In un tempo in cui in Italia, in Europa e nel mondo sta riemergendo un sentimento antisemita, solo in parte dovuto al dramma che si consuma sotto i nostri occhi a Gaza, assistendo alla SPROPORZIONATA VENDETTA DI ISRAELE con ecatombe di inermi e innocenti, dopo il MASSACRO del 7 ottobre 2023 di innocenti e inermi, a sua volta frutto di una CANCRENA che da 76 anni non si vuole risolvere.
di Paolo Farinella, prete
Tutti siamo coinvolti, guai a noi se permettiamo il rigurgito antisemita che nella storia recente è la madre di tutti i razzismi, delle manifestazioni naziste e fasciste che ringalluzziscono ovunque, vivendo nella NOTTE BUIA DELLA RAGIONE.
Chi non crede ha come riferimento la Costituzione che all’art. 3 è radicalmente antirazzista e alla XII disposizione transitoria e finale, vieta ogni «riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del partito fascista». Chi crede ha come riferimento Gesù, ebreo per sempre e i primi cristiani erano tuttai ebrei.
Nel contesto storico deprimente di oggi, non possiamo rintanarci nelle nostre piccole e meschine sicurezze, quasi che fossimo fuori del mondo. NON POSSIAMO, NON DOBBIAMO, NON VOGLIAMO.
Palazzo Ducale, Fondazione per la Cultura, la Fondazione Giorgio e Lilli Devoto l’Associazione Cultura&Musica San Torpete-ODV, l’Associazione Franco Pucciarelli e il Teatro Universitario di Genova «Il Falcone», DOMENICA 27 GENNAIO ALLE ORE 16,30 INVITANO A PALAZZO DUCALE, SALONE DEL MINOR CONSIGLIO, per una immersione di vita nell’infamia infernale della Shoàh per ascoltare le voci che nemmeno i forni crematori e le inimmaginabili torture hanno potuto spegnare, voci che giungono fino a noi perché sono il vertice della nostra Cultura, della nostra Civiltà. Noi promotori della Giornata, non abbiamo mai voluto fare commemorazioni «dovute» per pietà o per prassi. Ogni anno, abbiamo scelto di scendere nell’abisso della desolazione per risorgere, decisi e rinati, a vivere perché NON SUCCEDA MAI PIÙ, in noi, in Italia, in Europa, nel Mondo.
Ascolteremo i compositori Gideon Klein e Viktor Ullmann e il poeta rumeno Benjamin Fondane, TUTTI MORTI A AUSCHWITZ con il compositore Arnold Schönberg, sopravvissuto, ma esule per tutta la vita.
Entriamo, dunque nei lager e in silenzio ascoltiamo le VOCI DAL SILENZIO di donne e uomini jiddish e il salmo 137/136 scritto nel secolo VII a.e.v. dagli Ebrei deportati come schiavi a Babilonia (Iraq) da Nabucodonosor II: «Ai salici di quella terra / appendemmo le nostre cetre / come cantare i canti del Signore / in terra straniera… mi si attacchi la lingua al palato / se lascio cadere il tuo ricordo / Gerusalemme». Anche allora «per non dimenticare». Nulla, dunque è cambiato?
Noi possiamo cambiare il mondo perché conserviamo la MEMORIA. Per questo è impossibile restare chiusi nel proprio privato e dietro l’alienazione della tastiera che ci fa leoni di pezza e vittime della nostra ignoranza e della stupidità che prova a prendere il sopravvento sull’intelligenza del pensiero.
Oggi, non domani, ora e non poi è tempo di uscire dal nostro esilio e dai «lager dei social» per alimentare il nostro spirito e il cuore di Parole di carne e di vita, di Poesia e di Musica, di Letteratura e Cultura perché solo se abbiamo fame di tutto ciò, sazieremo la nostra sete di giustizia e riscatteremo il non-senso con il significato, l’oblio con la Memoria condivisa.
Appuntamento a Palazzo Ducale domenica 28 gennaio 2024 alle ore 14:30 per riprenderci un pezzo di vita e riportarlo nel tempo del sogno, nel desiderio della speranza che un mondo nuovo è possibile perché noi non siamo più figli di schiavi, ma padri, madri, nonni e nonne, docenti e alunni, figli di libertà e di civiltà. I compositori e il poeta, trucidati ad Auschwitz, sono morti, ma essi vivono nella loro musica e poesia e noi li facciamo risplendere nel cielo della vita, a differenza dei loro aguzzini che, uccidendoli, sono morti per sempre perché ma non hanno potuto annientare la loro voce e la loro Arte. Se noi li ascoltiamo, siamo parte di quella resistenza che non si arrende mai e che resiste sempre al male che nazismo e fascismo sono per sempre. QUESTA È LA POTENZA DI «ESSERCI». Non andiamo a teatro. Noi andiamo nel cuore della vita e la vogliamo tutta per noi e per tutti, «senza differenza di razza o di provenienza. DOMENICA 28 gennaio 2024:
IL SALONE DEL MINOR CONSIGLIO,
DI PALAZZO DUCALE A GENOVA,
SARÀ IL «LUOGO» DELLA COSCIENZA DEL MONDO.
Paolo Farinella, prete