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‘Insieme Per Quiliano’. Il comitato spontaneo. Coordinatrice Donatella Barbano. Sarà una lista civica? Sondaggio tra cittadini. Ecco le 11 problematiche


Politica dalla base per innalzare il livello di democrazia. Un comitato spontaneo: ‘Insieme Per Quiliano’, in attesa delle nuove elezioni amministrative: potrebbe scaturirne una lista civica. Operativo dal 2013 come gruppo pubblico con 44 membri.

di Gianfranco Barcella 

Il Comitato era stato costituito nell’ottobre 2023 vedi

“Insieme Per Quiliano” è un comitato composto da cittadini quilianesi e da rappresentanti delle frazioni limitrofe che di recente ha voluto portare all’attenzione dell’amministrazione comunale alcune problematiche che gravano sulla comunità che abita in quel territorio.

E’ composto da Donatella Barbano, coordinatrice, Giovanni Grisolia, Tiziana Altomare, Gian Maria Politano, Daniele Prefumo, Diego Gorini, Daniele Campodonico, Silvia Manoj, Tiziano Ferraro, Diego Rovigi. Sono tutti espressione della società civile e del lavoro, alcuni pensionati ma anche desiderosi di impegnarsi nel sociale senza etichette partitiche.

La presentazione ufficiale è avvenuta nella sala consiliare del Comune di Quiliano. Nell’occasione sono stati esposti problemi annosi che gravano sulla pelle dei residenti: la mancanza di collegamenti dell’entroterra, la sicurezza pubblica, l’assistenza e la presa in carico delle fasce più deboli, giovani ed anziani e molto altro ancora.

“La priorità del comitato è quella, per adesso, di dar voce alle persone, in nome della democrazia diretta, e di fare da cassa di risonanza nei confronti  dell’amministrazione comunale e delle autorità affinché vengano prese in carico le loro più legittime istanze”. E Donatella Barbano, Coordinatrice del Comitato dopo aver esposto le finalità del comitato stesso ha così proseguito: “Vista l’adesione cospicua dei presenti in sala, tra cittadini comuni e rappresentanti delle istituzioni, non è escluso che il tutto possa sfociare nella presentazione di una lista civica alle prossime elezioni comunali. Il confronto con i cittadini proseguirà comunque nelle prossime settimane con banchetti informativi per la raccolta di segnalazioni e proposte”.

Questo impegno politico di base, molto apprezzabile per il senso civico espresso, mi ricorda una frase di Napoleone, pronunciata nel settembre 1807: <Voglio che attraverso una sorveglianza attiva sia repressa l’infedeltà (al mandato popolare n.d.r.) e venga garantito l’impiego dei fondi pubblici>.

Ribadisco che l’origine di questa lodevole iniziativa nasce dalla base popolare, sensibile all’impegno politico. Il comitato: “Insieme per Quiliano” ha intervistato direttamente gli abitanti del luogo e delle numerose frazioni, località e borgate, ed ascoltato le lamentele, le proteste, ma soprattutto le iniziative da proporre alla prossima Amministrazione Comunale.

Tutto ciò è scaturito da una serie di riunioni con i cittadini che hanno dato vita al comitato, preoccupati per i problemi irrisolti che gravano ancora sul territorio comunale.

Sono stati organizzati tre momenti di ascolto per chiedere ai cittadini di compilare un modulo con richieste e proposte, allestendo tre <tavolini informativi>, uno a Valleggia e due a Quiliano, in piazza e nel centro storico. Si sono presentati anche gli abitanti delle frazioni e delle località più lontane per esporre  numerose richieste. La partecipazione dei cittadini è stata superiore alle aspettative, così come le richieste e le proposte avanzate, chiare, inequivocabili e dettagliate. Altrettanto incontestabile  è stata la necessità di aiuto affinché si possa sperare in un futuro migliore e nella possibilità di far tornare il nostro vasto e bellissimo territorio ad un livello di sviluppo più alto. Più nel dettaglio evidenzio le problematiche scaturire dall’incontro con i cittadini.

Secondo l’ordine di importanza sono stati evidenziati i seguenti punti: 1) STRADE E VIABILITA’ è in assoluto il problema più sentito con il 28,8% di richieste sul totale. Sono state raccolte segnalazioni sia per le condizioni del manto stradale che delle opere accessorie per quanto riguarda i centri abitati principali, quali Quiliano, Valleggia e Cadibona.

