Eventi autentici liguri’ tra quelli organizzati dalle Pro loco – ha dichiarato l’assessore Sartori -. Da parte nostra, utilizzando tutti i canali istituzionali di comunicazione e con il supporto operativo dell’Agenzia per la promozione turistica In Liguria, faremo una puntuale promozione di tutti questi numerosi eventi che da sempre attirano un numero considerevole di persone anche in momenti dell’anno al di fuori della tipica stagione turistica. Si tratta di ben 33 appuntamenti che rispettano i criteri di originalità e fondamento storico dell’evento, di richiamo di pubblico a livello regionale, nazionale e internazionale e che, in caso di sagre, valorizzano i nostri piatti tipici o anche i nostri prodotti ‘autentici’ a chilometro zero”.

“La radice del nostro essere sta sempre nel nostro passato e nelle nostre tradizioni e noi, come Pro Loco e come UNPLI siamo chiamati a valorizzare tutti quegli appuntamenti che sottolineino le nostre tradizioni e valorizzino il territorio – ha aggiunto il commissario regionale Unpli Liguria Ignazio Di Giovanna -. Importante è sottolineare anche la stagionalità delle iniziative che non riguarda solo il periodo estivo ma tanti appuntamenti durante tutto l’arco dei 12 mesi e su tutto il territorio, previlegiando l’entroterra”.

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