2) SERVIZI PUBBLICI, SPORTELLO ASL, BANCA, STAZIONE FS (CON VADO). Altro argomento su cui si sono concentrate le attenzioni dei residenti, con circa il 17% degli interventi riguarda la carenza dei servizi postali con orari ridotti e privi di bancomat a Quiliano ed a Valleggia, mancanza di ambulatori e strutture ASL, di uno sportello bancario, di punti e di aggregazione per i giovani, il sotto utilizzo della Stazione ferroviaria di Vado Ligure- Quiliano con un bacino di 15 mila utenti che devono recarsi quotidianamente a scuola ed al lavoro

3) SICUREZZA PUBBLICA E PRIVATA ED ILLUMINAZIONE STRADALE: soprattutto gli eventi della scorsa estate ai danni di attività e proprietà private hanno alzato enormemente la percezione di insicurezza e di pericolosità del territorio, e non solo nelle ore notturne. La mancanza di illuminazione, principalmente nelle strade di collegamento favorisce l’opera della criminalità. La poca manutenzione delle strade invase da erba e sterpaglie, aumenta il rischio di cadute con la scarsa visibilità.

4) CHIUSURA CASA DI RIPOSO A VALLEGGIA: Questa privazione non dipende direttamente dall’Amministrazione Comunale che però  pare non aver percepito l’interesse delle famiglie per questo servizio primario.

5) DISSESTO IDROGEOLOGICO, FRANE RICORRENTI, PULIZIA DEL TORRENTE e DEI RII: numerose frane hanno evidenziato le fragili condizioni del territorio e non sono previste opere strutturali a scopo preventivo, ma sempre interventi urgenti, nell’emergenza del momento. La pulizia dei torrenti e dei rii, trattandosi aree demaniali, non ricade direttamente sul Comune, ma anche in questo caso, non viene percepita una sufficiente attenzione da parte dell’Amministrazione a sollecitare gli organi competenti per effettuare gli interventi necessari.

6) CHIUSURA DEI CIRCOLI RICREATIVI E DI AGGREGAZIONE- EX SOCIETA’ M.S. AURORA: anche questo è un argomento particolarmente sentito in seguito alla chiusura dei Circolo ACLI di Roviasca, della Socità di Mutuo Soccorso di Montagna e della ex S.M.S. Aurora di Valleggia. Attenzione particolare è stata dedicata alla chiusura della ex S:M.S Aurora di Valleggia. Soprattutto i cittadini si chiedono quale fosse il progetto dell’Amministrazione comunale, in merito.

7) PROBLEMATICHE RIGASSIFICATORE:  Lo spostamento nella rada di Vado del rigassificatore preoccupa soprattutto per la compromissione della salvaguardia del nostro territorio da ulteriori servitù e condizioni di precaria sicurezza, con la prevista realizzazione dell’impianto PDE in località Gagliardi.

8) TURISMO, VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO, EVENTI SPORTIVI CON MOUNTAIN BIKE

Solo ultimamente, probabilmente in vista delle imminenti elezioni, si è visto un certo interesse per le potenzialità che questo bellissimo territorio potrebbe esprimere in questo senso, fino ad oggi mai prese in considerazione e valorizzate. Ci è stato segnalato un progetto relativo allo sviluppo del turismo con la mountain bike, avviato anni addietro con le associazioni di Finale Ligure, per realizzare eventi in sinergia. Non sono chiare le motivazioni per cui l’idea è naufragata. Il nostro territorio si presterebbe benissimo alla creazione di percorsi specifici, sistemando e riutilizzando vecchi sentieri, dando così una spinta alla conoscenza del nostro territorio boschivo ed al ritorno in termini di turismo.

9) ATTIVITA’ COMMERCIALI E MERCATO SETTIMANALE: La chiusura delle attività commerciali di vicinato è un fenomeno che ha colpito tutti i piccoli centri al punto di diventare un  problema sociale e di viabilità, a cui l’Amministrazione dovrebbe dedicare maggiori attenzioni, magari collaborando con le associazioni provinciali di categoria. E’ stata avanzata la proposta di considerare la possibilità di organizzare un mercato, o fiera settimanale che potrebbe costituire anche un’occasione per rendere più vivo il comprensorio.

10) I CIMITERI: Tutti i cimiteri del comprensorio presentano una situazione veramente indecorosa di manutenzione estremamente carente, soprattutto nelle stagioni più miti.

11) GATTILE COMUNALE: è stata rilevata l’esistenza di colonie feline libere e quindi la necessità di organizzare almeno un gattile con il supporto del Comune; potrebbe essere dato in gestione ad associazioni di volontari, disponibili ed intenzionati ad assumere questo onere. In sintesi i moduli del sondaggio hanno rivelato un’amministrazione lontana dai cittadini che vive su posizioni consolidate da molto tempo.

Donatella Barbano così ha concluso:“Faccio sempre riferimento alla democrazia diretta, ricordando con ammirazione Clistene, l’uomo politico vissuto ad Atene intorno al 500 a. C. e considerato uno dei padri della democrazia. Con una serie di riforme, stabilì che il supremo organo deliberativo della città era l’assemblea (l’ecclesia), composta da cittadini adulti maschi, i quali si riunivano in un auditorium naturale, contenente circa 6 mila persone e stabilì l’uguaglianza di fronte alla legge, e la necessità di governare, tenendo presente <ciò che è meglio per il popolo>.

La democrazia diretta è nata allora, in una piccola Città-Stato, in cui tutti si conoscevano ed era informato, potendo, se voleva, manifestare il proprio pensiero e il proprio voto, senza intermediazione. Oggi nel mondo contemporaneo nessuno Stato nazionale è basato sulla democrazia diretta, ma ultimamente  si sono moltiplicate  le spinte per forme di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, più frequenti ed efficaci. In particolare, grazie alla rivoluzione digitale; il popolo del web ha sostituito la piazza e le piccole comunità dei cittadini. Questa novità è dovuta soprattutto alla crisi dei partiti ed alla minor fiducia negli organi rappresentativi, eletti ogni 5 anni. Occorre dunque, ripartire dalla nostra Costituzione, cercando anzitutto di attuare i principi incardinati nei suoi primi articoli ,da troppo tempo lasciati, almeno in parte, nel dimenticatoio.L’art.1 statuisce che, nell’Italia, repubblica democratica, fondata sul lavoro, la <sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione>.

La sovranità è fonte di legittimazione del potere anche degli altri organi costituzionali, ciascuno dei quali è tale e può esercitare la propria funzione perché trova appunto legittimazione e fonte prima nel popolo; non esiste quindi, organo che sia estraneo alla sovranità popolare, o ente che sia superiore ad essa. Per tale motivo gli organi costituzionali sono anche detti organi sovrani. Con ciò il legislatore ha voluto dare la possibilità a tutti i cittadini di partecipare direttamente o indirettamente alle decisioni del governo. Tale possibilità di democrazia diretta .viene esercitata dai cittadini con l’opportunità di presentare alle Camere, petizioni (art.50) e disegni di legge (art.71) e  tramite l’espressione della propria volontà via referendum (art.75 e 138), ma il discorso ci porterebbe troppo lontano.

Un altro principio che ha ispirato il Comitato, Insieme per Quiliano è stato quello iscritto nell’art.3 della nostra Carta Costituzionale e inneggia all’eguaglianza, il primo valore sul quale si deve incardinare la vita democratica, diceva Norberto Bobbio. Non solo si evidenzia l’importanza dell’eguaglianza formale da proclamare in punta di diritto ma l’eguaglianza sostanziale che deve nutrire la vita civile e sociale ogni giorno di più. Si prevede tra l’altro che si approvino leggi speciali a favore delle categorie più deboli e l’ impegno della  Repubblica per rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano la vita delle classi sociali più disagiate affinché possano esercitare effettivamente i propri diritti, parimenti a coloro che hanno più capacità economiche e culturali. Di certo la nostra democrazia deve essere rinvigorita con queste iniziative popolari a carattere locale. Non dobbiamo abbandonarci alla rassegnazione ed alla delusione continuando ad impegnarci per l’edificazione di un Paese migliore. Questo è l’appello del Presidente Mattarella e dobbiamo farlo nostro. Di certo non devo anche dimenticare che per impegnarsi nel sociale occorre conoscenza dei problemi, competenza per risolverli con una visione predittiva unita all’ umiltà di ascoltare tutti e di rendere sempre conto a tutti del proprio operato. La Costituzione, come ci ha ricordato Calamandrei non è un libro da tenere chiuso sul comodino ma da far rivivere ogni giorno con l’impegno di tutti. E’ la nostra casa comune che va conservata e valorizzata con cura. Bisogna che ciascuno ci metta la propria responsabilità ”. 

<Non si lotta solo nelle piazze, nelle strade, nelle officine, o con i discorsi, con gli scritti, con i versi: la lotta più dura è quella che si svolge nell’intimo delle coscienze, nelle suture più delicate dei sentimenti>. (Pier Paolo Pasolini- Le belle Bandiere).

Gianfranco Barcella 

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G.F. Barcella

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